Fatti fuori quasi tutti i big la kermesse cinese ha selezionato i nomi dei due protagonisti che si giocheranno il trofeo all’atto finale. Per il russo e per il polacco la chance è ghiotta.
Evento: | Andrej Rublev-Hubert Hurkacz |
Luogo: | Qizhong Forest Sports City Arena, Shanghai |
Data: | 14 ottobre 2023 |
Orario: | 10:30 |
Dove vederla: | Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, NOW |
Nel gioco di Shanghai sono caduti man mano tutti i big, lasciando la gloria agli altri provenienti dalle retrovie. Zverev, Rune, Fritz, Medvedev, Tsitsipas, Ruud, Sinner, Alcaraz: tutti hanno abbandonato la competizione anzitempo, rimescolando le carte di un torneo stupefacente in cui nulla è come sembra. A giocarsi il titolo, così, saranno Andrej Rublev e Hubert Hurkacz. Per carità, non due novellini. Entrambi hanno costruito la propria storia nel mondo del tennis, accumulando venti titoli in due, non equamente distribuiti, che costituiscono una somma più che discreta.
È altrettanto doveroso ammettere, però, che alla vigilia i pronostici andavano in altre direzioni. Anche in questo sta il bello di questo sport, nel quale non sempre, fortunatamente, vincono i più accreditati. Nel caos generale hanno provato ad infilarsi anche Grigor Dimitrov e Sebastian Korda con performance che però non sono state sufficienti a scalare anche l’ultima montagna. Il bulgaro non si vedeva da tempo in condizioni così buone, tanto da aver battuto anche il numero due al mondo. Lo statunitense, dal canto suo, dopo una brillante carriera in juniores sta tentando di scalare posizioni anche tra i grandi. Ma non è ancora il suo tempo.
Oggi a scrivere un nuovo, significativo capitolo delle pagine della loro vita professionale saranno come detto Rublev e Hurkacz. I precedenti sono in perfetto equilibrio, a confondere ulteriormente le acque di una manifestazione diventata affascinante come non mai. Due le vittorie per il russo ed altrettante per il polacco. Occhio, però, anche alla cronologia degli incroci, con gli ultimi due che sono andati a favore del quasi ventiseienne moscovita. Manca poco, ormai, per conoscere l’epilogo dell’avvincente torneo. Che comunque vada è stato un successo.
Il percorso qui alla Qizhong Forest Sports City Arena di Andrej Rublev è stato praticamente perfetto. Mai un tentennamento, nessun set concesso gli avversari, spietato. Così è stato il numero sette al mondo in versione Shanghai. D’altra parte parliamo di uno che ad inizio carriera fu paragonato a Yevgeny Kafelnikov, primo russo nella storia a vincere un Grande Slam e diventare il migliore di tutti. D’altro canto Rublev è uno che ha studiato tennis, pur provenendo da una famiglia che come sport prediligeva il pugilato, tanto che il padre lo praticava da professionista. Rublo ha rispettato i pronostici, anche se qualcuno si aspettava di vederlo ancora più in alto.
Sono quattordici i titoli vinti, ad oggi, su ventidue finali disputate. Il più importante di tutti è il Master di Monte Carlo portato a casa proprio lo scorso aprile. Nei tornei del Grande Slam ha raggiunto in nove occasioni i quarti di finale (2 volte agli Australian Open, 2 al French Open, una a Wimbledon e 4 agli US Open), uscendone, però, sempre sconfitto. Per diventare un top assoluto ha ancora un pezzo di strada da percorrere. Intanto il prossimo obiettivo, tolto Shanghai, sono le ATP Finals di Torino per le quali invece è già molto avanti. Se battesse Hurkacz, intanto, si prenderebbe il quarto posto. Un gradino sotto al podio, laddove non è mai arrivato.
Tra coloro che sognano un posto a Torino c’è anche Hubert Hurkacz. Il polacco in questo momento è tredicesimo sia nel ranking che nella Race, motivo per cui la sua rincorsa è ancora lontana dal pieno compimento. Chissà, magari un successo a Shanghai e la crisi che stanno vivendo i vari Stefanos Tsitsipas e Holger Rune potrebbero avvantaggiarlo. Intanto, a prescindere dalle Finals, il ventiseienne di Wroclam può sorridere per la sua terza finale in carriera in un Masters 1000.
C’era riuscito prima d’ora a Miami, vincendo all’atto conclusivo contro Jannik Sinner, e poi a Montreal cadendo proprio all’ultimo contro lo spagnolo Pablo Carreño Busta. Ma anche la sua nazione può fargli i complimenti perché soltanto un altro polacco prima di Hubi era riuscito a raggiungere più di una finale a livello ATP nello stesso anno per tre stagioni consecutive. Almeno nell’era Open. In passato c’era stato Wojciech Fiba, oggi c’è proprio Hurkacz che alla Qizhong Forest Sports City Arena proverà a bissare il successo di Marsiglia.
Pensare che in semifinale Korda era partito un po’ meglio del rivale, con quest’ultimo che poi è salito in cattedra e da quel momento non c’è stato più confronto. In precedenza un po’ di sofferenza contro Maroszan e Zhizhen ma non quanto basta per fermare un Hurkacz così determinato.
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