Domenica 26 maggio la Corsa Rosa si conclude con l'ultima frazione, la Roma-Roma: passerella finale di 125 chilometri nella capitale.
Ultima tappa del Giro d'Italia, quella della tradizionale passerella riservata ai vincitori delle varie classifiche, dalla generale a quella degli scalatori, dalla classifica a punti alla maglia bianca dei giovani, via via a tutte le altre. Ma è una frazione a tutti gli effetti quella che parte e arriva a Roma e che mette in palio l'ultima vittoria di tappa di questa edizione della Corsa Rosa. Una tappa, per la verità, non particolarmente impegnativa, piuttosto breve – appena 125 chilometri – e contrassegnata da una sola stellina di difficoltà da parte degli organizzatori: il minimo.
La partenza della ventunesima tappa del Giro è fissata per le 15:30 da Roma, zona Eur. L'arrivo, in pieno centro, è previsto per le 18:33 (velocità media di 42 chilometri orari) o al massimo per le 18:52 (velocità media di 38 chilometri orari).
La ventunesima tappa del Giro d'Italia è trasmessa, come di consueto, dalla Rai. Si parte al mattino con le rubriche Giro Mattina e Giro Diretta su Rai Sport, poi dalla partenza su Rai Due la trasmissione delle prime fasi della tappa nel programma Prima Diretta. A fine gara, poi, l'ultimo Processo alla Tappa. Trasmissione in diretta anche su Eurosport, canale presente nelle piattaforme DAZN e Sky.
Partenza insolitamente in ritardo rispetto alle tappe precedenti del Giro, fissata nel pomeriggio: alle 15:30 il ritrovo al villaggio di partenza, alle 15:35 lo start vero e proprio dal cuore dell'Eur. Del resto, fino al pomeriggio del giorno prima la carovana rosa era in Veneto, alle prese col tappone tra Alpago e Bassano del Grappa. Questa volta di salite non ce n'è neanche una. Tappa, di fatto, completamente pianeggiante, con un dislivello complessivo di soli 300 metri. Nella prima parte i corridori raggiungono il litorale, poi Ostia, quindi tornano verso il territorio romano percorrendo nuovamente via Cristoforo Colombo, strada a scorrimento veloce molto ampia.
Una volta tornati in zona partenza, scatta il circuito cittadino all'interno della capitale, che misura complessivamente nove chilometri e mezzo e che va ripetuto otto volte. Una sorta di tour a due ruote nel cuore di Roma, tra strade ampie e in alcuni casi inframezzate da spartitraffico. Come sottolineano gli organizzatori, si alternano brevi ondulazioni e lunghi rettilinei raccordati da curve a volte impegnative. La particolarità è rappresentata dal fondo stradale: non solo asfalto, ma anche alcuni tratti in pavé, coi celeberrimi sanpietrini.
La parte finale del percorso, da ripetere in loop per otto volte, presenta una breve salita non particolarmente impegnativa, che arriva dopo aver imboccato viale Baccelli e dopo aver superato alcune curve. Il rettilineo finale di via San Gregorio misura 350 metri, su pavé e con strada piuttosto ampia: nove metri. Un arrivo e una tappa nel suo complesso che sembrano dunque disegnate per una volata di gruppo, con la possibilità per i (pochi) velocisti rimasti di andare a caccia dell'ultima soddisfazione in questo Giro. Non sono da escludere, però, tentativi da lontano che possano andare a buon fine, soprattutto in caso di fuga di almeno una dozzina di corridori disposti a collaborare tra loro.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.