L’attaccante polacco è in vetta alla classifica marcatori ma è tallonato dal turco Enes Unal e dagli scatenati Aspas, Joselu e Iglesias. Il grande assente è Benzema, ma attenzione a darlo per sconfitto.
Robert Lewandowski è davanti a tutti, ma niente è deciso. C'è grande equilibrio, infatti, se si guarda alla classifica marcatori della Liga spagnola: il polacco ex Bayern Monaco guida con 15 gol, ma la flessione dell'ultimo periodo (solo 4 reti nel 2023) ha ridato linfa alle velleità di primato dei diretti inseguitori. Ma andiamo per ordine e passiamo in rassegna i pretendenti al trofeo Pichichi della massima serie iberica.
Non c’erano dubbi che l’inizio della sua nuova avventura in terra catalana fosse segnato da tanti gol. Per il simbolo del calcio polacco parlano le 23 reti totali realizzate in stagione con i blaugrana: vero, siamo decisamente lontani dai 48 gol messi a segno l'anno scorso con il Bayern Monaco, ma parliamo pur sempre di due modi diversi di intendere il calcio. Di certo, il classe 1988 ha tutto il tempo per rifarsi, per regalare al Barcellona lo "Scudetto" numero 27 della sua storia.
Il nazionale turco non è più una sorpresa, come certificano i 16 gol realizzati nella scorsa stagione. L'ex Valladolid, per anni in orbita Manchester City, è a conti fatti una certezza della Liga, supportato da velocità e ottime qualità nel dribbling. Un attaccante moderno che può fare leva anche su un fisico di tutto rispetto (è alto 185 centimetri) e che potrebbe essere tra i grandi protagonisti del prossimo calciomercato estivo.
L'eterna bandiera del Celta Vigo non si smentisce mai. Quasi 200 reti in carriera con i Celestes, il nazionale spagnolo è il simbolo della rinascita di una squadra che fino ad un mese fa viaggiava nei bassifondi della classifica e che adesso sogna l'aggancio in ottica Conference League. Anche quest'anno, tanti gol e giocate da applausi per Iago Aspas: a guardarlo, fa strano che non sia mai riuscito ad imporsi con una big, al netto dell'annata da comprimario con il Liverpool e dell'Europa League vinta con la maglia del Siviglia.
Anche qui parliamo di un giocatore esperto che sta vivendo una seconda giovinezza esaltante, culminata con la convocazione nella nazionale spagnola. Dopo i 32 gol messi a segno nelle precedenti due stagioni, per il classe '93 si tratta dell'annata della definitiva consacrazione: il Betis può sognare in grande, con il quarto posto (distante appena tre punti) che sembra tutt'altro che irraggiungibile.
In lizza per il titolo di capocannoniere c'è un altro trentenne come Joselu, anche lui fresco di convocazione nella nazionale iberica. Anche per l'ex Hannover si tratta dell'annata delle conferme, dopo le 36 reti totali siglate nell'ultimo triennio con l'Alaves. Niente male per un giocatore che da giovane non è riuscito ad imporsi con la maglia del Real Madrid e che aveva fatto meglio in Bundesliga che in Spagna.
Il francese è il grande assente della vetta della classifica marcatori, ma parliamo pur sempre di un attaccante che quando inizia a fare gol non si ferma più. Il centravanti transalpino, un po’ come tutto il Real Madrid, ultimamente sta dando il meglio di sé in Champions League: occhio, però, alla sua voglia di rivalsa, dopo una stagione segnata in positivo solo dalla vittoria del Pallone d’Oro. In negativo, invece, sono da segnalare i tanti acciacchi e l’anomala gestione del suo infortunio in vista del Mondiale in Qatar, con tanto di addio (questa volta definitivo) alla nazionale francese.
L’ex juventino Alvaro Morata e un altro vecchio protagonista della Seria A come Vedat Muriqi chiudono il gruppo di giocatori in doppia cifra: il centravanti dell'Atletico Madrid è riuscito a vincere una concorrenza di altissimo livello, mentre il kosovaro ex Lazio è il faro di un Maiorca che ha bisogno di un'altra decina di punti per conquistare una salvezza tranquilla.
A nove reti, invece, spicca l’altro leader dei colchoneros Antoine Griezmann che - affiancato dall’altro “piccoletto” Depay - sembra avere dimenticato la grande delusione della sconfitta nella finalissima mondiale contro l’Argentina. Occhio, poi, al norvegese della Real Sociedad Alexander Sorloth (in secondo piano per l'esplosione di Haaland, ma giocatore di assoluto spessore) e alla sorpresa del Celta Vigo Gabriel Veiga, classe 2002 che si sta imponendo come uno dei giovani più interessanti del panorama spagnolo.
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