Il Torino di Vanoli cerca il riscatto dopo il pari con il Lione e la sconfitta contro la Cremonese. In attacco chance per Che Adams. Il Metz non è squadra da sottovalutare.
Il Torino chiude il suo trittico di amichevoli francesi. Dopo i pareggi contro il Lione e i dilettanti del Bourgoin-Jallieu, i granata di Paolo Vanoli sfidano il Metz, squadra recentemente retrocessa in Ligue 2. Si gioca alle 17:00 di sabato 3 agosto, in casa della squadra transalpina. Proprio il Metz è al sesto impegno di questa estate: bilancio fin qui più che positivo, come certificano le quattro vittorie e il pareggio raccolti finora, con tanto di 14 gol realizzati e solo uno subito. In realtà, però, quello con i granata è il primo match di una certa difficoltà, avendo affrontato in precedenza solo compagini che militano in categorie inferiori.
Anche per il Torino parliamo della sesta amichevole disputata tra luglio e agosto: c'è voglia di riscatto, dopo la sconfitta contro la Cremonese e il pareggio a reti bianche contro il Lione. Il tecnico Paolo Vanoli vuole vedere progressi, soprattutto in previsione dell’esordio ufficiale in programma domenica 11 agosto, quando i piemontesi se la vedranno con il Cosenza in Coppa Italia.
Metz (4-3-3): Oukidja; Van Den Kerkhof, Traore, Sane, Udol; Camara, Atta, Jean Jacques; Jallow, Elisor, Sabaly. Allenatore: Le Mignan
Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Bellanova, Tameze, Ricci, Ilic, Lazaro; Adams, Zapata. Allenatore: Vanoli.
La gara si gioca allo stadio Saint Symphorien, che si trova proprio in quel di Metz (Francia). Inaugurato nel 1923 e ristrutturato in due diverse occasioni (l'ultima nel 2020), l'impianto può ospitare poco più di 25mila spettatori.
Il match (calcio di inizio alle 17:00 di sabato) è proposto in diretta su Torino Channel. Per seguire la sfida è necessario registrarsi gratuitamente sul sito. Fondamentale, poi, disporre di un dispositivo come computer, tablet e smartphone.
Dopo la cocente retrocessione in Ligue 2 (arrivata dopo la sconfitta nello spareggio con il St. Etienne), il Metz ha fatto registrare solo due cessioni eccellenti e nessuna operazione in entrata da sottolineare. Pesano, così, gli addii di Mikautadze (attaccante georgiano passato al Lione) e di Lamine Camara (giovane centrocampista senegalese acquistato dal Monaco).
In ogni caso, la squadra di casa propone comunque un undici di tutto rispetto. Davanti al portiere Oukidja, ecco i centrali Fali Candé e Sadibou Sané, coadiuvati dagli esterni Van Den Kerkhof e Matthieu Udol (quest'ultimo è il capitano della squadra). A centrocampo tutto passa per i piedi del mediano Danley Jean Jacques, coadiuvato da Arthur Atta e Jessy Deminguet. In attacco riflettori puntati sull'attaccante Simon Elisor (rientrato dal prestito al Troyes). Come esterni offensivi dovrebbero esserci il gioiello gambiano Ablie Jallow e il 25enne senegalese Cheikh Sabaly.
Il Torino propone un undici molto vicino a quello visto in campo nell'ultima parte della scorsa stagione. Tra i pali c'è ancora Vanja Milinkovic-Savic, protetto dai braccetti Vojvoda e Masina e dalla novità Saul Coco, prelevato in estate dagli spagnoli del Las Palmas. Ancora assente lo sfortunato Perr Schuurs, che ha subito un'altra operazione e - dopo un'annata quasi completamente ai box - dovrebbe rientrare in campo solo per fine ottobre.
A centrocampo la certezza Samuele Ricci, affiancato da Tameze e da Ilic, con Bellanova e Lazaro che dovrebbero agire da esterni tutta fascia. In attacco c’è l’intoccabile Duvan Zapata, coadiuvato questa volta dal nuovo acquisto Che Adams e non dal paraguaiano Sanabria.
La netta impressione, però, è che questa non sarà la formazione che vedremo in campo nelle prime giornate di campionato. Di mezzo c'è ovviamente il mercato: occhio alla possibile cessione di Ivan Ilic, che interessa sempre allo Zenit San Pietroburgo. Attenzione anche alle avances della Roma per Raoul Bellanova, esterno che farebbe decisamente comodo a De Rossi. Per quanto riguarda il mercato in entrata, si parla sempre con insistenza di un ritorno in Italia dell'ex atalantino Robin Gosens, giocatore che per caratteristiche si adatterebbe alla perfezione alla filosofia calcistica di Mister Vanoli.
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