Dopo il pareggio col Belgio gli azzurri possono sfruttare lo scontro diretto che vede coinvolti i Diavoli Rossi e la Francia per blindare il primo posto nel girone. Ma per farlo l’Italia deve battere Israele.
A distanza di quattro giorni dal precedente impegno, l’Italia torna in campo per la quarta giornata del Gruppo 2 della League A. Stavolta l’avversario per gli azzurri di Spalletti è Israele in un match che si gioca lunedì 14 ottobre alle ore 20:45. La classifica è al momento aperta ad ogni possibilità. L’Italia è prima ad un punto di vantaggio sulla Francia e a due lunghezze dal Belgio.
Sono invece fermi a zero i biancoblu, praticamente già fuori dai giochi a meno che non accada l’imponderabile. Sulla carta potrebbe essere considerato un turno favorevole per i quattro volte campioni del Mondo ma è chiaro che la partita non va in alcun modo sottovalutata. Soprattutto alla luce della figuraccia rimediata agli ultimi Europei.
Italia (3-5-2): Donnarumma; Gatti, Buongiorno, Calafiori; Bellanova, Frattesi, Fagioli, Tonali, Udogie; Retegui, Raspadori. Ct: Spalletti.
Israele (3-4-2-1): Glazer; Feingold, Nachmias, Baltaksa; Abada, Jaber, Abu Fani, Haziza; Gandelman, Gloch; Baribo. Ct: Shimon.
Qualcuno ancora lo ricorda come Stadio Friuli ma il nome commerciale dell’impianto che dal 2013 è di proprietà dell’Udinese è oggi Bluenergy Stadium. Lo stadio è stato costruito nel 1976, sebbene tra il 2013 e il 2016 abbia subito una profonda opera di ristrutturazione che gli ha dato l’aspetto estremamente moderno che ha attualmente. La capienza massima è di poco più di 25mila spettatori.
Il match tra Italia e Israele si gioca lunedì 14 ottobre, con calcio d'avvio alle 20:45. La partita, in agenda per la quarta giornata di Nations League, viene trasmessa in esclusiva su Rai 1. Per quanto riguarda lo streaming, il match tra gli azzurri e i biancoblu può essere visto collegandosi su Rai Play oppure tramite l'app della piattaforma che è disponibile su pc, smartphone e tablet. Ricordiamo che gli azzurri rappresentano l’eccezione alla regola, dal momento che tutti gli altri incontri della manifestazione sono disponibili unicamente sul canale di UEFA.tv.
L’Italia non ha mai perso contro Israele. In totale i precedenti tra le due nazionali sono soltanto sei. Di questi gli azzurri ne hanno vinti cinque, compreso pure il match di andata di settembre conclusosi per 2-1 in favore della formazione di Luciano Spalletti. Da una parte reti di Frattesi e Kean, dall’altra la tardiva risposta di Mohammad Abu Fani allo scoccare del novantesimo minuto di gioco.
Anche le altre partite non sono state poi così diverse, con l’unico risultato utile ottenuto dai biancoblu risalente ai Mondiali del 1970 con punteggio finale 0-0. Complessivamente gli israeliani hanno segnato solamente due volte nel corso di tutte queste sfide contro l’Italia.
Dopo il buon inizio in Nations League, l’Italia ha quasi fatto dimenticare la prematura eliminazione dall’Europeo. La squadra di Luciano Spalletti è stata infatti protagonista fin qui di tre partite ben giocate, nelle quali si è iniziata ad intravedere la mano dell’allenatore. Se nelle prime due sono arrivati altrettanti successi, nella terza gli azzurri si sono dovuti accontentare del pari in casa contro il Belgio.
La sfida è stata comunque fortemente condizionata dall’espulsione di Pellegrini, prima della quale l’Italia era in vantaggio di due reti grazie ai centri di Cambiaso e Retegui. Inevitabile, poi, che i Diavoli Rossi riuscissero a riemergere in superiorità numerica. Restano ad ogni modo i passi avanti compiuti dal punto di vista del gioco, sebbene sia la continuità la chiave per ritrovare un gruppo realmente competitivo alti livelli.
Israele ha vissuto questa competizione quasi come fosse un’intrusa. Immersa in un girone con tre corazzate di fronte, i biancoblu si sono dovuti arrendere alla consapevolezza di non avere le qualità per controbattere lo strapotere tecnico degli avversari. Così il bilancio delle tre partite giocate dai biancoblu è di zero punti fatti, nove gol subiti e solamente tre messi a segno.
Certamente non un ruolino di marcia che può consentire al selezionatore Ran Ben Shimon di evitare la retrocessione in lega inferiore. Restano tre partite agli israeliani per ribaltare un verdetto che sembrava scontato fin dal principio. L’ultima gara giocata con la Francia non lascia filtrare particolare ottimismo ma la squadra ci proverà comunque fino alla fine nel tentativo di raddrizzare un cammino nato male.
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