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Jonas Vingegaard
  1. Ciclismo

Jonas Vingegaard, tutti i successi del campione danese

Jonas Vingegaard vuole il terzo trionfo consecutivo al Tour de France. Il recente infortunio, però, preoccupa e non poco. Le altre vittorie in carriera: anche un Giro del Delfinato nel palmarès.

Entrare definitivamente nella storia. Jonas Vingegaard sogna il terzo trionfo di fila al Tour de France, nonostante una condizione fisica tutt'altro che perfetta dopo l'infortunio di inizio aprile in Spagna. Il fuoriclasse danese del Team Visma-Lease a Bike vuole dimostrarsi più forte degli acciacchi, ma deve fare i conti con un Tadej Pogacar scatenato, reduce da un Giro d'Italia ai limiti della perfezione. Nonostante lo strapotere dello sloveno, Jonas ha tutta l'intenzione di entrare nell'Olimpo della Grande Boucle e raggiunge a quota tre successi il pioniere Philippe Thys, il francese Louison Bobet e l'americano Greg LeMond. Ancora lontani il mitico Chris Froome, vincitore di 4 Tour de France e il club di uomini straordinari guidato da Miguel Indurain (cinque successi consecutivi tra il 1991 e il 1995) e i vari Anquetil, Merckx e Hinault.

Prima uno sguardo ai prossimi obiettivi: Tour de France, Vuelta e Mondiale

L'infortunio subito nel Giro dei Paesi Baschi non ha consentito a Vingegaard di seguire il classico canovaccio in vista del Tour. A certificarlo la mancata partecipazione al Giro del Delfinato di inizio giugno. L'obiettivo, adesso, è difendere la Maglia Gialla dall'attacco di uno scatenato Pogacar: una missione decisamente complicata, considerando il recente infortunio. Non è da escludere che il danese non spingerà troppo almeno nella prima parte dell'edizione 2024 della Grande Boucle, un po' per capire come il suo fisico risponderà dopo il lungo infortunio, un po' per valutare gli avversari.

Per la serie: con lo stesso Pogacar visto al Giro d'Italia, portarsi al limite potrebbe essere inutile e deleterio. Anche perché Jonas punta con decisione ad altri due appuntamenti prestigiosi: prima la Vuelta di Spagna in programma dal 17 agosto all'8 settembre e poi l'attesissimo Mondiale del 29 settembre.

Vingegaard e un inizio di carriera tutt’altro che entusiasmante

Parliamo di un big assoluto del ciclismo e allora, come fatto per Pogacar, ripercoriamo i momenti più importanti della carriera di Vingegaard. Il danese, classe '96, è professionista dal 2019 e in soli cinque anni ha conquistato il mondo. Jonas inizia a fare parlare di sé già nel 2016, quando si classifica secondo al Tour of China, mentre due anni dopo - sempre con il Team ColoQuick - vince la classifica giovani nel Tour du Loir-et-Cher e soprattutto si impone nella cronometro del Giro della Valle d'Aosta con arrio a Saint-Nicolas de Veroce.

Nel 2019 il primo contratto da professionista con la Jumbo-Visma: gli esordi non sono facilissimi, come testimoniano successi decisamente sporadici (una tappa del Giro di Polonia e la classifica generale della Hammer Stavanger nel 2019). Niente da rimarcare nel 2020, anno che possiamo comunque definire di crescita, mentre nel 2021 si iniziano a vedere sprazzi di fuoriclasse. Da segnalare il primo posto nella classifica generale della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, dove ha avuto la meglio su Mikkel Honoré e Nick Schultz, a cui bisogna aggiungere un successo di tappa all'UAE Tour e la classifica giovani al Giro dei Paesi Baschi.

2022-2024: gli anni della consacrazione di Jonas Vingegaard

Il resto è sotto gli occhi di tutti. Dal 2022 Vingegaard è sinonimo di vittoria: l'antipasto è nel segno del Drome Classic e di una vittoria di tappa al Giro del Delfinato, ma il piatto forte sono i due successi e il primo posto al Tour de France, avendo la meglio proprio di Tadej Pogacar e di un altro big come Geraint Thomas.

Il 2023 è un anno mostruoso, iniziato con i primi posti in Spagna tra Gran Camiño e Giro dei Paesi Baschi, con il primo e (fin qui) unico oro al Giro del Delfinato e con il secondo successo consecutivo al Tour de France (classifica generale). Guardando proprio all'ultima edizione della Grande Boucle, il danese è protagonista di una prova di forza per certi versi abbagliante, conservando la maglia gialla dalla quarta tappa fino alla fine e imponendosi (in ottica corse singole) solo nella cronometro individuale con arrivo a Combloux. A dimostrazione di un ciclista che sa gestire le forze, che non soffre la pressione e che a quelle di passista-scalatore affianca qualità di cronometrista esperto.

Il 2024, come dicevamo, è stato segnato dall'infortunio di inizio aprile al Giro dei Paesi Baschi. Nonostante tutto, il bilancio è comunque positivo: da segnalare, infatti, i tre successi di tappa al Gran Camiño, con tanto di primo posto nella classifica generale, e il trionfo anche nella mitica Tirreno-Adriatico 2024 di inizio marzo. Vero, da allora sembra passato un secolo, con l'infortunio che potrebbe condizionare e non poco il fuoriclasse danese. Al di là delle classiche paure, parliamo comunque di un corridore abituato a vincere e che vuole continuare a stupire il mondo. Pogacar e gli altri sono avvisati.

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