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French Open: Djokovic-Ruud per il titolo

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In finale è Djokovic contro Ruud

Appuntamento con la storia per il serbo, che può diventare l'uomo con più Slam vinti: 23. Sulla sua strada l'insidioso norvegese. 

Saranno Novak Djokovic e Casper Ruud a contendersi il titolo del French Open 2023. L'appuntamento è fissato per le 15:00 di domenica 11 giugno sul centrale di Parigi, il campo intitolato a Philippe Chatrier. Di fronte il serbo, a caccia dello Slam numero 23 in carriera (sarebbe il primo uomo a riuscirci) e il norvegese, che invece di Slam non ne ha ancora vinto uno.

Così in semifinale: Djokovic in quattro set su Alcaraz

In quella che molti hanno definito la finale anticipata del torneo francese, Djokovic ha avuto ragione in quattro set di Carlos Alcaraz. Molto equilibrati i primi due parziali, il primo vinto da Nole (6-3), il secondo dallo spagnolo (5-7). Poi nel terzo set Alcaraz ha accusato dei problemi e Djokovic ha avuto vita facile: doppio 6-1 e pratica sbrigata senza troppi patemi.

Per Ruud netto successo su Zverev

Ancor più semplice, a dire il vero, il successo conseguito da Ruud a spese di Alexander Zverev. Appena sette i giochi conquistati dal tedesco, che ha tenuto botta nel primo (6-3) e nel secondo set (6-4), prima di cedere di schianto nel terzo (6-0). Per il norvegese ritorno in finale al French Open a distanza di un anno: nel 2022 si arrese nettamente a Nadal.

I quattro precedenti tra Djokovic e Ruud

Quattro gli incontri giocati in carriera tra il serbo, testa di serie numero 3, e lo scandinavo (numero 4). Tutte vittorie per Djokovic, tre sul cemento (l'ultima nella finale delle Atp Finals 2022 a Torino) e una sulla terra rossa, sempre nel 2022 nella semifinale dell'Atp di Roma. Curiosità: sin qui Ruud non solo non è mai riuscito a battere Djokovic, ma non ce l'ha fatta neppure a strappargli un set.

Due giganti contro: Alcaraz vs Djokovic

Carlos Alcaraz sfida Novak Djokovic, poi tocca a Casper Ruud e Alexander Zverev. Sabato si gioca l'ultimo atto del torneo femminile: Karolina Muchova contro Iga Swiatek.

Si gioca per un posto in finale a Parigi. Nella prima semifinale Carlos Alcaraz sfida Novak Djokovic, nella seconda Casper Ruud affronta Alexander Zverev. Sabato, invece, è in programma la sfida decisiva del tabellone femminile: Karolina Muchova contro Iga Swiatek.

Il primo match, alle 14:45, è una sfida tra presente e futuro del tennis. L'astro nascente, Carlos Alcaraz, sfida re Novak Djokovic. Lo spagnolo ha vent'anni, sedici in meno rispetto al serbo, ed è alla sua prima finale a Parigi. Di Slam ne ha vinto uno, gli Us Open dello scorso anno, mentre 'Nole' va a caccia del trofeo numero 23. Unico precedente la semifinale a Madrid 2022: vittoria thrilling (6-7, 7-5, 7-6) per Alcaraz.

Ruud e Zverev in cerca di gloria

L'altra semifinale, alle 17:00, è tra le teste di serie numero 4, Casper Ruud, e 22, Alexander Zverev. Entrambi sono nel mezzo di un 2023 non proprio entusiasmante. Il norvegese ha portato a casa un solo titolo e non di primo piano, l'Atp 250 di Estoril. Zverev è rimasto a secco, con un record di 16 vittorie e 14 sconfitte. Primo incontro sulla terra tra i due: negli altri tre precedenti Zverev conduce 2-1.

La finale femminile: Muchova-Swiatek

Sabato, intanto, si gioca la finale del torneo femminile. Di fronte la ceca Katerina Muchova, alla prima finale in uno Slam, e la polacca Iga Swiatek. La prima, 26 anni, vanta un solo titolo Wta in carriera: Seul 2019. Per Swiatek, numero uno del ranking, la possibilità di conquistare il quarto Slam dopo i French Open 2020 e 2022 e gli Us Open 2022.

