Il Manchester United si affida ai rientranti Bruno Fernandes e Rashford, ma deve ancora una volta fare i conti con l’emergenza in difesa. L’Arsenal di Arteta vuole continuare a vincere.
Il Manchester United deve mettersi alle spalle l'ennesima brutta figura di questa stagione. L'Arsenal, invece, culla ancora il sogno di riconquistare il titolo di campione d'Inghilterra dopo ben 20 anni, ma deve fare i conti con i campioni del mondo del Manchester City (che inseguono a -1 ma devono ancora recuperare un match). Questi, in estrema sintesi, i momenti delle due squadre che alle 17:30 di domenica si sfidano all'Old Trafford nell'ambito della 37esima (e penultima) giornata di Premier League.
Manchester United (4-2-3-1): Onana; Dalot, Casemiro, Evans, Wan-Bissaka; McTominay, Mainoo; Garnacho, Fernandes, Rashford; Hojlund. Allenatore: Ten Hag.
Arsenal (4-3-3): Raya; White, Saliba, Gabriel, Tomiyasu; Odegaard, Partey, Rice; Saka, Havertz, Trossard. Allenatore: Arteta.
La gara tra Manchester United e Arsenal si gioca nel mitico Old Trafford, che si trova in Matt Busby Way. Inaugurato nel 1910 e ristrutturato nel 2006, l'impianto può ospitare 75mila spettatori.
Le migliori gare della Premier League sono un’esclusiva Sky. La sfida tra Manchester United e Arsenal, in programma alle 17:30 di domenica, è proposta in diretta su Sky Sport Calcio e Sky Sport 4K. L’evento può essere seguito con qualsiasi televisore (non per forza di ultima generazione) con il classico decoder, previo abbonamento alla emittente pay-per-view. In ottica streaming, invece, gli stessi abbonati possono utilizzare l’app Sky Go. Per NOW, sempre tramite connessione internet, serve una sottoscrizione a parte.
Il Manchester United non si smentisce: gli uomini di Ten Hag stanno vivendo una stagione ricca di uscite a vuoto, come certifica il recente (e pesantissimo) 4-0 subito al cospetto dell'ottimo Crystal Palace. Con questa sconfitta, i Red Devils si sono allontanati dal sesto posto che garantisce almeno la Conference League, superati dal Newcastle e raggiunti a quota 54 punti da un altro big team che ha deluso profondamente come il Chelsea di Pochettino. Niente è ancora perduto, però, perché Casemiro e compagni hanno altre tre gare a disposizione per centrare la zona europea. Il primo passo è quello più complicato: superare l'Arsenal, che sta facendo benissimo e sogna ancora di conquistare il titolo.
Una missione resa ancora più difficile dalle tante assenze in difesa: fuori gioco, infatti, i vari Maguire, Varane, Lindelof e Shaw, con il tecnico dei padroni di casa costretto ancora una volta a schierare Casemiro al fianco di Evans, con Dalot e Wan-Bissaka sugli esterni. Buone notizie, invece, per quanto riguarda centrocampo e attacco: sulla linea mediana si rivede lo scozzese McTominay, che dovrebbe essere affiancato ancora da Mainoo (solo panchina per Amrabat), mentre sulla trequarti riecco il portoghese Bruno Fernandes e Marcus Rashford, che insieme a Garnacho agiranno a supporto dell'ex atalantino Hojlund.
I Gunners sono ad un bivio: riscrivere la storia o vivere un’altra stagione senza il titolo più prestigioso del calcio inglese. Gli uomini di Arteta, però, non sono padroni del proprio destino, dovendo sperare in un passo falso dei campioni del mondo del Manchester City. Una posizione tutt’altro che comoda per la squadra con sede nella zona nord di Londra, che rispetto ai dirimpettai dello United può fare affidamento sull’organico al completo.
Gli ospiti dovrebbero così scendere in campo con l'ormai consueto 4-3-3, con Havertz nel ruolo di falso nueve, supportato dal fenomenale Saka (già 20 gol in stagione per lui) e dall'ex Brighton Trossard. A centrocampo il più muscolare Thomas Partey dovrebbe avere la meglio sull'azzurro Jorginho (fresco di rinnovo): l'ex Atletico Madrid dovrebbe agire al fianco dei gioielli Odegaard e Rice. In difesa, davanti al portiere Raya, ecco i centrali Saliba e Gabriel e gli esterni White e Tomiyasu.
Questi i protagonisti di un Arsenal che sta vivendo un’altra stagione da protagonista e che sembra destinato a vivere un ciclo ricco di soddisfazioni. La proprietà e la dirigenza sono ambiziose e con un altro paio di colpi di mercato estivi il predominio del Manchester City potrebbe essere seriamente messo in discussione.
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