Vai al contenuto
Hillside (New Media Malta) Plc
VAI ALLO Sport di bet365
Marco Van Basten
  1. Calcio
  2. Storie Di Sport

I migliori attaccanti nella storia del Milan

Dal “Bisonte” Gunnar Nordahl al “Re” Zlatan Ibrahimovic, passando per Shevchenko, Rivera, Inzaghi, Van Basten e tanti altri. Scopriamo i migliori attaccanti nella storia del Milan.

Milan, il nome serve già come presentazione di una squadra leggendaria che ha segnato la storia del calcio italiano e internazionale. Fondata nel 1899, la sua storia è stata costellata da tantissimi trofei e da altrettanti campioni che hanno calcato il campo di San Siro. Di questi campioni, molti sono i numeri 9 che hanno vestito la maglia del diavolo, ma alcuni più di altri hanno lasciato ricordi indelebili nella memoria dei tifosi. Scopriamo insieme in questo articolo quali sono stati i migliori attaccanti di sempre del Milan.

Gunner Nordahl

Il “Pompiere”, meglio conosciuto in Italia con il soprannome di “Bisonte”, ha segnato la storia del Milan e del campionato italiano. Autore di 211 gol in 8 stagioni (di cui solo uno su rigore), ha vestito la maglia rossonera dal 1949 al 1956, vincendo la classifica cannonieri per ben cinque volte, l’unico ad esserci riuscito. Due scudetti in bacheca ed il titolo di miglior realizzatore straniero della Serie A per un recordman storico.

Gianni Rivera

Premessa: non stiamo parlando di un attaccante puro o di un classico numero 9, ma come scrive Marco Tarozzi nella rivista “Calcio 2000”: “Sta a metà strada tra centrocampo e attacco, imbecca le punte.” Simbolo e idolo dei tifosi milanisti e della nazionale italiana, ha scritto la storia del Milan per 19 stagioni, di cui 12 da capitano, vincendo letteralmente tutto, compreso un Pallone d’Oro nel 1969. Il “Golden Boy”, così soprannominato, segnò ben 164 reti in 658 presenze, lasciando un segno indelebile nella storia del calcio italiano.

Marco Van Basten

Poche sono le parole che servono a descrivere il “Cigno di Utrecht”. La sua eleganza in un corpo statuario è rimasta nella memoria di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare. Giocatore di una classe sopraffina, vinse tutto con il Milan tra campionati, Coppe dei Campioni, due volte la classifica cannonieri della Serie A e 3 Palloni d’Oro, segnando 125 reti in 201 presenze. Il suo genio calcistico, le giocate e i gol fuori dal comune hanno stregato i tifosi, e ricordare il gol dell’Europeo del 1988 sarebbe davvero riduttivo perché ce ne sono a migliaia. Quel gol però racchiude tutta la sua carriera: eleganza, potenza e precisione, ma anche la caviglia martoriata dagli infortuni che, come raccontato da Marco, lo ha aiutato in quella conclusione fuori dal normale. Una caviglia che lo ha tormentato per buona parte di una carriera chiusa troppo presto, a soli 28 anni.

Andriy Shevchenko

“L’usignolo di Kiev” o Sheva per i meno appassionati, anche se non servirebbero presentazioni per uno dei migliori bomber degli ultimi 20 anni della storia del calcio. Idolo indiscusso della curva rossonera e volto di una delle Champions League più iconiche vinte dal Milan. Mente chi dice di aver dimenticato il gol in semifinale nel derby contro l’Inter, e ancora di più il rigore decisivo segnato nella finale storica contro la Juventus. Secondo miglior marcatore nella storia del diavolo con 175 gol, vince il Pallone d’Oro nel 2004 e in 8 stagioni vince tutto quello che c’era da vincere, diventando una vera e propria bandiera del Milan.

Filippo Inzaghi

Se parliamo di fuorigioco, c’è solamente un attaccante che viene in mente ai tifosi rossoneri e non: parliamo di un numero 9 che viveva sul filo del fuorigioco, “Superpippo” Inzaghi. Definito “giocatore eterno” da José Mourinho, che parla così di lui in un’intervista: “Il Milan può giocare anche con sei attaccanti. Basta che non giochi Inzaghi, lui mi fa paura più di tutti.” In quella partita entrò a mezz’ora dalla fine e mise a segno una doppietta contro il Real Madrid dello Special One. Tanti i trofei vinti con il diavolo, conditi da 126 gol in 300 presenze e una Champions League decisa da due gol del rossonero contro il Liverpool nel 2007, nella finale che lo ha consacrato come leggenda del Milan.

Zlatan Ibrahimovic

Personaggio e calciatore unico nel suo genere, “Ibra” per numero di gol non è tra i migliori marcatori della storia del club rossonero, ma quando si parla di aver lasciato un segno, non possiamo non aggiungerlo a questa lista. Lui è il volto dei due scudetti “moderni” vinti nelle stagioni 2010/11 e 2021/22, protagonista a suon di gol nel primo, figura carismatica e capace di riportare a casa dopo 10 anni il titolo di campioni d’Italia nel secondo caso. Zlatan ha lasciato un segno importante nella storia del club da giocatore, e conoscendo la sua ambizione, proverà a farlo anche da dirigente.

Gli altri

Quando si parla della storia di una società vincente come il Milan, non è mai facile scegliere alcuni tra i migliori attaccanti, data la tradizione del club di aver avuto alcuni tra i migliori numeri 9 e non della storia del calcio. Per questo motivo non si può non menzionarne alcuni: José Altafini, eroe del Milan degli anni '60 con cui vince quasi tutto, 150 reti in 235 presenze e una quaterna segnata all’Inter che rimarrà sempre nei cuori dei tifosi. Il “Barone” Nils Liedholm, 12 stagioni nel Milan degli anni '50 condite da 89 reti segnati, storico il trio di cui fece parte il GRE-NO-LI composto da Gren, Nordahl e appunto Liedholm. O “Beep Beep” Daniele Massaro, 9 stagioni nel Milan degli olandesi, riuscì comunque a mettere a segno 70 gol, di cui alcuni decisivi come la doppietta in finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona.

Articoli collegati

bet365 utilizza cookie

Usiamo cookie per garantire un servizio migliore e più personalizzato. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra Informativa sui Cookie

Sei nuovo su bet365? Effettua un versamento e richiedi il bonus Registrati

Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.