Il Genoa di Gilardino cerca gli ultimi punti per la (meritata) salvezza: riflettori sul talento Gudmundsson e sul rientrante Retegui. Nella Lazio bocciature eccellenti in vista.
Le prime squadre a scendere in campo per il 33esimo turno di Serie A sono Genoa e Lazio. Nella serata di venerdì, allo stadio Luigi Ferraris, si sfidano due squadre dagli obiettivi diversi: il Genoa cerca gli ultimissimi punti per una salvezza in realtà mai messa in dubbio; la Lazio, invece, ha assoluto bisogno di un successo per rilanciarsi definitivamente in ottica coppe europee.
Le due compagini si sfidano per la terza volta in questa stagione: lo scorso agosto è andato in scena il match valido per la seconda giornata di campionato, vinto a sorpresa dai genoani con gol dell'italo argentino Retegui. A dicembre ecco il riscatto laziale in Coppa Italia: nell'ambito degli ottavi di finale, successo biancoceleste (sempre per 1-0) con gol del francese Matteo Guendouzi.
Genoa (3-4-1-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vazquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Martin; Gudmundsson; Retegui, Ekuban. Allenatore: Gilardino.
Lazio (3-4-2-1): Mandas; Gila, Casale, Patric; Lazzari, Vecino, Kamada, Marusic; Felipe Anderson, Isaksen; Castellanos. Allenatore: Tudor.
Il match tra Genoa e Lazio si gioca allo stadio Luigi Ferraris, situato in via Giovanni de Prà (quartiere Marassi) nella città di Genova. Inaugurata nel 1911 e ristrutturata in tre diverse occasioni (l'ultima nel 2018), la struttura può ospitare poco più di 33mila spettatori.
Il match tra Genoa e Lazio (calcio di inizio alle 18:30 di venerdì) è un’esclusiva DAZN. Per seguire la sfida del Ferraris servono una connessione ad internet e un abbonamento con la celebre piattaforma streaming. In più, è fondamentale disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI come Fire TV Stick o Chromecast.
Il Genoa, dicevamo, è ormai ad un passo dalla salvezza: i 12 punti di vantaggio sul Frosinone terzultimo rappresentano una solida certezza e nascondono anche qualche rimpianto. La netta impressione, infatti, è che il Grifone avrebbe potuto dire la sua anche in chiave Conference League: a pesare, però, qualche pareggio di troppo (12 in totale fin qui) e soprattutto un'infermeria quasi sempre affollata.
Anche adesso, Mister Gilardino deve fronteggiare un’emergenza di dimensioni importanti: in difesa non c’è Bani, a centrocampo mancano Malinovskyi (che tornerà solo per fine campionato) e l’ex milanista Messias, mentre in avanti pesa il forfait del portoghese Vitinha. Alla luce di queste assenze, il tecnico campione del mondo 2006 sembra intenzionato a schierare una formazione decisamente offensiva: basti pensare alla posizione di Albert Gudmundsson, che dovrebbe arretrare il suo raggio d’azione e svolgere i compiti sia della mezzala che del trequartista. L’islandese, su cui è forte l’interessamento di Inter e Juventus, ha già dimostrato la sua duttilità: chi lo acquisterà in estate farà sicuramente un affare.
Il numero 10, che in carriera ha indossato anche le maglie di PSV e AZ Alkmaar, avrà il compito di innescare gli attaccanti Ekuban e Retegui, quest’ultimo chiamato a dimostrare il suo valore e raggiungere la doppia cifra (ora è a quota 8 gol stagionali), così da convincere Spalletti in vista dei prossimi Europei. Per il resto, centrocampo genoano nel segno dei soliti Frendrup e Badelj, con Sabelli e Martin sugli esterni. C’è la possibilità di vedere in campo Strootman dal primo minuto: in tal caso, Ekuban in panchina e l’ex romanista a rimpinguare la zona nevralgica.
In difesa, davanti al portiere Josep Martinez, ecco l'usato sicuro Vogliacco e le certezze De Winter e Vazquez. Questi gli uomini chiave di un Genoa che viene da quattro risultati utili consecutivi: solo una vittoria (2-1 in casa del Verona) e tre pareggi contro Fiorentina, Genoa e Juventus.
Missione più importante per la Lazio , che però non sta vivendo un momento esaltante: il successo contro una Salernitana già retrocessa può essere il classico fuoco di paglia, soprattutto se si pensa alle prestazioni deludenti nel derby contro la Roma e nella sfida di Coppa Italia al cospetto della Juventus. Dopo la sconfitta nella stracittadina, gli uomini di Tudor si ritrovano a 10 punti dal quarto posto e al momento possono al massimo ambire ad un sesto posto che, ranking alla mano, dovrebbe garantire l'accesso alla prossima Europa League.
Il momento è complicato e l’infermeria non rende certamente le cose più facili. I biancocelesti devono rinunciare nuovamente al portiere titolare Provedel, nonché ai difensori Romagnoli e Pellegrini e all’attaccante Zaccagni. Ci sono delle speranze per il centrocampista Guendouzi, che però al massimo siederà in panchina.
Alla luce di queste assenze, il tecnico Igor Tudor (che rimane fedele alla sua difesa a tre) dovrebbe proporre Patric nella retroguardia, al fianco di Casale e Gila. Sulla mediana sempre più probabile la presenza dal primo minuto del giapponese Kamada e dell'ex interista Vecino, con Lazzari e Marusic a fare da esterni tutta fascia. In attacco non sono da escludere bocciature eccellenti, con Luis Alberto (che ha già annunciato l'addio) e Ciro Immobile destinati alla panchina. Al loro posto Isaksen, Felipe Anderson e Castellanos.
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