Si parte il 6 maggio dalla cronometro in Abruzzo. Sette gli arrivi in salita, tra Gran Sasso e le Tre Cime di Lavaredo.
Maggio sarà ancora una volta il mese del Giro d’Italia. Giù i veli dall'edizione 2023 della leggendaria gara ciclistica, in programma dal 6 al 28. Ventuno tappe da non perdere: nello specifico parliamo di sette arrivi in salita, otto frazioni rivolte ai velocisti e tre cronometro, con partenza dall'Abruzzo (precisamente dalla Costa dei Trabocchi) e arrivo ai Fori Imperiali di Roma. Nell'edizione numero 106 della storia, da segnalare i classici due giorni di riposo fissati il lunedì (il 15 e 22 maggio) e l'assenza del mito Vincenzo Nibali, che si è ritirato dopo il Giro di Lombardia andato in scena lo scorso 8 ottobre. A meno di sorprese, dovrebbero invece esserci il vincitore della scorsa edizione Jai Hindley, il grande deluso Richard Carapaz e il campione del mondo Remco Evenepoel.
Sabato 6 maggio si parte "leggeri" dalla Regione Abruzzo con la cronometro di 18 km che attraversa la Ciclovia dei Trabocchi. Dopo la frazione per velocisti con partenza da Teramo e arrivo a San Salvo, le cose iniziano a farsi serie con le tappe con arrivo a Melfi e quella successiva al Lago Laceno, segnate rispettivamente dalla scalata del monte Vulture e dal finale sul Colle Molella. Mercoledì 10 maggio ancora una volta spazio ai velocisti con la Atripalda-Salerno, mentre la Napoli-Napoli è segnata dal Valico di Chiunzi e dalla lunga discesa tra Ravello e Amalfi.
Si entra nel week-end con due tappe da non sottovalutare: venerdì partenza da Capua e arrivo in salita sul Gran Sasso, con la lunghissima ascesa a Campo Imperatore (oltre 45 chilometri); sabato, invece, tappa decisamente mossa con partenza da Terni e arrivo a Fossombrone, segnata da GPM con pendenze intorno al 20 percento. La prima settimana della manifestazione che mette in palio la mitica Maglia Rosa si chiude con la cronometro con partenza da Savignano sul Rubicone e arrivo a Cesena: frazione lunga quasi 34 chilometri, completamente pianeggiante e rivolta agli specialisti.
Dopo il lunedì di riposo, si torna a correre martedì e mercoledì con due tappe rivolte ai velocisti: prima la Scandiano-Viareggio con un avvio decisamente mosso caratterizzato dal passo delle Radici, poi una Camaiore-Tortona tutta pianura e con un finale in discesa che attraversa Serravalle Scrivia. Interessante la 12esima frazione con partenza da Bra e arrivo a Rivoli: si tratta di una tappa mista lunga 179 km, segnata da una parte centrale tra gli scorci suggestivi della Pianura Padana e dalla salita impegnativa del Colle Braida. Il giorno successivo ecco l’unico sconfinamento in programma in questa edizione, con partenza da Borgofranco d'Ivrea e arrivo a Crans Montana, in Svizzera: 208 chilometri che includeranno la "Cima Coppi" dell'edizione 2023, sul Colle del Gran San Bernardo. Si tratta di una delle tappe più complicate di tutto il Giro.
La seconda settimana della mitica manifestazione ciclistica si chiude prima con la tappa per velocisti Sierre-Cassano Magnago e quella ricca di insidie con partenza da Seregno e arrivo a Bergamo. Occhio all'iniziale Valico di Valcava e agli altri due GPM di giornata su Selvino e Valpiana.
Dopo il lunedì di riposo, martedì 23 maggio la terza e ultima settimana del Giro parte subito alla grandissima con la Sabbio Chiese-Monte Bondone, caratterizzata da più di cinquemila metri di dislivello (da segnalare il GPM del Passo di Santa Barbara e le pendenze massime del 15% del Monte Bondone). Mercoledì si "riposa" con la tappa completamente pianeggiante con partenza da Pergine Valsugana e arrivo a Caorle, prologo ad una tre giorni ricca di insidie.
Il gran finale del Giro ha il suo primo atto con la Odierzo-Val di Zoldo, 160 chilometri all'insegna del Passo della Crosetta e di Forcella Cibiana. Venerdì l'appuntamento più atteso della manifestazione: parliamo ovviamente del tappone Dolomitico con partenza dal Longarone e arrivo alle Tre Cime di Lavaredo: occhio, così, a 100 chilometri decisamente ostici senza possibilità di riposo nel segno di Passo Giau, Passo Tre Croci e le celeberrime Tre Cime. Nella penultima giornata una cronometro con partenza da Tarvisio, ma anche qui non c'è spazio per il riposo: a certificarlo i 7,5 chilometri finali di salita con pendenze anche del 15% da Ponte Torrente Saisera a Sella Prasnig. Nell’ultima giornata, con i giochi ormai fatti, la Roma-Roma con partenza da Piazza del Popolo e arrivo ai Fori Imperiali.
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