Dopo una giornata di riposo, torna il Giro d’Italia con una tappa che attraversa 4 province della Campania. Frazione per scalatori: occhio al solito Pogacar.
Tadej Pogacar vuole continuare a dettare legge al Giro d'Italia 2024. L'attuale maglia rosa (sarebbe il primo trionfo alla prima partecipazione nella celebre manifestazione ciclistica) è pronta ad esaltarsi in una tappa decisamente dura come la Pompei-Cusano Mutri. Un restart con il botto, dopo il lunedì di riposo: martedì, a partire dalle 13:15, lo sloveno e gli altri corridori in gara nella Corsa Rosa sono chiamati ad affrontare una tappa tranquilla solo nei primi chilometri e poi segnata da due GPM belli tosti e da una serie di saliscendi da manuale. Insomma, ci sarà da divertirsi.
La partenza dell’ottava tappa del Giro è fissata per le 13:15 di martedì 12 maggio da Pompei. L'arrivo a Cusano Mutri, chiaramente in base a quella che sarà la velocità media durante l'intero percorso, è previsto tra le 17:00 e le 17:30.
La decima tappa del Giro d'Italia è trasmessa, come tutta la 107esima edizione della Corsa Rosa, in chiaro dalla Rai. Il programma è davvero ricco per consentire agli appassionati di godere appieno della rassegna. Si parte al mattino con le rubriche Giro Mattina e Giro Diretta in onda su Rai Sport, poi poco prima delle 14:00 via alla diretta della tappa su Rai 2. A fine gara, quindi, si continua con il Processo alla Tappa.
Non solo Rai: sarà possibile seguire il Giro - previo abbonamento - anche su Eurosport, canale presente nelle piattaforme DAZN e Sky. Tante le opzioni per quanto riguarda lo streaming: Rai Play (gratuito), mentre in abbonamento su eurosport.it, discovery+, NOW e DAZN. In questi ultimi casi fondamentale una connessione a internet e disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI come Fire TV Stick o Chromecast.
Frazione per specialisti, per scalatori veri. L'inizio della tappa, però, è di quelli tranquilli: si parte da Pompei e per circa 45 chilometri il percorso si presenta perlopiù pianeggiante, con una piccola (in realtà quasi impercettibile) salitina tra Poggiomarino e Palma Campania. Da lì tutto tranquillo: si attraversano Nola, Cicciano fino ad arrivare a Cancello Scalo. Da San Felice a Cancello le cose si iniziano un po' a movimentare con i 7 chilometri in salita verso Arpaia, dove è posto il primo dei due rilevamenti di tappa.
Dopo il tratto tranquillo verso Montesarchio (siamo al chilometro 60, nell'avellinese) si inizia a fare sul serio con la breve salita (ma tutt'altro che da sottovalutare) che porta a Bivio Taburno. Ecco, così, la prima discesa di giornata in direzione Cautano, prologo al primo Gran Premio della Montagna che attraversa Vitulano e arriva a Camposauro. Parliamo di un tratto decisamente breve, circa 6 chilometri, ma da affrontare con estrema attenzione, alla luce di una pendenza media del 7,8 percento e di un massimale che si assesta intorno al 13 percento.
Si scollina a Camposauro, come dicevamo: qui c’è da affrontare la vertiginosa discesa verso Solopaca e la successiva salita a Guardia Sanframondi, dove è posto l'Intergiro tanto prezioso in ottica maglia rosa. Siamo nel beneventano e con i saliscendi di Cerreto Sannita e Civitella Licinio si arriva nel territorio di Cusano Mutri. Prima c'è il secondo rilevamento della tappa (121,4 Km) poi il lunghissimo GPM che attraversa Pietraroja e arriva alla Bocca della Selva: qui parliamo di un tratto lungo quasi 18 chilometri, con una pendenza media del 5,6 percento ma con picchi tutt'altro che semplici (si arriva anche al 14% di pendenza proprio nei pressi di Pietraroja).
La parte centrale del Gran Premio della Montagna è la più comoda, mentre l'arrivo è caratterizzato da una pendenza media decisamente alta (intorno all'8 percento) e per questo rivolta ai veri specialisti. Proprio qui Pogacar potrebbe mostrare ancora una volta di che pasta è fatto.
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