Domenica 19 maggio è in programma un tappone d'alta montagna da Manerba del Garda a Livigno (Mottolino): dislivello complessivo di 5.400 metri.
Cinque stelle di difficoltà, cinque come i Gran Premi della Montagna di giornata: ha le caratteristiche del classico “tappone” alpino la quindicesima frazione del Giro d'Italia 2024, 222 km da Manerba del Garda a Livigno, risalendo la pista del Mottolino. Si tratta a tutti gli effetti di una tappa dai contorni mitici ed epici, visto l'ampio dislivello da colmare – ben 5.400 metri – e la presenza di una salita iconica della corsa rosa: il passo del Mortirolo.
La partenza della nona tappa del Giro è fissata per le 10:40 da Manerba del Garda, in provincia di Brescia. L'arrivo a Livigno, in provincia di Sondrio, a seconda della velocità media durante il percorso è previsto tra le 15:51 (velocità di 36 km orari) e le 16:34 (32 km orari).
La quindicesima tappa del Giro d'Italia è trasmessa, come di consueto, dalla Rai. Si parte al mattino con le rubriche Giro Mattina e Giro Diretta su Rai Sport, poi dalla partenza su Rai Sport la trasmissione delle prime fasi della tappa nel programma Prima Diretta. Intorno alle 13:50 il trasferimento su Rai 2. A fine gara, poi, il Processo alla Tappa. Trasmissione in diretta anche su Eurosport, canale presente nelle piattaforme DAZN e Sky.
Si comincia a salire già dopo una trentina di chilometri dalla partenza di Manerba. Il primo colle da scalare è quello di Lodrino, il meno insidioso di giornata: appena terza categoria, quasi un cavalcavia rispetto alle più impegnative ascese di giornata. Già il secondo GPM, il cui traguardo è posto meno di trenta chilometri rispetto al precedente, presenta pendenze e difficoltà decisamente maggiori: si tratta del Colle San Zeno, posto a quota 1.418 metri, a conclusione di una salita di 13,9 chilometri con pendenza media del 6,6% e picchi al 13,9%. Dopo, lunga e impegnativa discesa in picchiata verso la Val Camonica.
Dopo un tratto di una cinquantina di chilometri in leggera salita, quasi in falsopiano, si comincia la scalata del Mortirolo dal versante di Monno. Si parte da quota 892 metri e si arrivano a toccare i 1.854 metri del Passo, dopo un'ascesa di 12,6 km al 7,6%. Particolarmente impegnativo lo strappo di San Giacomo, a due chilometri e mezzo dallo striscione del Gran Premio della Montagna, che presenta la pendenza più dura: un tratto breve ma terribile al 16%.
Dopo la discesa verso la Valtellina e dopo aver percorso un'altra ventina di chilometri mossi, con la presenza di brevi strappi come quello de Le Motte, ci sono altre due montagne da scalare. Entrambe di prima categoria. La prima è il Passo di Foscagno, a quota 2291 metri: una salita di 15 chilometri al 6,4% di pendenza media ma con picchi all'11%. Poi, dulcis in fundo, c'è la salita conclusiva che porta ai 2.385 metri di Livigno. Dopo aver valicato il Passo di Eira si imbocca una strada asfaltata che risale la pista del Mottolino, con pendenze che nel finale rimangono superiori al 10% e in qualche caso toccano addirittura il 19%. Rettilineo finale di 50 metri.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.