Dieci impianti distribuiti su nove città diverse di Australia e Nuova Zelanda. Finale prevista allo Stadium Australia di Sydney con match inaugurale all’Eden Park di Auckland.
Sono Australia e Nuova Zelanda ad ospitare la nona edizione del campionato mondiale di calcio femminile. L’inizio della competizione è fissato per il 20 luglio con durata di un mese esatto. A partire da questa edizione, il numero di partecipanti è stato allargato da ventiquattro a trentadue squadre. La nazionale campione in carica è quella degli Stati Uniti che ha trionfato nel 2019 nella rassegna disputatasi in Francia. Proprio negli Usa per ben due volte in passato ha avuto luogo il Mondiale, record condiviso con la Cina. Svezia, Germania e Canada hanno anch’esse avuto il loro momento di gloria in un movimento che, partito in sordina, è oggi in grande ed evidente crescita anche dal punto di vista del seguito.
Tra le contendenti c’è pure l’Italia, qualificata all’appuntamento dopo aver vinto il proprio girone mettendosi alle spalle formazioni come Svizzera, Romania, Croazia, Moldavia e Lituania. In fase di candidatura furono proposti tredici stadi da parte dei due Paesi ospitanti. A marzo del 2021 ne sono stati selezionati poi dieci, distribuiti in nove città differenti delle quali cinque in Australia e quattro in Nuova Zelanda. Sempre in quella circostanza fu deciso che il match inaugurale dovesse giocarsi all’Eden Park di Auckland mentre teatro della finale sarebbe stato lo Stadium Australia di Sydney.
Inaugurato nel 1999 lo Stadium Australia è anche l’impianto più capiente, motivo per cui ospiterà la finale di questa Coppa del Mondo edizione 2023. Si tratta di uno stadio multifunzionale, con delle tribune mobili che permettono per l’appunto di modificarne la destinazione d’uso adattandolo al cricket ma anche agli sport con la palla come il calcio, il football australiano e il rugby. In passato ha già ospitato eventi importanti come i Giochi Olimpici del 2000 ma anche la Coppa del Mondo di rugby del 2003.
Nel tempo ha anche cambiato talvolta il nome, per scopi commerciali diventando ad esempio Telstra Stadium o AZN Stadium. I posti a sedere sono in totale 83.500 e fin dall’inizio fu progettato come impianto a basso tasso ecologico ed in questo momento è di proprietà dello stato del Nuovo Galles del Sud di cui Sydney è la capitale. Fin dalla sua nascita lo Stadium Australia è stato utilizzato anche per scopi non sportivi, vale a dire l’organizzazione di eventi e concerti.
Come avevamo raccontato, sono cinque in totale gli stadi australiani utilizzati per l’organizzazione della manifestazione intercontinentale. Oltre al già citato Stadium Australia, nella stessa città c’è anche il Sydney Football Stadium con capienza di 42.500 spettatori. Ma anche alle città della terra dei canguri sono coinvolte in questi prossimi imminenti Mondiali. Tra queste c’è Brisbane con lo storico Lang Park, inaugurato nel lontanissimo 1914 e oggetto di una profonda ristrutturazione nel 2003.
La capienza dell’impianto è di 52.500 spettatori. Inoltre figura tra i prescelti pure il Melbourne Rectangular Stadium che solitamente ospita le partite casalinghe del Melbourne Victory FC e Melbourne City FC militanti in A-League. Quest’ultimo è invece decisamente più recente, essendo stato battezzato soltanto nel 2010. Chiudono la parte australiana il Perth Rectangular Stadium e l’Hindmarsh Stadium di Adelaide.
Se l’Australia chiuderà la rassegna iridata, ad aprirla c’è invece la Nuova Zelanda dove è già tutto pronto per la partita inaugurale del torneo che avrà luogo presso l’Eden Park di Auckland. Inaugurato nel 1903 come impianto per il cricket ha poi via via allargato la propria destinazione d’uso fino ad aprirsi nel secondo Dopoguerra pure al calcio. Più volte ristrutturato, l’ultima nel 2011, è l’unico stadio ad avere ospitato sia la finale della Coppa del Mondo di rugby maschile che di quella femminile. Così come, insieme al londinese Twickenham, è riuscito ad ospitare due finali di Coppa del Mondo maschile nel 1987 e poi nel 2011. Oggi ha una capienza di 50.000 spettatori.
Wellington, Dunedin e Hamilton le altre tre città coinvolte in questo Mondiale. Il Wellington Regional Stadium è stato inaugurato nel 2000 divenendo da subito la casa degli Hurricanes, squadra rugbistica appartenente al Super 12. Come per gli altri stadi precedentemente descritti, anche per questo è valso lo stesso concetto della polifunzionalità che gli ha consentito di adattarsi anche al calcio.
Il Forsyth Barr Stadium di Adelaide, invece, è stato costruito tra il 2009 e il 2011 ed è completamente coperto in maniera permanente. Ha una capacità di poco più di 30.000 posti. Ne ha circa 26.000, infine, il Waikato Stadium di Hamilton.
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