Il futuro della Nazionale passa attraverso i giovani: Casadei e Desplanches hanno brillato nel Mondiale Under 20. Da Scalvini a Udogie: ecco i prospetti già pronti.
La mancata qualificazione ai Mondiali del 2022 in Qatar e le ultime recenti prestazioni della nazionale italiana hanno portato a galla un problema già noto da tempo, quello del mancato ricambio generazionale. Le due grandi questioni riguardano lo scarso impiego dei giovani azzurri nelle prime squadre e l'eccessiva presenza degli stranieri nei settori giovanili, sui quali si continua a investire troppo poco.
Ciò nonostante, all'orizzonte s'intravedono barlumi di speranza. Merito della selezione italiana Under 20, capace di arrivare in finale ai Mondiali di categoria, salvo poi essere sconfitta nei minuti finali dall'Uruguay. Allora, scopriamo insieme quali sono i prospetti più interessanti del panorama calcistico del Belpaese (dal 2001 in poi), partendo proprio dalla meglio gioventù dell'Under 20.
La scorsa estate ha destato clamore il passaggio dall'Inter al Chelsea del centrocampista classe 2003 Cesare Casadei. L'ex gioiello della Primavera nerazzurra ha dimostrato in Sud America tutto il suo valore, tanto da conquistare la Scarpa d'oro per i 7 gol realizzati durante la prestigiosa rassegna in Argentina e anche il Pallone d'oro quale miglior giocatore del Mondiale. Dopo aver iniziato l'annata nella formazione giovanile dei Blues, nel mercato invernale è stato mandato a farsi le ossa in Championship con il Reading.
Il Chelsea si ritrova un campioncino tra le mani, mentre l'Italia rimugina per l'ennesimo talento mandato via a cuor leggero. Stesso discorso vale per il Milan, che troppo in fretta ha ceduto a titolo definitivo Sebastiano Desplanches al Vicenza, club di Lega Pro. Vent'anni, 188 centimetri e il premio Guanto d'oro quale miglior portiere del Mondiale Under 20. Il paradosso è che lo stesso Vicenza non gli ha concesso la titolarità, tanto da girarlo in prestito al Trento a gennaio.
L'Empoli, da sempre, è una fucina di talenti. Uno dei pochi club che non ha paura di affidarsi ai giovani. Non a caso, uno dei volti nuovi più interessanti dell'ultima annata è Tommaso Baldanzi, centrocampista classe 2003 di Poggibonsi, che al debutto nella massima serie ha collezionato 26 presenze impreziosite da quattro gol.
Della spedizione in Argentina non poteva non far parte il 17enne Simone Pafundi, centrocampista offensivo già addirittura convocato da Roberto Mancini nella nazionale maggiore, ma a cui l'Udinese ha concesso soltanto 77' in Serie A.
Spera di imporsi anche Giuseppe Ambrosino, attaccante del Napoli, che ha iniziato la stagione al Como, dove di fatto non ha mai giocato, per poi essere girato al Cittadella, sempre in Serie B. Con la Primavera azzurra ha segnato a raffica, ma ha bisogno di fiducia per mostrare le sue qualità. Altro elemento da tenere d'occhio è Riccardo Turicchia (20), terzino della Juventus che ha accumulato 19 presenze in Lega Pro con la Next Gen.
Trentadue presenze con l'Atalanta e anche due gol: Tommaso Scalvini, colosso di 19 anni, che ha saputo imporsi alla corte di Gasperini. Stessa età di Fabio Miretti, centrocampista della Juventus a cui Max Allegri ha concesso minutaggio tanto in campionato quanto nelle competizioni europee. L'esterno offensivo Wilfried Gnonto, convocato a sorpresa da Mancini quando giocava in Svizzera, non ha trovato acquirenti in Italia. A scommettere sulle sue qualità è stato il Leeds, che gli ha permesso di collezionare 1.351' in Premier League.
Classe 2001, lascia ben sperare Nicolò Fagioli, altro centrocampista scuola Juve, di cui Allegri parla molto bene da anni. Futuro in Inghilterra per Destiny Udogie, ingaggiato la scorsa estate dal Tottenham e 'parcheggiato' un'altra stagione a Udine, dove ha dimostrato di essere uno degli esterni sinistri più interessanti in circolazione. Quindi, Caleb Okoli, professione difensore centrale: per lui 17 presenze con l'Atalanta.
Altro giocatore che ha i mezzi per imporsi è Nicolò Rovella, 21 anni, che la Juventus ha dato in prestito al Monza con buoni risultati. Facciamo scalo a Roma, dove Mourinho non ha avuto timori nel chiamare in causa Edoardo Bove (21) e Cristian Volpato (19), già da tempo nel giro delle nazionali giovanili azzurre. Si attende la consacrazione di Pietro Pellegri (21), ex enfant prodige del calcio italiano, penalizzato da qualche infortunio di troppo.
Chi ha fatto benissimo nel Bari, che ha sfiorato la promozione in Serie A, è Elia Caprile (21), portiere finito nel mirino del Napoli. E, ancora, il 2002 Matteo Cancellieri, esterno offensivo della Lazio. Stagione da urlo con la Reggina per Giovanni Fabbian (20), centrocampista in prestito dall'Inter andato otto volte a bersaglio in Serie B. Infine, Jacopo Fazzini, altro campioncino valorizzato dall'Empoli.
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