Rieccoci nel mondo delle quattro ruote, si riaccendono i motori per l’appuntamento numero otto della stagione del Gran Premio di Formula 1.
Il circuito in questione si trova in Azerbaigian, precisamente a Baku nella sua capitale. Stiamo parlando di un circuito nuovissimo, inserito tra i Gran Premi mondiali solo dal 2016 e che ha visto un vincitore diverso per ogni manifestazione (Rosberg, Ricciardo, Hamilton, Bottas e Perez). Si tratta di uno dei sette circuiti cittadini (in questo caso si tratta di un non permanente) che nel corso di questa stagione si è corso o si dovrà farlo.
È una delle tappe preferite da addetti ai lavori e tifosi, perché il circuito si districa sia nella parte antica del centro storico (la parte più lenta con curve strette), che sul moderno lungomare, un bel contrasto architettonico e presenta dei lunghi tratti in cui le macchine possono dare il massimo nel cercare di compiere dei sorpassi. Lungo circa sei chilometri, formato da 20 curve, con alcune di esse che, essendo a 90 gradi, stresseranno e non poco gli impianti frenanti, situazione che alla lunga potrà divenire un problema per alcune monoposto. I giri da percorrere in senso antiorario per concludere la gara sono 51.
Dopo la bruciante delusione in casa Ferrari, il pilota monegasco Charles Leclerc, con la promessa di cercare di minimizzare al massimo gli errori, ha ormai smaltito la rabbia ed ha ritrovato nuovamente la concentrazione e la lucidità giusta per affrontare quest’altro Gran Premio.
In casa Red Bull, si ha decisamente un altro stato d'animo, con le monoposto che stanno rispondendo bene agli stimoli, approfittando anche di alcune situazioni a proprio vantaggio (vedi l’errore della Ferrari a Montecarlo), che potranno risultare a fine stagione determinanti ai fini della classifica mondiale.
Questo weekend di passione, iniziato venerdì con le prove libere, che ci hanno fatto vedere alcune cose interessanti. Intanto, ancora una volta vi è la conferma delle due scuderie che hanno un altro passo rispetto al resto delle concorrenti, stiamo parlando di Ferrari e Red Bull. Chi più si è avvicinato a questo quartetto di auto, è stata la Alpine guidata dal pilota spagnolo Fernando Alonso, che si è affacciato nelle zone alte della classifica ma che è rimasto a circa un secondo di ritardo. Nelle prove di ieri, lo spagnolo non ha potuto replicare la prestazione e come vedremo più avanti, partirà dalla decima posizione.
Tra le due scuderie duellanti, ballano solamente pochi decimi quindi non si riesce ancora a capire chi ha il passo per poter andare via in allungo in questa stagione. La differenza, come è già accaduto in alcuni Gran Premi, sarà data dagli errori, da qualche distrazione di troppo, insieme alla tensione che dovrà essere gestita nel migliore dei modi.
La storia interessante in casa Red Bull, è il fatto che sta salendo in cattedra sempre più il pilota messicano Checo Perez, che per il secondo Gran Premio di fila sta girando davanti al compagno pilota Olandese Max Verstappen, dato da non sottovalutare e che nel corso della stagione potrebbe portare a qualche cambio strategico proprio nella tattica. Ovviamente si cercherà la conferma di ciò che si sta vedendo, già da oggi in questo gran premio e nei prossimi a venire, allora sì che ci dovrà essere un ricalcolo in scuderia.
Anche le Alpha Tauri si sono ben comportate, iniziando a dare buoni segnali con i piloti Pierre Gasly e Yuki Tsunoda.
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Ma andiamo alla giornata di ieri, con le prove ufficiali che hanno redatto la griglia che partirà oggi ma occhio al fuso orario di due ore, per cui il via sarà alle ore 13:00.
Ancora pole position e record per questa pista per la Ferrari di Charles Leclerc, che ha fatto registrare un giro in 1’41”359, a conferma che se non ci sono errori particolari, monoposto e pilota, stanno regalando delle gioie ai propri beniamini, risultando affidabili.
In seconda posizione a conferma di un buon momento, il pilota messicano con guida Red Bull, Sergio Perez con un ritardo di poco più di tre decimi, 1’41”641.
Seconda fila per il leader della classifica mondiale Max Verstappen, con l’olandese che gira in 1’41”706, seguito dall’altra Ferrari guidata dal pilota spagnolo Carlos Sainz Jr. in 1’41”814.
In terza fila, il giovane in sella Mercedes, G. Russell, ormai un habituè, subito dietro le due scuderie che duellano per la leadership, con un tempo di 1’42”712, seguito dal francese P. Gasly con Alpha Tauri in 1’42”845.
Solo quarta fila per l’altra Mercedes di L. Hamilton, che gira in 1’42”924, per il britannico un periodo no. Del pilota nipponico Y. Tsunoda, l’ottava posizione con 1’43”056.
Quinta fila di tutto rispetto, con il tedesco S. Vettel in Aston Martin, che gira in 1’43”091, seguito a pochissimi millesimi dallo spagnolo F. Alonso con l'Alpine in 1’43”173.
Sesta fila per L. Norris in 1’43”398, seguito da D. Ricciardo in 1’43”574.
In tredicesima posizione, il francese E. Ocon in 1’43”585, seguito da G. Zhou in 1’43”790.
Ottava fila per V. Bottas in 1’44”444, seguito da K. Magnussen in 1’44”643.
Penultima fila con A. Albon in 1’44”719 e N. Latifi in 1’45”367.
Ultima fila per L. Stroll in 1’45”371 e M. Schumacher 1’45”775.
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