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Serie A - Atalanta
  1. Calcio

I giocatori più costosi venduti dall’Atalanta

Il segreto del successo dell’Atalanta passa non solo dalla capacità nel fare acquisti ma soprattutto dal vendere bene. La Dea ha incassato tanto negli anni, senza perdere competitività.

Gennaio è anche il mese del calciomercato, quello di riparazione. La finestra invernale potrebbe rivelarsi fondamentale per quei club che hanno bisogno di rinforzi per migliorare le rispettive rose. Vedremo cosa accadrà fino alla mezzanotte del 3 febbraio. L’Atalanta, impegnata su più fronti, è uno di quei club a caccia di rinforzi.

Da piccola a grande del nostro calcio. Il salto non è facile né immediato: per riuscirci serve programmazione, lavoro e scelte oculate anche sul mercato. L’Atalanta ce l’ha fatta con un percorso virtuoso avviato sostanzialmente nel 2016. Il volto copertina della Dea è quello di Gian Piero Gasperini, allenatore tra i più apprezzati in circolazione sebbene abbia trascorso quasi tutta la carriera in panchina tra la provincia.

Ciò che si vede sul campo, però, è anche frutto di una politica attuata dal club a 360 gradi sia da parte della famiglia Percassi che da quella della proprietà diventata per la maggioranza americana dall’inizio del 2022. Spesso si dice che nel pallone siano fondamentali gli investimenti per poter ottenere i risultati. Ma i nerazzurri hanno dimostrato nel tempo che oltre a saper comprare bisogna pure saper vendere. Scegliere il momento giusto per lasciar andar via un giocatore e rimpiazzarlo, possibilmente a costi minori.

Questo è quasi un unicum nella nostra Serie A, dove si fatica a tenere i conti a posto. Ma quali sono stati i migliori affari dell’Atalanta per quanto riguarda le cessioni? Andiamo a riepilogare le più remunerative, quelle che hanno permesso nel concreto alla formazione bergamasca di passare all’incasso senza depotenziare la rosa. Fino a reggere il passo con le altre grandi del pallone di casa nostra e non solo. L’Europa League vinta pochi mesi fa, d’altra parte, non è un caso.

Il podio dei Percassi: da Hojlund a Koopmeiners passando per Romero

A volte basta anche una sola stagione per sedurre i ricchi club di Premier League. Questa è la storia di Rasmus Hojlund, ad oggi la cessione più remunerativa nella storia dell’Atalanta. L’attaccante danese ha trascorso giusto un anno nella nostra Serie A, mettendo a segno 10 gol in 34 presenze. Tanto è bastato per convincere il Manchester United ad investire 70 milioni più 10 di bonus per accaparrarselo, complice anche la giovane età del bomber.

Più lunga la militanza di Teun Koopmeiners, individuato da Giuntoli come il rinforzo ideale per far rinascere la Juventus. 54,7 i milioni versati dal club bianconero la scorsa estate nelle casse della Dea per l’olandese volante che ha avuto un notevole impatto nel team di Gasperini nei tre anni trascorsi a Bergamo.

C’entrano i piemontesi anche nell’affare Cristian Romero, acquistato proprio dalla Juve per 20 milioni e rivenduto 365 giorni dopo al Tottenham per 52. L’argentino, che completa questo dispendioso podio, ha poi vinto anche la Coppa del Mondo con la sua Nazionale dando effettiva prova del proprio valore.

Le altre cessioni dell’Atalanta in una top ten da brividi

Gli affari l’Atalanta li ha fatti anche con i club di Serie A. Non c’è da queste parti il retropensiero di poter rinforzare una concorrente. La Dea sa sempre come reinvestire parte del ricavato e la cifra alla quale vendere un giocatore. Il primo nome fuori dal podio è quello di Dejan Kulusevski ceduto alla Juve nel 2019 per 39 milioni di euro. Sette in meno sono quelli costati al Milan per Franck Kessié.

Difficilmente può avere rimpianti, invece, l’Inter per averne sborsati circa 31 per Alessandro Bastoni che tutt’ora è elemento di assoluta affidabilità nella retroguardia dei campioni d’Italia. La particolarità, in questo caso, è che il difensore di Casalmaggiore abbia fatto poco o nulla con i bergamaschi al pari del già citato esterno svedese, trovando però gloria in prestito in altra piazza (il Parma in entrambi i casi).

Al settimo posto di questa ricca graduatoria figura quindi il nome di Robin Gosens: l’esterno tedesco è stata una grande arma per Gian Piero Gasperini. 29 gol in 157 presenze sono un bottino invidiabile per un terzino ma nessun dubbio da parte del club nel darlo all’Inter per la modica somma di 27,4 milioni di euro. Per ottava e nona posizione c’è un ex aequo: Gianluca Mancini e Andrea Conti ceduti rispettivamente a Roma e Milan per 24 milioni. Chiude la top ten, infine, Bryan Cristante anch’egli finito nella capitale nel 2018 per 22 milioni.

In alcuni casi le rinunce sono state pesanti ma tutto sommato i fatti hanno sempre dato ragione all’Atalanta ed alla sua illuminante lungimiranza. Meriterebbe una citazione anche qualche special guest: ad esempio Amad Diallo, sconosciuto ai più ma ceduto al Manchester United dopo pochissime presenze in prima squadra. Poi ci sarebbero Castagne, Caldara, Boga, Gagliardini: calciatori che hanno avuto poca fortuna nelle successive esperienze. Altre straordinarie cessioni arriveranno, probabilmente non intaccheranno neanche loro il futuro di un club che sa come fare calcio.

Clicca qui per leggere le migliori cessioni del Porto!

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