Più che un sogno, l’Europa è una possibilità in un campionato così aperto e combattuto come l’attuale Liga. Le squadre di Valverde e Jagoba Arrasate si sfidano lunedì sera per conquistare una nuova dimensione. 

Evento:	Athletic Bilbao-Osasuna
Luogo:	Stadio di San Mamés, Bilbao
Quando:	21:00, 9 Gennaio 2023
Dove vederla:	DAZN

La sedicesima giornata di Liga regala un Monday night niente male! È infatti in programma al San Mamés di Bilbao la sfida tra l’Athletic e l’Osasuna. Ottimo finora il campionato delle due squadre che sono addirittura in lotta per le prime posizioni che varrebbero la qualificazione in Europa. Il team basco è in questo momento al quinto posto e può sognare anche la Champions, distante solamente un punto. 

Più indietro Los Rojillos di Pamplona ma occhio al possibile sorpasso che avrebbe inevitabili ripercussioni in classifica palesando al team guidato da Jagoba Arrasate uno scenario completamente inimmaginabile alla vigilia.

Come arriva l’Athletic Bilbao

Dopo il Betis un altro scontro diretto con vista sull’Europa per l’Athletic Bilbao. Il verdetto del primo è rimandato, dato il pareggio ottenuto che comunque ha rappresentato un risultato positivo arrivato per giunta fuori dalle mura amiche. Ora c’è però da eliminare una possibile candidata e fare un altro prezioso balzo in classifica. D’altro canto la squadra di Ernesto Valverde ci sta prendendo gusto e non potrebbe essere altrimenti dato il buon campionato disputato fino a questo momento. I punti in classifica sono venticinque che oggi vorrebbero dire Europa League, ma la Champions dista appena un punto e l’Atletico Madrid di quest’anno non sembra irresistibile come in altre stagioni. 

In più c’è da testare la resistenza a lungo termine della Real Sociedad, storicamente non abituata alle vertigini di una posizione così avanzata. Insomma, c’è ancora tanto da raccontare in questa Liga che appare combattuta come non mai e dove le uniche due a fare un torneo a parte sembrano Barcellona e Real Madrid appaiate al vertice e destinate a giocarsi il titolo fino alla fine. Se togliamo le due fuori categoria, però, possiamo notare che l’Athletic Bilbao ha il miglior attacco della competizione. Pur senza possedere un vero e proprio bomber, dal momento che i realizzatori più performanti sono stati Iñaki Williams e Gorka Guruzeta con “appena” cinque marcature. 

Come arriva l’Osasuna

Il nono posto attuale e soprattutto i ventitré punti già messi in cascina tengono l’Osasuna al lontano da qualsiasi tipo di preoccupazione. Ora tutto quello che verrà in più sarà chiaramente ben accettato da queste parti, nella speranza comunque di non finire nell’anonimato ma di fare una stagione in cui i punti avranno sempre un peso specifico fino al termine. Sarà indicativa già la prossima partita nella quale, se si dovesse centrare l’impresa, allora sì che si potrebbe davvero pensare in grande anche perché si centrerebbe un clamoroso sorpasso sui rivali dell’Athletic Bilbao. 

Certo, la ripresa dopo la sosta da parte dei rossoblù tenderebbe a far immaginare che il meglio si sia in realtà già visto. La sconfitta, abbastanza netta, subita contro la Real Sociedad fa seguito a quella rimediata prima dell’interruzione dovuta al Mondiale a vantaggio del Barcellona. Il calendario da questo punto di vista non ha aiutato il club di Pamplona o forse, sarebbe più corretto dire, ne ha evidenziato i limiti. Se siano invalicabili lo scopriremo lunedì sera verso le 23:00.

Le probabili formazioni di Athletic Bilbao-Osasuna

L’Athletic Bilbao scende in campo col 4-2-3-1 che vede davanti ad Unai Simon una linea difensiva formata da De Marcos, Dani Vivian, Alvarez e Berchiche; García e Mikel Vesga i due mediani; Gorka Guruzeta è il terminale centrale di un reparto offensivo nel quale sono presenti anche i due Williams, Iñaki e Nico e Oihan Sancet.

Per contrastare la verve offensiva degli avversari l’Osasuna punta su una difesa a cinque con Rubén Peña, Unai Garcia, David Garcia, Juan Cruz e Manu Sànchez a protezione di Aitor Fernández; Moncayola, Torró e Gómez a centrocampo; coppia d’attacco Ávila e Aimar Oroz. 

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