Alcaraz-Djokovic: campioni a confronto

Super sfida tra il numero uno e il numero tre del ranking. L'altra semifinale vedrà opposti Zverev e Ruud.

Per molti la semifinale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic è una finale anticipata. Il numero uno del mondo contro la terza forza del ranking: una sfida assolutamente da non perdere, quella che andrà in scena al French Open, ormai entrato nella fase più calda. Alexander Zverev e Casper Ruud si daranno battaglia nell'altra semifinale.

Tornato in vetta alla classifica dopo gli Internazionali d'Italia che si sono disputati a Roma scavalcando proprio Nole, Alcaraz vuole a tutti i costi accedere alla finale per provare a conquistare il suo secondo Slam in carriera dopo gli US Open nel 2022. È una sfida generazionale: 20 anni per lo spagnolo, 36 per il serbo che ha accostato l'avversario al mito Nadal, uno che sa come si vince a Parigi. 

Finora Alcaraz è stato un vero e proprio rullo compressore, concedendo un solo set al giapponese Daniel. All'esordio si è liberato dell'italiano Cobolli, poi ha eliminato il nipponico, quindi Shapovalov, l'azzurro Musetti e Tsitsipas. Quella contro il greco è stata un'autentica dimostrazione di forza: tra i due non c'è stata partita, se non nel finale quando ormai aveva il match ampiamente in pugno.

Djokovic, finora, non ha entusiasmato. Ed era già capitato anche negli ultimi tornei cui aveva preso parte prima di Parigi, come a Monte Carlo, Banja Luka e Roma. Però Nole è ugualmente lì a giocarsi l'accesso alla finale, dopo aver estromesso nell'ordine Kovacevic, Fucsovics, Davidovich Fokina, Varillas e Khachanov.

L'altra semifinale vedrà opposti Zverev e Ruud. Il tedesco, 27esimo al mondo, ha battuto ai quarti Tomas Martin Etcheverry al termine di un incontro durato più di due ore. Rivincita del norvegese ai danni del danese Rune, che lo aveva battuto a Roma.

Ai quarti è Rune contro Ruud

Il ventenne danese sfida il ventiquattrenne norvegese: chi si prende un posto alle semifinali? Il bilancio degli scontri diretti è favorevole a Ruud ma Rune ha vinto l’ultimo confronto.

Siamo alle battute conclusive del French Open 2023. La finale è prevista per domenica: in quella data scopriremo chi raccoglierà l’eredità del campione in carica nonché recordman della competizione con quattordici successi Rafael Nadal. Intanto c’è un tragitto da percorrere quando siamo giunti ai quarti di finale del torneo. L’ultima partita in programma oggi è forse anche una delle più attese di questo turno poiché mette di fronte due campioni come Holger Rune e Casper Ruud

Presente e futuro del tennis con quattordici titoli vinti complessivamente. Davanti nelle statistiche c’è ovviamente il norvegese che rispetto al rivale ha quattro anni in più, che inevitabilmente pesano sul computo totale. Ruud ha ventiquattro anni, al momento è quarto nella graduatoria Atp. Fin qui ha compiuto percorso netto, abbattendo, non senza qualche difficoltà, ogni ostacolo gli si sia parato di fronte. Ha cominciato qui a Parigi contro lo svedese Elias Ymer, poi l’italiano Giulio Zeppieri, il cinese Zhang Zhizhen e per finire il cileno Nicolas Jarry. Due i set persi per questo ragazzone di Oslo che lo scorso anno si fermò soltanto in finale. Non gli resta ora che provare a fare l’ultimo passo arrivando a conquistare pure la Torre Eiffel. Il suo 2023 finora è stato particolarmente deludente e si è anche preso un mese di pausa per recuperare da qualche acciacco fisico. 

Rune, invece, che di anni ne ha venti, è in forte ascesa: ad aprile ha vinto a Monaco di Baviera ed in questa prima parte di stagione si è anche tolto lo sfizio di battere Novak Djokovic. Eubanks, Olivieri e Cerundolo, i suoi primi avversari al French Open. Bilancio favorevole al norvegese negli scontri diretti tra i due: Ruud ha battuto Rune quattro volte su cinque. L’ultima però è andata a favore del danese: che sia il segnale di un’inversione di tendenza?

Alcaraz contro Tsitsipas, scontro tra titani

Lo spagnolo e il greco si contendono un posto in semifinale in prima serata. Nel pomeriggio, invece, Djokovic affronta Khachanov.

