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Masters 1000 Shanghai: un posto in finale per Rublev o Dimitrov

Il russo è andato avanti senza rivali e ora prova ad insidiare la posizione di Sinner nella Race. Il bulgaro è dovuto passare attraverso Alcaraz e Jarry che in passato lo avevano fatto tribolare. 

Evento: Grigor Dimitrov-Andrej Rublev
Luogo: Qizhong Forest Sports City Arena, Shanghai
Data: 14 ottobre 2023
Orario: 14:00
Dove vederla: Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, NOW

Battute finali a Shanghai per il Masters 1000 cinese. Cercano un posto per l’ultimo atto del torneo Grigor Dimitrov e Andrej Rublev. I grandi favoriti alla vigilia della manifestazione sono stati tutti spazzati via, uno ad uno. Già dai quarti della competizione, infatti, non c’era nessuno tra i primi quattro del seeding. Per trovare una situazione analoga a quella attuale bisogna prendere la macchina del tempo e viaggiare fino a diciotto anni fa. In quel caso il palcoscenico era italiano con gli Internazionali di Tennis edizione 2005. Anche in quell’occasione il numero uno al mondo partecipava: da Roger Federer a Novak Djokovic la storia si è ripetuta in maniera del tutto casuale. 

Da quella volta, comunque, nei 157 tornei successivi, appartenenti sia ai Masters Series o magari ai 1000, uno dei migliori c’era sempre stato, almeno fino ai quarti di finale. Finché non è arrivata Shanghai ad interrompere la regola proponendo la sua eccezione. La fine dei Big Three, il segno dei tempi moderni che tutto fagocitano alla velocità della luce, semplici contingenze? Chissà, certamente uno sport più democratico, con chance per tutti, sarebbe indubbiamente affascinante. Ma i vari Alcaraz o Sinner chiaramente torneranno a far sentire il loro peso così come delle gerarchie verranno create nel corso dei mesi. Per ora è Dimitrov contro Rublev, per un posto in finale e nella storia di questa gara che un anno fa finì nelle mani di Daniil Medvedev.

Precedenti e rendimento dei due semifinalisti

Non che siano proprio due novellini, Dimitrov e Rublev. Né che la loro presenza qui sia del tutto improvvisa o ingiustificabile. Intanto, cominciamo col dire che i precedenti tra i due tennisti sono in perfetto equilibrio. Nei sei incontri disputati fino ad oggi, tre volte ha vinto il bulgaro ed altrettante il russo. L’ultimo incrocio è datato 2022 a Vienna con affermazione da parte del trentaduenne di Haskovo. Nello stesso anno i due si erano affrontati pure ad Indian Wells, quando era stato invece il moscovita a portare a casa il match. Più vecchie le altre partite, disputatesi tra il 2017 e il 2019. 

Ma più che il passato, che resta negli almanacchi, ciò che più conta ora è il presente. Che ha concesso ad entrambi una straordinaria opportunità, come quella di vincere un Masters 1000. L’ultimo titolo di Dimitrov risale addirittura al 2017. Dopodiché ha subito un drastico calo, evidenziato anche dal fatto che non lo abbiamo quasi mai visto giocarsi un trofeo fino in fondo. È capitato a Ginevra lo scorso maggio, quando però si è lasciato travolgere dal cileno Nicolas Jarry. 

Discorso diverso, naturalmente, per Rublev che nel 2023 ha vinto sia a Monte Carlo che a Bastad in Svezia. Il venticinquenne moscovita è settimo nel ranking mondiale ed è anche in ballo per le Nitto Finals di Torino. Qualora il russo dovesse vincere a Shanghai, eventualità comunque ancora prematura, si porterebbe a 4675 punti e quindi a -270 da Sinner nella Race. Una distanza colmabile e da considerare per l’azzurro.

Il cammino di Dimitrov e Rublev in Cina

Abbiamo parlato di Nicolas Jarry, che ha tolto un titolo a Grigor Dimitrov. Il bulgaro si è preso la sua rivincita proprio sui campi della Qizhong Forest Sports City Arena, eliminando il cileno in due set ai quarti di finale. Prima ancora il bulgaro aveva fatto secchi Aleksandar Vukic, Karen Khachanov e niente di meno che Carlos Alcaraz. Con lo spagnolo è servita ovviamente un’impresa, realizzata dall’esperto tennista in rimonta. Pensate che nei tre precedenti il murciano era passato senza fatica sul rivale. Stavolta però Dimitrov ha sfoderato la prestazione perfetta, quella necessaria a battere il numero due al mondo. 

Più agevole il percorso portato avanti da Andrej Rublev. Nelle quattro partite giocate dal russo, per tre volte ha dovuto misurarsi contro atleti francesi: da Quentin Halys ad Ugo Humbert passando per Adrian Mannarino. Nessuno di loro è però riuscito a mettersi di traverso al potente numero sette del pianeta. Che l’altro match lo ha invece disputato contro lo statunitense Tommy Paul: anche in questo caso sono bastati due set per indirizzare il confronto a proprio favore. Come sempre, però, ora si parte da zero e ciò che è stato fatto va considerato utile solo per migliorare l’autostima e intravedere un potenziale spiraglio nelle pieghe di un torneo finora assai sorprendente. 

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