Il Giro d’Italia 2024 parte dal Piemonte: nella gara inaugurale si passa per Superga (omaggio al Grande Torino). Ancora salite nella seconda tappa, con il celebre santuario di Oropa.
Evento: | Giro d’Italia 2024 |
Luogo: | Italia |
Data: | dal 4 al 26 maggio 2024 |
Dove vederla: | Rai, Eurosport, DAZN |
Ora è ufficiale. Il Giro d’Italia 2024 inizia dal Piemonte e lo fa per la quarta volta nella sua lunga storia. Ufficializzate, infatti, le prime tre tappe dell’edizione numero 107 della celebre manifestazione ciclistica. Tra ricorsi storici e omaggi alla mitica squadra granata, il 4 maggio i riflettori sono tutti sulla città di Torino, protagonista della prima tappa con partenza da Venaria Reale (a sua volta celebre per la presenza di una delle più belle residenze sabaude sul territorio italiano).
Si tratta, come vedremo nel dettaglio, di un avvio subito nel segno di salite ardue, con i contendenti per la maglia rosa insolitamente costretti a fare sul serio già dal primissimo atto. Oltretutto, la seconda tappa si concluderà nei pressi del Santuario di Oropa, una scalata che definire ardua è poco.
Inizio fuori dalla tradizione: niente cronometro e non parliamo nemmeno della classica tappa dedicata ai velocisti. Ecco così la Venaria Reale-Torino, decisamente corta (appena 136 chilometri) caratterizzata dalla salita urbana del Colle Maddalena. Prima si passa per il Colle di Superga, un omaggio al Grande Torino, voluto fortemente dal presidente dei granata (e di RCS) Urbano Cairo, in occasione del 75esimo anniversario della tragedia aerea.
Il Colle è lungo circa sei chilometri con una pendenza massima che tocca il 12 percento. Il finale sarà segnato da una vertiginosa discesa verso il centro di Torino: per la conformazione della tappa, l'impressione è che la prima maglia rosa non sarà un potenziale vincitore finale, un profilo - per intenderci - più vicino a Roglic che ad Evenepoel.
Nello specifico, si parte da Venaria Reale, attraversando Brandizzo fino ad arrivare al primo GPM di giornata a Berzano di San Pietro. Altra sezione pianeggiante, poi il Gran Premio di Montagna di Superga (via dei Colli) e la seconda discesa di giornata che porta a Torino e poi alla parte decisamente dura di Colle Maddalena.
Ancora più arduo il Gran Premio della Montagna della seconda tappa, con partenza da San Francesco al Campo. Circa 150 chilometri di percorso con arrivo posto nei pressi del celebre Santuario di Oropa, lo stesso che nel 1999 fu teatro dell'ultima grande impresa di Marco Pantani (il record di 24 minuti e 10 secondi appartiene ancora al Pirata).
Il finale, quindi, è caratterizzato da una salita durissima, lunga 13 chilometri e con una pendenza media del 6 percento e massima del 12. Prima di arrivare sul santuario ci sono altri due GPM da non sottovalutare (Oasi Zegna e Nelva) che potrebbero ridurre il gruppo in vista del momento più importante della tappa. Chiaro, così, che già questo secondo appuntamento può risultare decisivo ai fini della maglia rosa: chi vuole imporsi in questa anomala edizione del Giro d’Italia deve partire a razzo, pochi dubbi.
Fino al chilometro 80 il percorso è prevalentemente pianeggiante: si parte da San Francesco al Campo, passando per Caluso e Santhià. Le cose iniziano a farsi più serie all'altezza di Valdengo e Valle San Nicolao. Da qui i tre GPM di giornata: da segnalare le discese verso Picco e Biella, città quest’ultima che ospita il famoso Santuario di Oropa.
La terza tappa è la più lunga del trittico già ufficializzato, siamo intorno ai 165 chilometri, ed è dedicata finalmente ai velocisti. Si passa per Vercelli e Casale Monferrato, prima del brevissimo e tutt'altro che impegnativo GPM in quel di Lu. Poi si passa per Masio, Alba e Cherasco, prima dell'arrivo in volata a Fossano. Della quarta, al momento, si conosce solo il luogo di partenza, Acqui Terme, mentre l'arrivo è ancora avvolto dal mistero. Di certo ovviamente c'è la tappa finale, come da tradizione in quel di Roma.
Nell'ultima edizione del Giro d'Italia, precisamente il 6 maggio 2023, la prima tappa è stata vinta da un Remco Evenepoel a dir poco dominante. Il belga è stato il più veloce di tutti nella cronometro individuale Fossacesia Marina-Ortona: per lui un tempo monstre di 21'18'' e 22 secondi di vantaggio su Pippo Ganna.
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