Il Real Betis ha 2 punti di vantaggio sul Getafe e rincorre un posto nella posizione che porta alle coppe. Sulla carta hanno la stessa possibilità pure gli avversari che arrivano da un buon momento.
Programma ricco quello della venticinquesima giornata della Liga. Tra le gare in programma nel turno c’è Getafe-Real Betis sulla quale ci concentriamo in questo spazio. Il match è previsto per domenica 23 febbraio alle 18:30. Tra le due compagini vi sono solamente due lunghezze di divario, con gli andalusi momentaneamente davanti.
La classifica del massimo campionato spagnolo è però bella corta: il rischio è di ritrovarsi senza obiettivi tra un mese o giù di lì se non si riesce a trovare continuità. Il confine tra l’Europa e il nulla è labile: questo è il momento di raccogliere per due squadre che arrivano all’appuntamento dopo un filotto di risultati utili incoraggiante.
Getafe (4-4-2): Soria; Juan Iglesias, Domingos Duarte, Alderete, Diego Rico; Ramon Terrats, Dakonam, Arambarri, Bernat; Juanmi, Uche. Allenatore: Bordalás.
Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Ortiz, Bartra, Llorente, Rodriguez; Lo Celso, Cardoso; Antony, Isco, Jesus Rodriguez; Cucho Hernandez. Allenatore: Pellegrini.
La partita tra Getafe e Real Betis si gioca allo stadio Coliseum Alfonso Pérez. L’impianto è stato inaugurato nel 1998 e negli anni ha visto aumentare la propria capienza fino agli attuali 17.393 posti. Il nome della struttura deriva dall’ex calciatore della nNazionale spagnola, Alfonso Pérez, nativo proprio della città situata nella Comunità Autonoma di Madrid.
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Sette punti dalla zona salvezza e cinque da quella che porta all’Europa. Ma qual è la dimensione reale del Getafe? Intanto la situazione è un po’ cambiata rispetto alla partita dell’andata quando gli azzurri erano terzultimi e forse considerati anche a rischio, sebbene fosse chiaramente presto per lasciarsi andare ai pronostici. Gradualmente, poi, la squadra di José Bordalas ha risalito la china, tant’è che oggi è in un buon momento di forma. Si presenta infatti alla sfida con il Real Betis reduce da sei risultati utili consecutivi in Liga.
Eccezionale soprattutto il rendimento esterno con tre successi su Real Sociedad, Alaves e Girona. In mezzo, però, non va trascurato il tonfo in Coppa del Re al cospetto dell’Atletico Madrid. Uno dei problemi degli azzurri è la sterilità offensiva: solamente il fanalino di coda Valladolid ha segnato meno. Fa da contraltare una difesa iper-rocciosa: tolti i già citati Colchoneros nessun altro ha subito meno gol.
Otto vittorie, otto pareggi e otto sconfitte. Un dato che racconta l’equilibrio instabile di un Real Betis che non ha ancora trovato continuità in campionato. L’obiettivo nel frattempo non è cambiato: restare in Europa. Quest’anno i biancoverdi sono impegnati in Conference League e più o meno la stagione in corso può portare al medesimo traguardo. O almeno questa è l’idea del club, in attesa che il campo dia il suo responso. La squadra ha tanta qualità, a gennaio ha aggiunto anche un elemento tecnico come Antony, nella speranza possa aumentare l’imprevedibilità del team.
Partiamo dalla gara di andata dello scorso 18 settembre. Ad accaparrarsi i tre punti in quella circostanza è stato il Real Betis, abile ad imporsi per 2-1 sul Getafe. Determinante la doppietta dell’argentino Giovani Lo Celso con Arambarri che ha provato a rimettere in piedi la formazione ospite ma troppo tardi.
In totale sono 39 i confronti diretti tra le due squadre, con un bilancio che anche in questo caso sorride ai biancoverdi: sono 15 i successi di questi ultimi a fronte dei 12 ottenuti dagli avversari. Sempre 12 sono anche i pareggi. L’ultima affermazione degli azzurri risale al 2023 ma in trasferta. In casa, invece, bisogna tornare indietro nel tempo ancora un altro po’ fino al 2020.
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