Vai al contenuto
Hillside (New Media Malta) Plc
VAI ALLO Sport di bet365
  1. Calcio
  2. Calcio Internazionale

L’incredibile percorso della Costa d’Avorio in Coppa d'Africa

Da 3 eliminazioni quasi certe alla finale. Le tappe più salienti degli elefanti nella Coppa d'Africa 2024.

Il gioco del calcio è uno sport dove quasi sempre vince il più forte. Spesso il più bravo, ma a volte la gloria tocca anche al più fortunato. Forse è questo che lo rende così bello e imprevedibile. La dea bendata ogni tanto si diverte a scombussolare i piani e regalarci quelle emozioni che solo il pallone sa farci vivere.

La Costa d’Avorio in questa edizione della Coppa d’Africa forse non si è presentata come la nazionale più forte, ma sicuramente come una delle principali candidate al titolo. Il torneo giocato in casa e una squadra ricca di talenti individuali che stanno facendo benissimo nei migliori campionati europei sono dei presupposti che metterebbero pressione a chiunque. Se gli elefanti non sono stati considerati tra i più forti quantomeno ci si aspettava che rientrassero nella categoria dei più bravi. 

La Costa d’Avorio dopo pochi minuti di gioco della partita inaugurale ha dimostrato di non essere né la nazionale più forte né quella più brava. E allora risulta spontaneo chiedersi “come è possibile che siano arrivati in finale?” La risposta è semplice: grazie, anche, alla fortuna.

Nonostante le premesse, Haller e compagni non hanno mai sentito la pressione addosso. Forse è proprio questo il motivo per cui adesso si ritrovano in finale. La testa libera, il coraggio di chi non ha niente da perdere e la potente forza della disperazione hanno spinto gli elefanti a barrire quando ormai sembravano morti e in questo torneo è successo spesso.

La prima volta che la Costa d’Avorio ha rischiato l’eliminazione

La nazionale in maglia arancione ha iniziato il suo cammino in coppa in maniera tranquilla e vittoriosa. Un 2-0 senza storie contro la Guinea Buissau che ha rispettato le aspettative del pre-partita.

Poi c’è stata la sfida contro la Nigeria, (che ritroverà tra pochi giorni in finale) persa per 1-0 su calcio di rigore. Una sconfitta dura da digerire, ma niente che lasciasse disperare neanche il più pessimista dei tifosi.

Alla, ormai ex, squadra di Jean Lois Gasset (La Costa d’Avorio ha cambiato allenatore dopo il girone) bastava non perdere contro la Guinea Equatoriale per assicurarsi la qualificazione alla fase a eliminazione diretta. In caso di pareggio, avrebbe avuto la matematica certezza di qualificarsi come terza e in caso di vittoria sarebbe arrivata seconda.

Qui inizia la prima catastrofe ivoriana. La squadra parte forte per cercare di chiudere il prima possibile il discorso qualificazione e magari risparmiare qualche energia in vista degli ottavi di finale.

Nonostante il pressing e il dominio del campo, a 5 minuti dal termine della prima frazione arriva il gol della Guinea Equatoriale. Un gol confusionario, incassato in maniera quasi casuale ma che comunque ha gelato i calciatori in campo e i tifosi sugli spalti.

Nel secondo tempo la squadra ci prova in tutti i modi ma tra un gol annullato per fuorigioco e occasioni sprecate la palla non ne vuole sapere di entrare in rete. Una delle classiche partite in cui la palla non vuole entrare. A quel punto la linea difensiva si alza ed entrano sempre più attaccanti che portano all’inevitabile sbilanciamento. La proiezione troppo offensiva porta al raddoppio dei rivali che poi trovano anche il terzo e il quarto gol. Un risultato pesante da assimilare e un’eliminazione praticamente certa portano allo sconforto più totale.

