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Il punto dopo le gare di martedì 22 novembre

L’Albiceleste ha bucato il match inaugurale contro la sorprendente Arabia Saudita ed è ora attesa dal match da dentro o fuori col Messico. Nel Gruppo D brilla da subito la Francia.

Finora in Qatar, quando il primo turno di tutti i gironi non è stato ancora completato, abbiamo assistito a pochi colpi di scena. Sostanzialmente i valori che avevamo immaginato alla vigilia sono effettivamente venuti fuori in campo, anche in maniera perentoria. L’eccezione alla regola è però di quelle belle forti. Perché chi è venuto meno è stata proprio la tanto decantata Argentina. Pronti, via, e nonostante l’evidente dominio sull’Arabia Saudita è arrivata una sconfitta clamorosa che ancora oggi la formazione di Lionel Scaloni fatica a decifrare. 

Più che ciò che è mancato, ora l’Albiceleste deve pensare a come affrontare il Messico nella prossima gara che si preannuncia già da dentro o fuori. La Coppa del Mondo ha vita breve e non consente analisi approfondite. La reazione di Messi e compagni dovrà essere immediata se vorranno avere un futuro in un torneo che alla vigilia avrebbe dovuto vederli protagonisti. Potrebbe ancora essere così, nonostante lo choc iniziale. Ma è chiaro che i prossimi novanta minuti, più consueto abbondante recupero come stiamo vedendo in questa primissima fase, dovranno esprimere qualcosa di significativamente diverso da quello visto nella gara d’esordio. Messico e Polonia si sono divise equamente la posta in palio nel loro incontro inaugurale, così l’Arabia Saudita è inaspettatamente prima. Con aspettative e pressioni minime, potrebbero anche far concludere qui il loro evento e tornerebbero comunque a casa festanti. Ma per l’Argentina no, non può finire così.

Scaloni si affida ancora alle sue stelle

La Selección è già spalle al muro, ma i sudamericani possono ancora rimettere le cose a posto. Nessuna rivoluzione in atto: Scaloni si fida ciecamente delle sue stelle e a loro si affiderà anche nel prossimo match di sabato sera. L’Argentina non è riuscita a fare punti in quella che sulla carta era la partita più semplice del girone. Ma l’Albiceleste ha a disposizione tutte le armi per risorgere, purché i suoi calciatori più rappresentativi recuperino in fretta una condizione accettabile. 

Nel mirino della critica sono finiti gli juventini Di Maria e Paredes ma anche gli ex “italiani” De Paul e il Papu Gomez. Non che gli altri abbiano poi brillato in una giornata nata storta, pur in mezzo a tutte le occasioni da rete create. Di contro, vanno sottolineati i meriti dell’Arabia Saudita che ha messo in campo tutte le proprie qualità in rosa, sacrificio e abnegazione, corsa ma anche tecnica come ha dimostrato Salem Al Dawsari. Davanti agli occhi dell’altro numero 10, Messi, il 31enne saudita di proprietà dell’Al-Hilal ha saputo conquistarsi la vetrina internazionale fino a diventare eroe nazionale.

La Francia vola subito e Giroud eguaglia Henry

Il Gruppo C si è preso tutta la scena del martedì. Ma non è stato l’unico a vedere il proprio esordio. Anche il Gruppo D, quello della Francia, ha preso il via con i Galletti subito protagonisti con la vittoria travolgente sull’Australia. È entrato nella storia Olivier Giroud che, con la sua doppietta, ha raggiunto Thierry Henry come miglior marcatore della storia della nazionale transalpina. L’apporto alla causa del milanista è stato tanto importante da far dimenticare, almeno per una serata, l’assenza di Karim Benzema che si è andata ad aggiungere alle altre già importanti di Pogba e Kanté. 

Nonostante le numerose e prestigiose defezioni, Didier Deschamps può comunque contare su un gruppo di gran livello pieno zeppo di qualità in ogni settore del campo. Il prossimo impegno sarà con la Danimarca che finora si è limitata a spartirsi la posta in palio con la Tunisia. Era lecito attendersi qualcosa in più dalla compagine guidata da Kasper Hjulmand che dovrà inventarsi qualcosa per uscire indenne dal confronto tutto europeo. 

La Tunisia si prepara invece con fiducia alla sfida con l’Australia, che potrebbe rappresentare l’occasione per staccare i rivali in classifica, anche se non va data per spacciata la squadra oceanica che ha avuto solo la sfortuna di un esordio proibitivo. Regna l’equilibrio alle spalle della Francia: in questo caso, la prima giornata ha confermato le sensazioni che si potevano avere prima dell’inizio della competizione. Tutti sperano di prendersi l’altro posto a disposizione, per il quale arriveranno centottanta minuti di pura passione. 

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