Dopo tante scalate, riecco una frazione per velocisti. La prima parte è segnata da qualche (leggera) asperità, ma gli ultimi 100 chilometri sono piattissimi. Occhio allo scatenato Milan.
Il Giro d’Italia 2024 torna a dare del tu ai velocisti. Dopo i recenti appuntamenti dedicati agli scalatori (e alla classifica generale), la 18esima frazione con partenza da Fiera di Primiero e arrivo a Padova è quasi completamente pianeggiante e dovrebbe chiudersi con la classica e spettacolare volata. Questa volta, così, lo scatenato Tadej Pogacar può rimanere in disparte con la maglia rosa addosso: riflettori puntati sull’italiano Jonathan Milan (in cerca del quarto successo in questo Giro) e i vari Tim Merlier, Olav Krooj (l’olandese sogna il bis dopo la vittoria di Napoli) e Juan Sebastian Molano.
La partenza della diciottesima tappa del Giro è fissata per le 13:10 di giovedì 23 maggio da Fiera di Primiero (nella provincia di Trento). L'arrivo in quel di Padova, chiaramente in base a quella che sarà la velocità media durante l'intero percorso, è previsto intorno alle 17:00.
La diciottesima tappa del Giro d'Italia è trasmessa, come tutta la 107esima edizione della Corsa Rosa, in chiaro dalla Rai. Il programma è davvero ricco per consentire agli appassionati di godere appieno della rassegna. Si parte al mattino con le rubriche Giro Mattina e Giro Diretta in onda su Rai Sport, poi poco prima delle 14:00 via alla diretta della tappa su Rai 2. A fine gara, quindi, si continua con il Processo alla Tappa.
Non solo Rai: sarà possibile seguire il Giro - previo abbonamento - anche su Eurosport, canale presente nelle piattaforme DAZN e Sky. Tante le opzioni per quanto riguarda lo streaming: Rai Play (gratuito), mentre in abbonamento su eurosport.it, discovery+, NOW e DAZN. In questi ultimi casi è fondamentale una connessione a internet e disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI come Fire TV Stick o Chromecast.
Qualche (piccola) asperità nella prima parte del percorso, poi sarà via libera per i velocisti. Queste, in estrema sintesi, le caratteristiche di una 18esima tappa che non influirà in termini di classifica ma che (poco ma sicuro) garantirà una bella dose di spettacolo. Dando il consueto sguardo ai singoli momenti della tappa, i primi chilometri sono essenzialmente in discesa. Si passa, così, per le località Imer, Pontet e Ponte Otra: da qui ecco l'unico (e decisamente breve) Gran Premio della Montagna con arrivo a Lamon (poco più di tre chilometri, per un GPM di quarta Categoria).
Dopo lo scollinamento, i ciclisti sono chiamati ad affrontare la penultima discesa in direzione Fonzano, prima di affrontare un lungo tratto prettamente pianeggiante verso Carpen (parliamo di quasi 30 chilometri decisamente tranquilli). Si arriva dunque a Valdobbiadene, località nota per la produzione di prosecco: questa, con i saliscendi tra Quero e Guia, è l'ultima parte del percorso un po' movimentata, ma niente che possa mettere in difficoltà dei ciclisti professionisti, al di là della loro specialità. Proprio a Valdobbiadene, un po' come a segnalare il cambio di passo, è posto il primo rilevamento e dunque la prima volata per i relativi abbuoni.
Gli altri cento chilometri (il percorso è lungo infatti 178 Km) è cosa per velocisti puri. Si attraversano Colle San Martino, Falze di Piave e Spresiano e si arriva a Villorba, a settanta chilometri dall'arrivo. Qui è posto l'Intergiro, probabilmente uno dei pochi momenti in cui vedremo impegnarsi Pogacar e i ciclisti in lotta per la top 10 (questo sempre per un discorso relativo agli abbuoni).
Si passa velocemente per Treviso e si viaggia in direzione Martellago, dove è posto il secondo e ultimo traguardo volante di giornata. Il finale è a dir poco piatto e potrebbe così incentivare l'arrivo in volata: si passa per alcune località nei pressi di Venezia come Scaltenigo e Vigono, fino ad approdare a Padova. Qui ci sarà un altro exploit di un Jonathan Milan in forma clamorosa?
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