Cominciano i quarti al French Open. Si parte con gli incontri della parte alta del tabellone. Intorno alle 14 tocca a Novak Djokovic, che affronta Karen Khachanov. Il clou, però, è in prima serata: di fronte Carlos Alcaraz, testa di serie numero uno, e Stefanos Tsitsipas, numero cinque.

Sin qui sia lo spagnolo che il greco hanno avuto un percorso simile: appena un set perso in tutto il torneo. Alcaraz ha iniziato superando l'azzurro Cobolli (6-0, 6-2, 7-5), poi ha penato un po' per avere ragione del giapponese Daniel (6-1, 3-6, 6-1, 6-2), quindi ha piegato senza problemi prima Shapovalov (6-1, 6-4, 6-2), poi Musetti (6-3, 6-2, 6-2). 

Tsitsipas ha sofferto al debutto contro Vesely (7-5, 6-3, 4-6, 7-6), poi ha fatto un sol boccone di Carballes Baena (6-3, 7-6, 6-2), di Schwartzman (6-2, 6-2, 6-3) e dell'austriaco Ofner, battuto agli ottavi sul 7-5, 6-3, 6-0. Quattro vittorie a zero per Alcaraz nei precedenti con Tsitsipas, l'ultima nella finale del torneo di Barcellona ad aprile.

Djokovic non ha perso neppure un set. Ora affronta Karen Khachanov

Tutti in tre set i successi parigini di Djokovic, numero tre del seeding. Un cammino iniziato col 6-3, 6-2, 7-6 allo statunitense Kovacevic e proseguito con le affermazioni su Fucsovics (7-6, 6-0, 6-3), Davidovich Fokina (7-6, 7-6, 6-2) e Varillas (6-3, 6-2, 6-2). 

Più tortuoso il cammino di Khachanov, testa di serie numero 11, che ha eliminato Lestienne (3-6, 1-6, 6-2, 6-1, 6-3), Albot (6-3, 6-4, 6-2), Kokkinakis (6-4, 6-1, 3-6, 7-6) e Sonego (1-6, 6-4, 7-6, 6-1). Nei precedenti, record di 8-1 per il serbo sul russo.

Grigor Dimitrov vs Alexander Zverev 

Confronto affascinante tra il bulgaro e il tedesco, distanziati nel ranking da sole due posizioni. I precedenti sono in favore del ventiseienne di Amburgo.

Si apre la seconda e ultima settimana del French Open che condurrà fino alla finalissima di domenica 11 giugno. Soltanto allora scopriremo l’erede di Rafael Nadal, campione in carica e recordman del torneo con addirittura nove successi e un dominio che dal 2011 al 2022 ha avuto poche e brevi interruzioni. 

Un infortunio gli ha impedito di prendere parte anche all’attuale edizione della competizione che incoronerà pertanto un volto nuovo. Provano a recitare un ruolo da protagonisti anche Grigor Dimitrov e Alexander Zverev, messi l’uno di fronte all’altro quando siamo giunti al quarto turno della rassegna transalpina. 

Sono quattro i precedenti tra i due tennisti, con bilancio a favore del tedesco capace di imporsi in tre occasioni con una finita invece nelle grinfie del bulgaro (la prima, per la cronaca prima che Zverev prendesse le misure dell’avversario per infliggergli tre sonori ko). Dimitrov ha trentadue anni e otto titoli in bacheca. Il suo 2023 è cominciato alla United Cup dove ha disputato complessivamente tre incontri, vincendo i primi due e cedendo poi il passo a Stefanos Tsitsipas. 

Agli Australian Open è sfortunato perché becca Novak Djokovic e finisce irrimediabilmente al tappeto. A Rotterdam fa una discreta figura arrivando fino alla semifinale, dopodiché non vince più un incontro nei successivi sette tornei ai quali prende parte. Risale in tempo per guadagnarsi una finale a Ginevra, la prima dopo cinque anni di digiuno, ma dopo aver provato a opporre resistenza per un set a Nicolas Jarry alla fine è costretto a cedere. In questo momento è ventinovesimo nel ranking, mentre in passato era riuscito anche a salire sul podio nel 2017 con il terzo posto. 

