Da un lato l’Europa, forte dei suoi quattro successi in cinque edizioni. Dall’altro il Resto del Mondo che è campione in carica e tenta un ulteriore sgambetto al Vecchio Continente.
Evento: | Team Europe-Team World |
Luogo: | Rogers Arena, Vancouver (Canada) |
Data: | 23 Settembre 2023 |
Orario: | dalle 22:00 |
Dove vederla: | Eurosport (Sky, DAZN e Discovery+) |
Sesta edizione della Laver Cup, fugace competizione di tennis nata nel 2017 per volontà della leggenda Roger Federer e del suo agente Tony Godsick. Tre giorni intensi, con tante partite tra alcuni rappresentanti del continente europeo opposti ad altri che invece fanno riferimento al Resto del Mondo. Dopo la versione londinese, la kermesse quest’anno si è trasferita in Canada seguendo il rigido principio dell’alternanza Europa-Resto del Mondo per il quale il prossimo anno ci si recherà a Berlino.
Alla Rogers Arena di Vancouver è già andata in scena una giornata di incontri, per cui oggi si proseguirà con il secondo round con la domenica che segnerà l’epilogo del torneo con tanto di incoronazione del team vincitore. Il formato dell’evento è sempre il medesimo. Sei giocatori europei contro altrettanti del Resto del Mondo, tre stabiliti dal ranking e tre invitati dai capitani delle squadre.
Sono previsti complessivamente dodici incontri da giocare nei tre giorni, nove match di singolare e tre di doppio, tutti con un super tie-break a 10 punti al posto del terzo set. Il valore degli incontri cresce con il passare dei giorni: 1 punto il primo giorno, 2 punti il secondo e 3 punti il terzo; la prima squadra a totalizzare 13 punti si aggiudica il titolo. Su un eventuale 12-12 è previsto un decisivo incontro di doppio di un solo set.
A rappresentare il Vecchio Continente ci sono gli uomini scelti dal capitano Björn Borg e dal suo assistente Thomas Enqvist. Qualche defezione c’è stata rispetto alle idee originarie dei due selezionatori, tuttavia il parterre è comunque degno di nota. I sei candidati a portare avanti la bandiera europea sono il norvegese Casper Ruud, i francesi Arthur Fils e Gael Monfils, il russo Andrej Rublev, lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina e il polacco Hubert Hurkacz. Ricordiamo che l’Europa ha un’importante tradizione nella competizione, con quattro successi su cinque sebbene in quest’occasione abbia di fronte un gruppo ben attrezzato per fronteggiarla.
I fratelli McEnroe, John e Patrick, vogliono bissare il trionfo della scorsa annata che è anche il primo per il Resto del Mondo. Per farlo hanno messo su una bella squadretta, certamente competitiva per tenere testa alla vecchia e cara Europa. Ben folta è la comitiva di statunitensi, in linea con l’imponente crescita dell’intero movimento che può fare affidamento su giocatori del calibro di Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Tommy Paul e Ben Shelton, tutti selezionati per l’occasione. A loro si sono aggiunti poi un canadese come Felix Auger-Aliassime e un argentino come Francisco Cerundolo per dare anche un tocco di Sudamerica al gruppo.
La giornata di ieri è stata inaugurata alle 22 italiane con due sfide in singolare tra Europa e Resto del Mondo, alle quali ha poi fatto seguito nella notte un terzo match in singolare e la prima sfida in doppio del torneo. Lo schema si ripete in maniera analoga anche per oggi sabato 23 settembre con inizio delle ostilità fissato sempre alle ore 22:00 per una maratona che durerà di fatto tutta la notte, tenendo incollati davanti allo schermo milioni di telespettatori.
Nello specifico ci sono tre partite in singolare, naturalmente sempre tra Europa e Resto del Mondo e poi una di doppio. Come abbiamo intuito tra le pieghe del regolamento del torneo, man mano che si va avanti i punti assumono un peso sempre maggiore per cui attenzione massima ai risultati che usciranno dalle prossime intriganti sfide.
Criticata, da alcuni osteggiata ma parecchio seguita. La Laver Cup non ha trovato il tappeto rosso all’ingresso da parte del mondo del tennis, tuttavia, anche grazie all’importanza della figura di Roger Federer è riuscita nel tempo a trovare risposte confortanti sia di pubblico che nel settore stesso. Quest’anno c’è stato un pizzico di scetticismo in più dovuto all’assenza di stelle, dal momento che non c’è più lo svizzero, ritiratosi già nel 2022, e neppure i suoi grandi rivali Djokovic e Nadal. Pure il bizzoso Nick Kyrgios, elemento indubbiamente carismatico, avrebbe potuto fungere da attrazione per il nome della kermesse.
Ma anche senza nomi di spicco, la manifestazione, che storicamente ormai coincide pure con la fine della stagione estiva e l’inizio dell’autunno, riesce a tenere botta nel complicato panorama delle racchette, il cui calendario è davvero assai intricato e trovare buchi liberi è davvero un’impresa ardua. La Laver Cup, chiamata così in onore del campione australiano Rod Laver, non assegna punti nel ranking ATP nonostante sia stata ufficialmente riconosciuta dal 2019.
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