La Coppa d’Africa prevede 6 gironi. La qualificazione spetta alle prime due classificate di ogni gruppo e alle quattro migliori terze. La Costa d’Avorio aveva concluso il girone con 3 punti e una mortificante differenza reti di -3, quindi aveva bisogno che due terze classificate facessero peggio di lei. Sembrava impossibile, ma poi è successo qualcosa ai limiti del reale.  Si vocifera che per far passare la nazionale agli ottavi, gli stregoni del paese siano ricorsi addirittura alla magia nera. Sarà stato il misticismo, o forse un semplice fortuna, fatto sta che il Ghana, che aveva bisogno della vittoria per qualificarsi tra le migliori terze. Le stelle nere nella loro terza e ultima partita stavano vincendo per 2-0 fino al 90esimo, poi il Mozambico è riuscito a raggiungere clamorosamente il pareggio segnando due gol nei minuti di recupero. A questo punto per il passaggio del turno serviva un altro miracolo e doveva arrivare da Marocco-Zambia. I semifinalisti del mondiale in Qatar erano già qualificati e forse avevano tutto l’interesse nell’eliminare una diretta concorrente al titolo come la Costa d’Avorio eppure il gol di Zyech ha messo fuori dai giochi lo Zambia che avrebbe potuto qualificarsi al posto degli elefanti.

La seconda volta che la Costa d’Avorio ha rischiato l’eliminazione

Essendosi qualificata come “la peggiore delle migliori” terze, la Costa d’Avorio ha incontrato l’avversario più temuto di tutto il torneo: Il Senegal. I campioni in carica hanno ottenuto la qualificazione agli ottavi senza problemi con 9 punti fatti e 3 clean sheet. La differenza tra le due nazionali sembrava evidente e infatti dopo poco più di 3 minuti Diallo, approfittando di un cross di Mané, ha portato avanti il suo Senegal. A questo punto, con un gol di svantaggio e delle evidenti difficoltà nel costruire gioco, sembrava impossibile ipotizzare un quarto di finale per gli ivoriani. Anche la magia nera sembrava potesse fare poco contro le continue avanzate senegalesi.

Il 2-0 che avrebbe chiuso i giochi in maniera definitiva sembrava poter arrivare da un momento all’altro eppure la resistenza ivoriana, non si sa bene come, ha retto.

All’80esimo con la forza della disperazione gli elefanti creano un’azione potenzialmente pericolosa. La palla è indirizzata verso Kouamé che attacca il centro dell’area di rigore, un semplice controllo avrebbe spalancato la strada all’attaccante della Fiorentina che però ha clamorosamente lisciato il pallone. La palla scorre sull’out destra e viene controllata da Pépé che prova a saltare il portiere ma viene abbattuto da Mendy. Calcio di rigore, Kessié dagli undici metri è freddissimo e fissa il risultato sull’1-1. La Costa d’Avorio dopo degli anonimi supplementari da parte di entrambe le squadre passa ai rigori. Ai quarti li aspetta il Mali.

La terza volta che la Costa d’Avorio ha rischiato l’eliminazione

Il vero capolavoro di misticismo, fortuna e tenacia della squadra di Emerse Faé (nuovo tecnico della nazionale) è il quarto di finale contro il Mali.

Nel primo tempo il Mali spreca l’occasione dal dischetto ma si ritrova in superiorità numerica a causa dell’espulsione di Kossounou. Gli ivoriani sono ancora vivi e reggono, tutto sommato, bene. Fino a che Nene, un calciatore malinese nato da genitori ivoriani non trova il gol da 25 metri che fa sprofondare lo stadio di Bouakè in un silenzio assoluto.

Con la forza di chi non ha niente da perdere (per l’ennesima volta), i locali reagiscono e trovano il tiro di Fofana che deviato, porta poi alla zampata di Adingra che permette di prolungare il match ai supplementari.

Nei 30 minuti successivi succede ben poco, se non una gran traversa colpita da Haller. Al 121esimo minuto ci riprova Seko Fofana, l’ex Udinese colpisce in modo che il pallone vada sul primo palo ma poi Diakité è bravo a sporcare la traiettoria e beffare di tacco il portiere del Mali.

Un sogno da inseguire

In semifinale la Costa d’Avorio ha sconfitto il Congo e per la prima volta ha dimostrato di essere superiore creando parecchie occasioni da gol. Forse rivitalizzata dalla consapevolezza che ormai la squadra non può e non deve avere più paura di niente.

Adesso in finale c’è la Nigeria di Osimhen. Che sulla carta e per quanto dimostrato fino ad ora, sembra essere superiore. Ma dopo tutto quello che è successo, forse questo sembra essere un vantaggio per la Costa d’Avorio.

Articoli collegati

bet365 utilizza cookie

Usiamo cookie per garantire un servizio migliore e più personalizzato. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra Informativa sui Cookie

Sei nuovo su bet365? Effettua un versamento e richiedi il bonus Registrati

Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.