Zverev, invece, di anni ne ha ventisei e ha una bacheca già zeppa di trofei con diciannove titoli Atp. In graduatoria precede il bulgaro di due posizioni. 

Alcaraz vs Musetti

Un solo precedente, se escludiamo il Challenger triestino, tra i due tennisti ed è favorevole all’azzurro. Che ora sogna di ripetere l’impresa al quarto turno del torneo francese.

Domenica caldissima a Parigi. Nella capitale francese, infatti, si va avanti senza sosta per chiudere la prima settimana delle due che compongono il French Open. Siamo giunti al quarto turno della competizione che vede in Rafael Nadal detentore del titolo e impossibilitato, causa infortunio, a mantenere lo scettro. 

Tra coloro che provano a sottrarglielo c’è sicuramente il suo connazionale Carlos Alcaraz, uno dei protagonisti più attesi dell’evento nonché numero uno della graduatoria Atp. Ci ha messo poco lo spagnolo, appena ventenne, a conquistare il vertice del mondo macinando record su record e con l’atteggiamento del campione baciato dal talento ma allo stesso tempo sempre sul pezzo per dimostrarlo quotidianamente. 

La sua avventura in terra transalpina è cominciata proprio contro un italiano: Flavio Cobolli è stato infatti il suo primo avversario nel torneo. E da un italiano dovrà passare se vorrà fare passi avanti perché sul suo cammino è previsto l’incontro con Lorenzo Musetti. L’unico precedente ufficiale tra i due è favorevole all’azzurro che ha battuto il giovane murciano un anno fa ad Amburgo. Proprio da quel confronto il ventunenne carrarino proverà a trovare la forza per ripetere l’impresa. 

Per la verità i due si erano incrociati pure in un Challenger a Trieste ed in quella occasione a prevalere fu lo spagnolo. Musetti in carriera ha vinto due titoli: il primo lo conquistò proprio ad Amburgo mentre il secondo qualche mese dopo a Napoli. Oggi è diciottesimo nel ranking e nel suo percorso ha già dovuto affrontare sfide complicate passando da Mikael Ymer ad Alexander Shevchenko e poi a Cameron Norrie. Oggi ha sicuramente il compito più arduo con una certezza: dovesse passarlo si aprirebbero scenari davvero interessanti. Quello che accadrà lo vedremo oggi in campo, per il terzo match di giornata. 

Alexander Zverev per la Top 10 contro Frances Tiafoe 

Sette precedenti tra i due tennisti, sei dei quali a favore del tedesco. Occhio all’americano, però, che punta ad entrare nella Top 10 mondiale. 

Terzo turno di un French Open ad alta intensità e con incontri finora tutt’altro che scontati. Novak Djokovic, ad esempio, ci ha messo un bel po’ per venire a capo del match contro Davidovich Fokina arrivando fino al terzo set. Giornata dolceamara invece per gli italiani con Fabio Fognini finito ko nonostante dal punto di vista dell’impegno e della passione non gli si possa assolutamente rimproverare nulla. Il suo avversario, il ventisettenne austriaco Sebastian Ofner, ha dovuto sudare le proverbiali camicie per sopraffare l’azzurro in una gara conclusasi soltanto al quinto set. 

È andata meglio agli altri due esponenti del movimento tricolore, come Musetti e Sonego che hanno invece battuto rispettivamente Cameron Norrie e Andrej Rublev. Insomma, non imprese di poco conto per il carrarino e per il torinese all’interno di una competizione ancora lunga e complicata. 

Anche oggi sarà una giornata niente male, che si concluderà in bellezza con la sfida tra Alexander Zverev e Frances Tiafoe. Settimo confronto complessivo tra i due tennisti, con schiacciante supremazia da parte del tedesco che ha vinto ben sei volte contro lo statunitense. Occhio però a Tiafoe che sogna, legittimamente, di entrare nella top ten dopo il passo in avanti compiuto grazie al successo, non semplice peraltro, sul russo Aslan Karatsev. 

Qualora riuscisse a fare altrettanto nella prossima partita, dopo aver già sorpassato il canadese Felix Auger-Aliassime, potrebbe fare un altro balzo in avanti nella classifica mondiale in quella che è diventata quasi una lotta personale, spalla a spalla, con Karen Kachanov. Certo, per battere il ventiseienne dovrà fare molto di più di quel che racconta il suo passato. Zverev, invece, ha perso molto terreno a causa di un fastidioso infortunio che lo ha tenuto sette mesi lontano dai campi. Rientrato nel 2023 sta provando gradualmente a scalare le posizioni. 

