Dal gol di De Ketelare contro il Rakow Czestochowa a quello di El Bilal Touré contro il Marsiglia. Da Bergamo a Dublino. Rivivi il cammino dell’Atalanta in Europa League!
Sono anni che l’Atalanta ha smesso di essere una favola del campionato italiano per trasformarsi in una realtà concreta. In Italia sono arrivate tante soddisfazioni, come sono arrivate anche in Europa con notti indimenticabili in Champions League. Ma adesso per l’Atalanta è arrivata l’ora di concretizzare gli sforzi di un progetto che ormai ha spiccato il volo da qualche anno. Adesso è arrivato il momento di giocarsi una finale europea. Quella dell’Europa League. Quella di Dublino.
L’avventura della dea inizia il 21 settembre 2023. Il girone ha sorteggiato i cechi del Rakow Czestochowa, gli austriaci dello Sturm Graz e gli insidiosi portoghesi dello Sporting Lisbona.
La prima partita contro i cechi si apre grazie a una rete di Charles De Ketelare. L’uomo che non ti aspetti. Il giocatore che tanto aveva faticato a trovare il gol a Milano si sblocca subito in una competizione europea con la maglia nerazzurra. A chiudere la questione con il definitivo 2-0 ci pensa Ederson.
La prima trasferta europea della stagione è anche una delle più insidiose. L’Atalanta deve fronteggiare lo Sporting Lisbona di Amorim. Allenatore ricercato da tuta Europa per il suo acume tattico. La dea chiude la questione nell’ultima frazione del primo tempo con le reti dei giovani Scalvini e Ruggeri. Il gol su rigore del bomber dei lusitani Gyokeres è ininfluente. È 1-2 per l’Atalanta.
Nella sfida in trasferta contro lo Sturm Graz la dea commette il primo piccolo passo falso. Incassa dopo 13 minuti il vantaggio austriaco. Poi Muriel ribalta la situazione con una doppietta ma a 10 minuti dal triplice fischio la banda di Gasp concede un rigore che frena la striscia di vittorie europee e costringe la dea a dividere i punti con gli austriaci.
La partita successiva arrivano gli austriaci a Bergamo ma la partita si chiude al minuto 50 grazie a un gol di Djimsiti.
Nella penultima giornata della fase a gironi lo Sporting pareggia il gol di Scamacca ma non riesce ad andare oltre l’1-1 e l’Atalanta si assicura il matematico passaggio del turno da prima in classifica evitando così anche i playoff.
Nell’ultima sfida del Gruppo D è il festival del gol per la Dea che in Repubblica ceca vince 0-4.
Agli ottavi di finale l’Atalanta pesca di nuovo lo Sporting Lisbona che nel playoff ha sconfitto lo Young Boys. Nella capitale portoghese sblocca il match Paulinho al 17esimo del primo ma al 39esimo Scamacca pareggia i conti. A Bergamo Goncalves apre le marcature per i biancoverdi ma poi Lookman trova la rete dell’1-1. A portare l’Atalanta a quarti è ancora la punta romana che mette la firma sul definitivo 2-1.
Anfield. Uno degli stadi più belli e affascinanti del mondo. Un fortino inespugnabile che è stato protagonista nel ciclo vincente di Klopp. L’Atalanta si presenta a Liverpool con il rispetto di chi sa che davanti ha qualcuno di grande ma con la consapevolezza di non dover temere nessuno. I Reds partono forte ma l’Atalanta resiste bene. Al minuto 38 Zappacosta prende spazio sulla fascia alza la testa e lascia partire un cross raso terra che arriva in mezzo. Il solito Scamacca è puntualissimo e aiutato dall’incertezza di Kelleher firma la rete del vantaggio atalantino. 0-1. Adesso l’Atalanta deve dimostrare di essere una grande squadra e che il vantaggio non sia solo una casualità. Il Liverpool prova a reagire ma la dea ha trovato fiducia e compattezza. 15 minuti dopo l’inizio del secondo tempo De Ketelare riceve sulla fascia. La difesa dei padroni di casa è molto alta. L’intelligenza tattica del belga gli permette di leggere la situazione velocemente e così decide di mettere un altro cross teso in mezzo. Il bomber con il numero 90 sulle spalle elude il fuorigioco e con una precisione chirurgica apre il piattone sinistro e firma il 2-0. Scamacca inizialmente non esulta, forse preoccupato da una possibile bandierina alzata, poi si accorge che è tutto buono, è tutto vero.
Il centravanti decide comunque di esultare in maniera pacata, guarda i tifosi e allarga le braccia, può sembrare quasi un atteggiamento arrogante, forse presuntuoso ma qui c’è tutta la mentalità dell’Atalanta. Stare avanti 2-0 ad Anfield e normalizzare il tutto. Come se pochi anni fa la dea non fosse in Serie B. Come se la differenza economica tra le due squadre non fosse abissale. Come se non fosse un’impresa. Con questo mindset non solo i neroazzurri reggono l’onda d’urto del Liverpool, ma all’83esimo Scamacca ha la lucidità di innescare Ederson da solo in area di rigore, stavolta il portiere dei Reds è presente e respinge ma Pasalic è il più veloce di tutti e ribadisce in rete. 0-3. L’Atalanta ha scritto la storia vincendo ad Anfield e ipotecando la semifinale di Europa League.
Al ritorno la dea perde 0-1 grazie a un rigore trasformato da Salah ma conta poco. Per la prima volta nella sua storia l’Atalanta è in una semifinale di una coppa Europea.
A differenza del turno precedente che aveva assegnato ai bergamaschi la squadra più temuta della competizione, stavolta il sorteggio è benevolo. Adesso di fronte c’è il Marsiglia.
L’OM è comunque una squadra che in bacheca può vantare una coppa dei campioni. Una squadra con uno stadio incredibile e dei tifosi caldissimi ma in questa stagione ha cambiato allenatore e non è al top.
All’andata l’Atalanta parte forte con il solito immancabile gol di Scamacca all’undicesimo minuto. 9 minuti dopo i padroni di casa pareggiano com Mbemba poi incredibilmente i lombardi soffrono tantissimo e propongono poco. Il Marsiglia spreca tanto e alla fine l’1-1 finale va benissimo alla dea.
Al ritorno i ragazzi di Gasperini tornano ad essere sé stessi e non lasciano scampo al Marsiglia. 3-0 secco. Dopo mezzora la sblocca Lookman, poi Ruggeri firma il 2-0 e infine chiude la pratica Touré che regala la più grande gioi calcistica della storia dell’Atalanta. Per la prima volta nella storia l’Atalanta è in finale in una competizione europea.
A Bergamo stanno sognando ma non hanno alcuna intenzione di svegliarsi. Quantomeno non prima dell’ultimo sforzo.
Adesso di fronte c’è il Bayer Leverkusen, una delle squadre più in forma d’Europa. La Roma lo sa bene. Ma l’Atalanta ha dimostrato proprio contro la Roma in campionato il suo valore. La dea affronterà questa sfida come quella di Anfield: con il rispetto di chi sa di avere davanti qualcuno di grande ma con la consapevolezza di non dover temere nessuno.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.