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Formula 1: La Ferrari continua a stupire

Anche nella seconda sessione di test, la scuderia di Maranello ha confermato gli enormi progressi, ma non è l’unica.

C’è soddisfazione in casa Ferrari dopo la seconda sessione di test pre-stagionali, che si è disputata in Bahrain lo scorso fine settimana. Una soddisfazione sussurrata, perché le ultime due stagioni hanno insegnato che l’imprevedibilità della Formula 1 può far cadere anche i migliori. Eppure, i tempi non mentono. E tra l’altro non sono nemmeno il dato più importante. Resta però il secondo tempo di Charles Leclerc alle spalle di Max Verstappen nella terza giornata di test, il secondo tempo di Carlos Sainz nel day-2. Ma soprattutto il passo di gara della Ferrari ha impressionato. La rossa è stata costante, nei tempi e nella tenuta. Sembra che tutte le scelte aerodinamiche fatte per interpretare al meglio i nuovi regolamenti abbiano ripagato in termini di prestazioni ed affidabilità della vettura. Secondo Charles Leclerc, la Ferrari è molto aggressiva e le prestazioni in pista stanno ripagando l’enorme lavoro di preparazione svolto dagli ingegneri di Maranello. La Ferrari F1-75 è andata bene, non ha accusato alcun problema. Ha dimostrato di essere affidabili, mettendo in pista molti giri senza inconvenienti. L’obiettivo di riuscire a centrare cinque vittorie nella stagione, insomma, non sembra poi così improbabile da raggiungere. 

Bene anche Red Bull e Alpa Tauri

Non è stata solo la Ferrari ad impressionare. Nella seconda ed ultima sessione ufficiale di test della stagione, va segnalata la prova di forza della Red Bull. Max Verstappen ha dimostrato di essere ancora l’uomo da battere, soprattutto perché ha tra le mani una vettura affidabile e incredibilmente veloce, come dimostrano anche gli ottimi tempi del collega di scuderia Carlos Perez. Molto bene anche l’Alpa Tauri, che con Tsunoda ha piazzato un ottimo quinto tempo. Sembra che la scuderia sia pronta a riscattare la pessima stagione 2021 e provare a concorrere per le prime posizioni, anche se sembra le manchi ancora qualcosa per essere considerata alla pari di Red Bull, Mercedes e Ferrari. Una menzione speciale va a Fernando Alonso. Il 40enne pilota spagnolo ha dimostrato ancora una volta che l’età è solo una questione mentale. Il suo terzo tempo è di valore assoluto, soprattutto perché ottenuto con una monoposto deludente, che non è riuscita a risolvere nessuno dei problemi emersi durante i test di Barcellona, a cominciare dal saltellamento nel rettilineo.

Delusione Mercedes e McLaren

Tutti aspettavano la Mercedes, ed invece sono rimasti delusi. Consapevoli di aver sbagliato più di qualcosa a Barcellona, il team teutonico si è presentato in Barhain con una macchina totalmente rivoluzionata. Tuttavia, sembra che i problemi non siano stati risolti. Solo Lewis Hamilton ha mostrato che come al solito il talento viene prima di ogni altra cosa, riuscendo a sopperire almeno in parte alle lacune della sua monoposto. C’è però da dire che se la Mercedes ha vinto gli ultimi otto titoli costruttori, c’è riuscita per il talento dei suoi progettisti, ed allora c’è da scommettere che si riprenderà. Altra delusione è stata la McLaren. Quella che almeno sulla carta è la quarta forza della Formula 1 e che nei primi test di Barcellona aveva fatto intravedere ottime potenzialità, in Bahrain ha masso in mostra una serie impressionante di problemi che hanno fatto sorgere più di qualche dubbio sulle sue reali potenzialità. 

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Tutto pronto per la prima gara della stagione

Si scaldano quindi i motori in vista dell’esordio stagionale della Formula 1. Sono ventitré i gran premi in programma, su un calendario che si svilupperà nell’arco dei prossimi otto mesi. L’ultimo atto della stagione si svolgerà ad Abu Dhabi domenica 20 novembre. Il campionato terminerà dunque con qualche settimana di anticipo rispetto alle ultime annate, per evitare la concomitanza con i Campionati Mondiali di calcio maschile in programma in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. La prima gara della stagione si disputerà in Bahrain, sul Bahrain International Circuit. L’impianto sorge nei pressi della capitale Manama, in mezzo al deserto. Il circuito è lungo 5,4 chilometri e il suo layout è caratterizzato da 15 curve molto toste che, unitamente alle condizioni ambientali in cui si corre, fanno del Gran Premio del Bahrain uno degli appuntamenti più impegnativi della stagione. Si correranno un totale di cinquantasette giri. Dal 2019, il gran premio del Bahrain è dominio di Lewis Hamilton, che qui ha vinto le ultime tre edizioni, che salgono a cinque se si considerano quelle del 2014 e del 2015. Nessuno in Bahrain ha fatto meglio del pilota inglese. Solo Sebastian Vettel, con quattro vittorie, gli ha tenuto testa. 

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