Ostacolo russo per Sonego

Terzo turno impegnativo per gli azzurri: il piemontese dovrà vedersela con Rublev, il 21enne di Carrara con Norrie. Fognini per continuare a stupire.

L'Italia cala il tris nel terzo turno del French Open. Sonego, Musetti e Fognini proveranno ad andare avanti nel prestigioso torneo parigino, nonostante impegni tutt'altro che semplici.

Il 28enne torinese, 48esimo nel ranking, è chiamato ad affrontare Andrey Rublev, che occupa la settima posizione. Sulla carta una sfida proibitiva, ma il bilancio tra i due è in perfetta parità. Un successo a testa nei due precedenti: la prima vittoria nel 2020 a Vienna è andata al russo, poi l'italiano si è riscattato un anno dopo a Roma. 

L'avventura sulla terra rossa di Parigi di Lorenzo Sonego è iniziata con il 3-1 ai danni dell'americano Shelton, cui ha fatto seguito il convincente successo per 6-4, 6-3, 7-6 (6-3) contro il francese Humbert. Rublev, invece, ha eliminato Djere e Moutet.

Si prospetta appassionante l'incontro tra Lorenzo Musetti, 18esimo in classifica, e il britannico Cameron Norrie, 13esimo al mondo. I due tennisti si sono affrontati lo scorso aprile a Barcellona e in quell'occasione a spuntarla è stato il 21enne di Carrara grazie a una super rimonta (3-6, 6-4, 6-1). Così come super è stato finora il suo percorso al French Open: Musetti ha spazzato via prima Ymer e poi il russo Shevchenko, cui ha inflitto un'autentica lezione in poco più di un'ora e trenta minuti (6-1, 6-1, 6-2). 

Infine, Fabio Fognini, che a 36 anni ha ancora tanta voglia di divertirsi e stupire. Il tennista ligure, numero 130 al mondo, si misurerà con il 27enne austriaco Sebastian Ofner, 118esima forza del ranking. Si tratta di un match inedito, visto che non ci sono precedenti tra i due. Dopo aver superato Auger-Aliassime e l'australiano Kubler, 'Fogna' ha gli ottavi nel mirino.

Sinner sfida Altmaier

Dopo il netto successo su Muller, Jannik Sinner affronta il tedesco Altmaier. Vavassori chiede strada a Olivieri, per Zeppieri ostacolo Ruud.

Tre italiani in campo a caccia del pass per i sedicesimi di finale del French Open. Si completa il programma del secondo turno e a guidare la carica azzurra c'è Jannik Sinner, che affronta il tedesco Daniel Altmaier. Grandi speranze di passaggio del turno anche per Andrea Vavassori, opposto all'argentino Genaro Daniel Olivieri, mentre Giulio Zeppieri è chiamato a una missione (quasi) impossibile, la sfida contro Casper Ruud.

Dopo aver superato con una prestazione convincente il francese Alexander Muller (6-1, 6-4, 6-1 il risultato), Sinner affronta un tedesco, Daniel Altmaier, che nel primo turno ha avuto ragione di Marc-Andrea Huesler in tre set: 6-3, 6-4, 6-4. Settanta i piazzamenti di differenza nella classifica Atp tra i due: l'italiano è in nona posizione, il tedesco alla numero 79. Un solo precedente tra i due, ma assai combattuto. Al primo turno degli US Open 2022 Sinner la spuntò a fatica su Altmaier sul cemento newyorchese: 5-7, 6-2, 6-1, 3-6, 6-1. 

Vavassori e Zeppieri a caccia di gloria

Anche Andrea Vavassori e Giulio Zeppieri inseguono il biglietto per il secondo turno. Sulla carta le maggiori chance le ha il 28enne torinese, che affronta un avversario proveniente dalle qualificazioni (Olivieri) che nel ranking lo insegue a quasi 100 posizioni. Entrambi provengono dalle qualificazioni, nel primo turno Vavassori ha piegato in cinque set Kecmanovic, Olivieri il francese Mpetshi Perricard. 

