La Lazio si affida al nuovo tecnico Igor Tudor (grande ex della gara): subito difesa a 3 e Luis Alberto in posizione più avanzata. Juventus in crisi di risultati e senza Vlahovic e Milik.
Evento: | Lazio-Juventus |
Luogo: | Stadio Olimpico, Roma |
Data: | 30 marzo 2024 |
Orario: | 18:00 |
Dove vederla: | DAZN |
Il primo atto di un trittico di gare che può decidere la stagione. Così si presenta la sfida dell'Olimpico tra Lazio e Juventus, in campo nella serata di sabato per la 30esima giornata di Serie A. E sarà, per l'appunto, solo il primo di tre sfide nell'arco di una ventina di giorni: martedì, in quel di Torino, si gioca l'andata della semifinale di Coppa Italia, con il ritorno che invece è fissato per il 23 aprile.
Biancocelesti e bianconeri, così, si giocano decisamente tanto, per giunta in un momento molto delicato della stagione: inevitabilmente, i riflettori sono puntati soprattutto sulla Lazio che vive la prima puntata dell'era Igor Tudor, allenatore che sta già rivoluzionando l'assetto tattico dell'undici capitanato da Ciro Immobile. Diverso il discorso per la Juventus che si affida ancora al tecnico Massimiliano Allegri, nonostante una crisi di risultati che inizia a farsi decisamente allarmante.
Lazio (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; Lazzari, Guendouzi, Cataldi, Marusic; Luis Alberto, Zaccagni; Immobile. Allenatore: Tudor
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Miretti, Illing Jr; Kean, Chiesa. Allenatore: Allegri.
La gara si gioca nel mitico stadio Olimpico. La struttura, inaugurata negli anni '30 ma utilizzata da Roma e Lazio a partire dal 1953, può ospitare 70.634 spettatori.
Il match è proposto in diretta su DAZN. Per seguire la sfida serve una connessione ad internet e un abbonamento con la celebre piattaforma streaming. In più, è fondamentale disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI come Fire TV Stick o Chromecast.
In casa Lazio è in atto una rivoluzione tattica e, consentiteci il termine, filosofica. Contravvenendo alla tradizione degli allenatori subentrati in una fase cruciale della stagione, che generalmente non mettono mano all’assetto di una squadra, Igor Tudor sta letteralmente cambiando i connotati della truppa capitolina. Si passa, così, dal 4-3-3 tanto caro a Maurizio Sarri al più granitico 3-4-2-1 del tecnico croato. Niente più ballottaggi, così, nel pacchetto arretrato: Tudor, infatti, utilizza tre difensori puri (non c’è spazio, almeno per il momento, per il moderno braccetto) e dunque dovrebbe proporre insieme le certezze Casale e Alessio Romagnoli e ovviamente lo spagnolo Gila, vera novità di questa stagione se si pensa alle tantissime panchine della scorsa annata.
Un uomo in più in difesa, uno in meno dalla cintola in su: a guidare il gioco a centrocampo dovrebbero esserci Cataldi e soprattutto Guendouzi, che Tudor ritrova dopo l’esperienza in quel di Marsiglia. Sugli esterni, vista l’assenza per squalifica di Luca Pellegrini, Marusic è sicuro di occupare la fascia mancina, mentre per la destra è ballottaggio tra Lazzari (favorito) e Hysaj. L’altra rivoluzione in attacco, con l’iniziale bocciatura di Felipe Anderson (destinato a lasciare la squadra a parametro zero) e l’avanzamento di Luis Alberto al fianco di Zaccagni. Per quanto riguarda il ruolo di centravanti, il tecnico ex Verona sembra intenzionato a rilanciare il capitano Ciro Immobile, in cerca di gol e prestazioni positive per convincere Spalletti in ottica Europei.
Guardando agli indisponibili, da segnalare gli infortuni del centrocampista Rovella e soprattutto del portiere Provedel: si spiega così la seconda presenza consecutiva per il portiere greco Christos Mandas, classe 2001 acquistato in estate dall'OFI Creta.
Se la Lazio riparte dal successo targato Martusciello al cospetto del Frosinone, la Juventus deve invece fare i conti con una crisi di risultati che preoccupa tantissimo in ottica Champions League. 7 punti nelle ultime 8 gare: si è passati, così, dal sogno Scudetto al preoccupante +8 sulla Roma quinta in classifica (una distanza veramente esigua, se si pensa al rendimento recente dei giallorossi). Serve una svolta e subito: all'Olimpico, però, Allegri si ritroverà senza gli attaccanti Vlahovic e Milik e potrebbe addirittura essere costretto a rispolverare il deludente Moise Kean. Da non escludere, però, la soluzione leggera, con un reparto avanzato nel segno di due giocatori veloci e tecnici come Yildiz e Federico Chiesa.
Solo un dubbio a centrocampo, con Locatelli, Rabiot e McKennie nella zona nevralgica, Cambiaso a destra e uno tra Illing jr e Kostic sulla fascia opposta. In difesa, davanti ad uno Szczesny galvanizzato dalla qualificazione europea con la sua Polonia, spazio per capitan Danilo, per l’altro brasiliano Bremer (sempre più nel mirino del Manchester United) e per il possente Federico Gatti.
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