Dopo la bella prova con la Francia gli azzurri scendono nuovamente in campo per affrontare Israele. Si tratta del sesto confronto diretto tra queste due nazionali con bilancio nettamente a favore dell’Italia.
Archiviata la sfida con la Francia, per l’Italia la prossima missione si chiama Israele. Sul campo neutro della Bozsik Arena di Budapest, gli azzurri affrontano la Nazionale di Alon Hazan nel tentativo di salire in classifica all’interno del Gruppo 2 di Lega A. Ricordiamo che accedono al turno successivo della Nations League solamente le prime due classificate.
Non si tratta di un girone così abbordabile per Spalletti e i suoi ragazzi, considerato che l’altra rivale si chiama Belgio. Ma dopo il fallimento Europeo la rappresentativa del tricolore ha tanto da farsi perdonare. La prima è stata incoraggiante, con il 3-1 in casa dei Bleus ma non è certamente finita qua. Dunque, appuntamento per lunedì 9 settembre alle ore 20:45 per vivere la seconda giornata del torneo continentale nella quale l’Italia è chiamata a prendersi i tre punti.
Israele dovrebbe andare in campo con il 4-3-3 già ammirato nel corso della partita d’esordio. Davanti a Glazer spazio a Dasa, Nachmias, Shlomo e Gropper; in mediana ci sono Safuri, Lavi e Gordana. In attacco il centravanti è Melamed con Biton e Peretz ai lati.
Insistere o cambiare? Questo il dilemma che accompagnerà Luciano Spalletti nelle prossime ore. La difesa a tre è però una scelta netta, ormai già effettuata. Per cui a protezione di Donnarumma potremmo trovare Di Lorenzo (ancora una volta nella veste di braccetto come anche nel Napoli di Conte), poi Bastoni e Buongiorno in luogo di Calafiori. Gli esterni dovrebbero essere Bellanova e Dimarco con Pellegrini, Fagioli (più di Ricci) e Tonali a metà campo. In attacco Kean è una possibile soluzione con uno tra Raspadori e Retegui, con l'attaccante dell'Atalanta che sembra il maggior indiziato a partire dalla panchina.
Israele (4-3-3): Glazer; Dasa, Nachmias, Shlomo, Gropper; Safuri, Lavi, Gordana; Biton, Melamed, Peretz. Ct: Hazan.
Italia (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Bellanova, Pellegrini, Ricci, Tonali, Dimarco; Kean, Raspadori. Ct: Spalletti.
L’incontro tra Israele e Italia si gioca a Budapest alla Bozsik Arena. Lo stadio è stato inaugurato il 24 luglio del 2021 ed è stato ribattezzato così in onore del Budapest Honvéd FC e del calciatore ungherese József Bozsik (oltre che di un’altra figura leggendaria quale Ferenc Puskás). Abitualmente l’impianto ospita le partite casalinghe del club Budapest Honvéd FC.
Con una capienza di 8.200 spettatori, la struttura si è distinta per l'organizzazione di eventi di calibro internazionale, come la UEFA European Under-21 Championship del 2021, nella quale ha mostrato al mondo la sua moderna infrastruttura che include sistemi di illuminazione all'avanguardia per trasmissioni in alta definizione.
La sfida dell’Italia, impegnata in Ungheria contro Israele alle 20:45 di lunedì 9 settembre, sarà regolarmente visibile su RaiUno. L’evento è disponibile anche in streaming, attraverso RaiPlay.
Sono cinque in totale i precedenti tra Israele ed Italia. Partiamo da un dato: i biancoblu non hanno mai battuto gli azzurri. Il bilancio è di quattro successi per questi ultimi, con un solo pareggio come risultato utile per la nazionale israeliana. Il segno “X” uscì al Mondiale messicano del 1970 con lo 0-0 di Toluca.
L’ultimo scontro diretto risale invece al 2017 nello sfortunato – per quanto riguarda la nostra Nazionale – percorso di qualificazione ai Mondiali del 2018. In quella circostanza finì 1-0 per gli azzurri, all’epoca guidati da Giampiero Ventura, con marcatore Ciro Immobile al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Sempre grandi attaccanti hanno firmato anche le altre sfide del passato, ne citiamo due su tutti: José Altafini e Omar Sivori.
Dal 1996 a oggi Israele non è mai riuscita a centrare la qualificazione agli Europei. Per quanto riguarda i Mondiali, invece, c’è una sola storica partecipazione ma risalente al 1970. Nella bacheca dei biancoblu figura comunque una Coppa d’Asia, vinta nel 1964, alla quale ha fatto poi seguito immediatamente un prestigioso terzo posto. Il girone è duro per Israele, ma la squadra di Alon Hazan non ha la minima intenzione di prestare il fianco alle rivali.
Doveva essere l’inizio di qualcosa di nuovo invece l’Europeo vinto con Roberto Mancini è stato un episodio in un’epoca decisamente poco fortunata per l’Italia. A Luciano Spalletti è stato affidato il compito di ricostruire il gruppo, dopo la deludente avventura in terra tedesca.
Sono ancora tanti i dubbi tra gli azzurri, tra quelli di natura tattica a quelli del valore di una rosa nella quale non mancano i buoni giocatori ma forse i grandi campioni sì. Anche da queste fasi si passa per rinascere, nella speranza che qualche talento possa prendere realmente la scena per risalire la china. Il test con la Francia ha dato indicazioni positive ma è presto per considerare il peggio alle spalle.
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