Amorim debutta in Premier League a Old Trafford contro l’Everton: il Manchester United deve vincere per accorciare il gap rispetto alle posizioni di vertice.
Dopo essersi presentato a Old Trafford nella sfida di Europa League contro i norvegesi del Bodo Glimt, Ruben Amorim debutta nel suo stadio davanti ai suoi nuovi tifosi in Premier League contro l'Everton. L'esordio, l'1-1 in casa dell'Ipswich, non ha esaltato più di tanto, ma è chiaro come il tecnico portoghese sia solo all'inizio del suo percorso alla guida dei Red Devils.
Subentrato in corso d'opera all'olandese Ten Hag, l'ex allenatore dello Sporting non ha ereditato una situazione facile. Tutt'altro. Come per nulla facile si preannuncia il confronto con l'Everton, formazione impelagata nei bassifondi della classifica e a caccia affannosa di punti.
Manchester United (3-4-2-1): Onana; Dalot, Evans, De Ligt; Traore, Casemiro, Eriksen, Mazraoui; Bruno Fernandes, Garnacho; Rashford. Allenatore: Amorim.
Everton (4-2-3-1): Pickford; Young, Tarkowski, Branthwaite, Mykolenko; Gueye, Doucoure; Lindstrom, McNeil, Ndiaye; Calvert-Lewin. Allenatore: Dyche.
Manchester United ed Everton si affronteranno a Old Trafford, l'iconico “Teatro dei sogni” o “Theatre of Dreams”, all'inglese, mitico stadio dei Red Devils. Inaugurato nel 1910, più volte ristrutturato e ampliato, è oggi lo stadio più capiente della Premier League con i suoi 75.600 posti a sedere.
Il match tra Manchester United ed Everton è in programma alle 14:30 di domenica 1 dicembre. Diretta via satellite e in pay tv su Sky, con la possibilità per gli abbonati di usufruire della trasmissione streaming attraverso l'app Sky Go. Diretta streaming anche su NOW, sempre per abbonati.
Cinque punti nelle ultime tre partite di Premier per il Manchester United, che dopo l'esonero di Ten Hag ha mantenuto l'imbattibilità, ma non ha ripreso a marciare a pieno ritmo, come la proprietà e i tifosi si auguravano. Il breve interregno di Van Nistelrooy e l'arrivo di Amorim hanno ridisegnato i Red Devils dal punto di vista tattico e della filosofia di gioco, c'è bisogno di tempo però per raccogliere i frutti del cambio di rotta.
Di tempo, però, Eriksen e soci non ne hanno molto a disposizione: devono riguadagnare terreno alla svelta, a cominciare dalla sfida con l'Everton. Il quarto posto, che dà diritto a disputare la prossima edizione della UEFA Champions League, è distante sei lunghezze: un margine consistente, ma ampiamente colmabile, tanto più che la Premier League è appena a un terzo del suo cammino.
A tentare di mettere il bastone tra le ruote ad Amorim e ai suoi propositi di rilancio dei Red Devils, c'è un Everton che nelle ultime quattro giornate non ha portato a casa vittorie, ma che ha mosso la classifica con tre pareggi. Gli ultimi due senza reti, sul campo del West Ham e poi in casa contro il Brentford. I tre punti però mancano da quasi un mese e mezzo, dallo 0-2 con cui i Toffees hanno espugnato il campo dell'Ipswich all'ottava giornata.
Il problema principale della squadra di Dyche è rappresentato dal mal di gol. Appena dieci le reti messe a segno in campionato, soltanto il Southampton ha fatto peggio con nove centri all'attivo.
L'ultimo precedente a Old Trafford tra le due squadre è il 2-0 del 9 marzo 2024: 2-0 per i Red Devils, a segno con Bruno Fernandes e Rashford. Anche l'anno prima è finita 2-0 per il Manchester United, mentre nel 2021/22 la sfida si è chiusa in parità: 1-1. L'ultimo successo esterno dell'Everton in campionato è datato 2013: 0-1, con gol vittoria di Oviedo nel finale.
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