Durissimo il compito che attende Zeppieri: dovrà vedersela contro la testa di serie numero 4, il norvegese Casper Ruud, che nel primo turno ha risposto abbastanza facilmente dello svedese Elias Ymer, piegato in tre set. Per l'italiano, invece, successo da batticuore in cinque parziali ai danni del kazako Alexander Bublik, sconfitto 6-0, 4-6, 4-6, 6-3, 7-5.

Djokovic sfida Marton Fucsovics 

Il trentaseienne di Belgrado, numero tre al Mondo, affronta l’ungherese nel terzo turno della competizione parigina. 

Il mese di maggio si chiude col botto. A Parigi va in campo sua maestà Novak Djokovic, nel secondo turno del French Open, competizione che in carriera ha già vinto due volte: nel 2016 e nel 2021. All’esordio il serbo si è misurato contro lo statunitense Aleksandar Kovacevic che ha provato a resistere cedendogli però inevitabilmente il passo. 

Prossima fermata per l’attuale numero tre del mondo, il match contro Marton Fucsovics. In passato si sono già incrociati quattro volte: tutte finite nelle sapienti mani del Djoker. L’ultima fu proprio qui in Francia ai Masters 1000 del 2021. L’ungherese, trentuno anni, occupa in questo momento l’ottantatreesima posizione della graduatoria Atp. In bacheca ha vinto un solo titolo in singolare col Ginevra Open del 2018 mentre nelle prove del Grande Slam il suo miglior traguardo è stato il quarto di finale conquistato a Wimbledon nel 2021.

Nel 2023 Fucsovics ha comunque avuto modo di portare a casa un Challenger a Canberra mentre agli Australian Open non è andato oltre il terzo turno. Insomma, c’è un evidente mismatch tra i due contendenti, anche se Djokovic negli ultimi tempi è apparso più umano del solito mostrando qualche amnesia che fa da contrasto allo spettacolare inizio d’anno. 

Agli Internazionali d’Italia è andato fuori ai quarti di finale, seppur contro un giovane di straordinario valore come Holger Rune. Prima ancora a Monte Carlo si è lasciato ingannare da Lorenzo Musetti, capace di estrometterlo dal torneo quando eravamo agli ottavi di finale della rassegna transalpina. Non proprio uno score da Djokovic, specialmente se ci buttiamo dentro pure il Banja Luka Open nel quale è stato il connazionale Dusan Lajovic a batterlo. C’è speranza anche per Fucsovics?

Vavassori e Zeppieri ci credono

Entrambi gli azzurri arrivano dalle qualificazioni: il piemontese affronta Kecmanovic, il romano dovrà vedersela con l'imprevedibile Bublik.

Altro giro, altra corsa. Oggi tocca a due italiani: Andrea Vavassori e Giulio Zeppieri, approdati al primo turno del French Open dopo aver superato le qualificazioni. Il piemontese dovrà vedersela con Miomir Kecmanovic, mentre per il 21enne romano c'è l'ostacolo Alexander Bublik. Diversi i big che si preparano al debutto sulla terra rossa di Parigi: da Medvedev a Ruud, passando per Rune e Fritz.

Vavassori a caccia di conferme

Dopo aver battuto Droguet, Misolic e Tabilo, senza mai concedere un set agli avversari, il 28enne piemontese non intende fermarsi. Per la seconda volta è entrato nel main draw di uno Slam, ma con una differenza importante rispetto alla prima. Quando lo scorso anno staccò il passo per il tabellone principale di Wimbledon occupava la posizione numero 250 del mondo: oggi, invece, è il numero 148 del ranking. Un balzo notevole, che consente a Vavassori di arrivare al match col serbo Kecmanovic, 37esimo in classifica, in fiducia. I due tennisti si affrontano per la prima volta.

E non esistono precedenti neppure tra Giulio Zeppieri (numero 129 al mondo) e Alexander Bublik. Il kazako, 51esimo del ranking, è un atleta imprevedibile, una mina vagante capace di grandi partite, ma anche di eclatanti cadute. Di certo, sulla terra rossa non è a suo agio. Dunque, l'azzurro, reduce dalle vittorie ottenute ai danni di Basilashvili, Rodriguez Taverna e Ferreira Silva, ha le carte in regola per approfittarne.

