Week end senza Gran Premio ma non di certo di riposo nel mondo della Formula 1.
Tutte le scuderie sono impegnate negli sviluppi delle proprie monoposto, cercando via via di portare sempre più migliorie, limando qualche problema.
Come abbiamo visto domenica, bottino pieno della Red Bull, che si accaparra in un colpo solo il Gran Premio di Imola è una doccia fredda per la Ferrari per tanti motivi. Il pilota olandese Max Verstappen è autore del Grande Slam, con pole position, vittoria e giro più veloce. Arriva così la prima doppietta in stagione, con la conferma della solidità dell’altro Red Bull, il messicano Checo Perez, sono un segnale forte e chiaro di un avversario duro contro il quale è vietato sbagliare. L’immagine simbolo della sconfitta, è l’errore di Charles Leclerc finito in testacoda contro le barriere, all'uscita della variante alta dopo aver perso il controllo della sua rossa, saltando sul cordolo con troppa foga mentre inseguiva la Red Bull di Perez. Avrebbe invece potuto e dovuto accontentarsi della terza posizione arrivando a podio (conquistato poi dall’ottimo pilota britannico Lando Norris, che ha sfruttato a pieno le proprie caratteristiche sul bagnato, confermando una crescita positiva). Sarebbe stata una grande prova di maturità da parte del monegasco ferrarista, salvaguardando il buon margine di punti che aveva sul mondiale. Sebbene la tentazione di provarci fosse più che plausibile. Adesso il divario si è accorciato notevolmente è da un ritardo di 45 punti, le Red Bull si sono portate a meno 27. Bisogna sottolineare che nonostante la F1 75 abbia dimostrato ancora una volta la buonissima solidità, le Red Bull ad Imola sinceramente avevano quel qualcosa in più.
Il weekend per lo spagnolo Carlo Sainz Jr., segna ancora zero punti. Uscito di scena subito al primo giro, a causa di un tamponamento subìto da parte della McLaren dell’australiano Daniel Ricciardo che lo ha spinto sulla ghiaia. E’ stato privato quindi dell'esperienza del circuito di Imola, dove sicuramente poteva apprendere tanto ed entrare più in sintonia con la sua monoposto. Per vincere questo mondiale, la Ferrari ha anche bisogno di lui e vista la presenza ad Imola dei tantissimi tifosi della Rossa, sì dovrà cercare in tutti i modi di non deluderli.
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Ma diamo uno sguardo più dettagliato per quanto riguarda l'arrivo di questo Gran Premio italiano.
Come abbiamo ampiamente descritto in precedenza, il podio si è vestito di Red Bull, piazzandosi in prima e seconda posizione (con un ritardo di 16.527 secondi), terza la McLaren del britannico Lando Norris (+34.834 s).
Un altro pilota che sta facendo parlare (in positivo) di sé, è il britannico George Russell che, a suon di ottime prestazioni (nonostante i problemi ormai noti della Mercedes), sta acquisendo sempre maggior peso nella casa automobilistica tedesca. Giunto quarto (con +42.506 s) nella bandiera a scacchi, è per il momento un grande traguardo.
Giunto in quinta posizione (+43.181 s) a furia di duelli vinti in pista, troviamo il finlandese Valtteri Bottas in sella alla sua Alfa Romeo. In piena sintonia con la sua monoposto, ci farà gustare un bel po' di spettacolo durante questa stagione.
In sesta posizione, troviamo l'unico ferrarista rimasto in pista (fortunatamente) Charles Leclerc. Il monegasco protagonista di un testacoda, è riuscito a rimettersi in carreggiata chiudendo la gara con un bel po' di ritardo (+56.072 s) e guadagnando comunque 8 punti insperati visto l’incidente.
In settima posizione una bella novità, il pilota Giapponese Yuki Tsunoda (+61.110 s) che con la sua Alpha Tauri, ha completato un buonissimo Gran Premio, dimostrando maturità e destrezza nella guida.
Giunto in ottava posizione (+70.892 s), il pilota Sebastian Vettel con la sua Aston Martin, ha condotto una gara positiva, completando i 63 giri con qualche sorpasso spettacolare (vedi quello su Fernando Alonso).
Al nono posto (+75.260) troviamo il danese Kevin Magnussen con la sua Haas, che pur non risultando veloce per come lo era stato nelle qualifiche, chiude in buona posizione giocando d’astuzia, ottenendo il massimo che gli si poteva chiedere.
In decima posizione troviamo il canadese Lance Stroll, che riesce con la sua Aston Martin, a rimontare cinque posizioni rispetto alla partenza, facendo intravedere dei buoni spunti nonostante il ritardo di un giro.
Via via si sono susseguiti tutti gli altri piloti, Undicesimo il thailandese Albon con la William, seguito dal francese Gasly con Alpha Tauri.
Solo tredicesima posizione per l'ex campione mondiale Lewis Hamilton, alle prese con molte problematiche non solo di natura tecnica, che sta deludendo parecchio in Mercedes.
Ocon, il cinese Zhou, Ltifi, Schumaker e Ricciardo, chiudono la griglia di arrivo.
Male ed anche sfortunati, Fernando Alonso con la regressione della sua Alpine ed il ferrarista Carlos Sainz fuori causa per la seconda volta al primo giro.
Insomma, in vista della prossima tappa che si terrà a Miami da 6 al 8 Maggio, ci si aspetta qualche risultato in più, a partire dalle protagoniste Red Bull e Ferrari (alle prese con i dettagli sulla progettazione dell’ala per una situazione di alleggerimento dinamico), per finire a chi ad inizio stagione sembrava pronto per duellare ai vertici della classifica. Sarà un circuito nuovo e più rapido, vedremo chi si farà trovare preparato all'appuntamento.
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