Il Real Madrid di Ancelotti in campo con una retroguardia nuova di zecca: a destra il poliedrico Valverde, al centro la novità Raul Asencio. In attacco c’è Brahim Diaz. Leganes nel segno di Juan Cruz.
Il Real Madrid è obbligato a raccogliere la seconda vittoria consecutiva, per tenere il passo del Barcellona. Gli uomini di Ancelotti sono a 6 punti dai blaugrana, ma hanno una gara da recuperare: potenzialmente, così, la lotta per il titolo sembra ancora aperta, nonostante il clamoroso 0-4 catalano di un mese fa allo stadio Bernabeu.
Esistono solo i tre punti per i Blancos, ma alle 18:30 di domenica 24 novembre bisogna vincere le resistenze dei cugini del Leganes, compagine che viene dai successi interni contro Siviglia e Celta Vigo e dalla sconfitta pirotecnica contro il Girona (4-3 il risultato finale). La squadra di Borja Jimenez staziona nelle zone di metà classifica e ha bisogno di punti preziosi in chiave salvezza.
Leganes (4-2-3-1): Dmitrovic; Alti, Gonzalez, Nastasic, Hernandez; Chicco, Cisse; Cruz, Brasanac, El Haddadi; De la Fuente. Allenatore: Jimenez.
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Valverde, Asencio, Rudiger, Mendy; Modric, Camavinga, Bellingham; Diaz, Mbappe, Vinicius. Allenatore: Ancelotti.
La gara si gioca allo stadio municipale di Butarque, situato nella città di Leganes (comunità autonoma di Madrid). L'impianto è stato inaugurato nel 1998 e può contenere 12.454 spettatori.
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Il Leganes è squadra da prendere con le pinze, soprattutto quando gioca tra le mura amiche. Gli uomini di Mister Jimenez hanno raccolto 14 punti in totale, di cui 10 allo Stadio Municipale, numeri che confermano le velleità di una compagine che in molti includevano tra quelle destinate alla retrocessione.
Guardando ai singoli, l'undici di casa si affida all'esterno offensivo Juan Cruz, classe 2000 scuola Malaga già protagonista con 5 gol tra campionato e Coppa del Re. Sulla linea dei trequartisti anche l'esterno mancino Munir El Haddadi e il 32enne serbo Darko Brasanac, in un posizione a metà tra il rifinitore e la mezzala aggiunta. A fare da centravanti dovrebbe esserci ancora lo spagnolo Miguel de la Fuente, autore del gol della vittoria contro il Siviglia e nuovamente in vantaggio sull'ex Borussia Dortmund Sebastien Haller.
A centrocampo non dovrebbe esserci il faro del gioco Renato Tapia, alle prese con un problema agli adduttori. Spazio, così, per il titolarissimo Seydouba Cissé e per la novità Julian Chicco. In difesa, invece, a protezione del portiere Dmitrovic, ecco l'ex Fiorentina Nastasic, l'altro centrale Gonzalez Poirrier e i terzini Altimira e Javier Hernandez (quest'ultimo in campo al posto dell'infortunato Franquesa).
Ancelotti deve fare i conti con assenze pesantissime e dunque sarà costretto ad una serie di scelta poco ortodosse. Nell'infermeria spiccano elementi come Rodrygo, David Alaba (l'austriaco, vittima di un lungo infortunio, dovrebbe rientrare il prossimo mese) e gli altri difensori Militao, Carvajal e Lucas Vazquez. Proprio i forfait degli ultimi due costringeranno il tecnico ex Milan a schierare Federico Valverde nell'insolita posizione di terzino destro. Ma non finisce qui: viste le condizioni non perfette di un altro giocatore poliedrico come Tchoumeni, al centro della difesa dovrebbe trovare spazio il classe 2003 Raul Asencio (11 presenze con il Real Castilla e una sola con la prima squadra). A completare la retroguardia l'altro centrale Rudiger e il mancino Mendy.
Sole certezze, invece, dalla cintola in su. Nella linea mediana c'è l'usato sicuro Luka Modric, affiancato da Camavinga e da un Jude Bellingham che - in nome dell'equilibrio - potrebbe essere costretto ad arretrare il suo raggio d'azione. In attacco, al fianco dei fuoriclasse Kylian Mbappe e Vinicius Jr., ecco un Brahim Diaz in grandissima forma: per l'ex rossonero parlano l'assist contro l'Osasuna e i cinque gol realizzati recentemente con la maglia della nazionale marocchina.
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