Per quanto riguarda la Top ten, Daniil Medvedev (2), galvanizzato dal trionfo agli Internazionali d'Italia, affronta Seyboth Wild con l'intenzione di ripetersi anche nella capitale francese. Derby scandinavo per il norvegese Casper Ruud (4), alle prese con lo svedese Ymer. Per Rune (6) c'è Eubanks, sfida americana tra Fritz (8) e Mmoh.

L’Italia chiama Sinner all’esordio col padrone di casa Müller

Un italiano a Parigi. Ed anche quello più atteso se parliamo di tennis perché Jannik Sinner è pronto a cominciare il suo torneo nella capitale francese. Ad attenderlo c’è proprio uno dei padroni di casa, quell’Alexandre Müller nato a meno di trenta chilometri da qui e che non ha mai avuto modo di affrontare in carriera. 

C’è sempre una prima volta, come si dice e se ne sono scelta una decisamente importante in uno degli eventi più seguiti e apprezzati in questo sport. Sinner arriva all’appuntamento del secondo Slam stagionale da numero otto del ranking e con la fortuna di essere nella parte bassa del tabellone. In questo modo, qualora dovesse riuscire ad andare avanti nella competizione, eviterebbe un confronto prematuro con altre due stelle assolute quali Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. 

Non per questo si deve commettere l’errore di pensare che non ci siano mine piazzate qui e lì sul suo potenziale cammino. Basti pensare a Grigor Dimitrov o Alexander Zverev che certamente non sarebbero sulla carta avversari agevoli per il formidabile atleta di San Candido. Ed anche Müller, a dire il vero, avrebbe nel proprio repertorio delle armi per farsi valere nel duello con l’azzurro. 

Per arrivare alla finale di Marrakech, ad esempio, aveva dovuto passare attraverso Lorenzo Musetti perdendo poi all’atto conclusivo della manifestazione contro lo spagnolo Roberto Carballés Baena. Poi certo, il ventiseienne transalpino non ha mai vinto un titolo, è centunesimo in graduatoria in quello che ad oggi è il suo miglior risultato. Non stiamo parlando, pertanto, di un campione affermato ma di un rivale temibile nel singolo incontro. L’aria di casa, poi, potrebbe aiutarlo a trovare la carica necessaria per venire a capo della complicata sfida. Staremo a vedere. Intanto positivi gli esordi di Musetti, Arnaldi e Sonego. 

Tocca a Musetti contro Ymer

Secondo confronto in assoluto tra il carrarino e lo svedese. L’unico precedente era stato vinto dall’azzurro che ora cerca il pass per il secondo turno del torneo parigino.

Domenica 28 maggio piuttosto calda a Parigi. Più che ai 27 di massima raggiunti dalla capitale transalpina, ci riferiamo però ai French Open che vedono in campo anche tre italiani, nella versione maschile, come Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e Matteo Arnaldi. Concentriamoci sul primo che dovrà testare le proprie ambizioni contro lo svedese Mikael Ymer. Un solo precedente tra i due, risalente allo scorso anno a Rotterdam, con affermazione da parte dell’azzurro quando eravamo ai sedicesimi del torneo. 

Sarà indubbiamente un incontro affascinante tra Musetti, che attualmente ricopre la posizione numero diciotto del ranking mondiale e Ymer che invece in questo momento è cinquantatreesimo. Per chi dei due dovesse prevalere ci sarebbe poi al secondo turno un match contro uno il russo Alexander Shevchenko e il tedesco Oscar Otte. Più avanti ancora il livello si alzerebbe notevolmente con la sfida ad uno tra Cameron Norrie e Carlos Alcaraz

Soltanto teoria, per ora, che deve necessariamente passare per la pratica che significa campo. Il 2023 di Musetti non era cominciato sotto i migliori auspici: diverse eliminazioni precoci hanno infatti rallentato il percorso di crescita del tennista ligure. Che la più grande soddisfazione se l’è presa a Monte Carlo, battendo il numero uno Novak Djokovic, diventato poi terzo in graduatoria dopo essere stato scavalcato da Alcaraz e Medvedev. 

Non male per il ventunenne carrarino che non ha fatto mistero sul reale obiettivo di questa stagione: diventare il primo tra gli italiani. Compito non semplice, anche perché c’è un certo Jannik Sinner di fronte, ma comunque realizzabile per uno che ha già raggiunto i vertici del mondo seppur da Juniores. Tutto passa, inevitabilmente, anche da Parigi. E dalla gara contro Ymer che nasconde già una piccola grande insidia.

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