Classici test in Bahrain: si corre tra mercoledì e venerdì, tra mattina e primo pomeriggio. 24 ore totali a disposizione per ogni scuderia. C’è curiosità per l’esordio di Hamilton con la Ferrari.
Formula 1 nel segno della tradizione. Anche per la stagione 2025 si inizia a fare sul serio con la tre giorni di test in Bahrain: si corre tra mercoledì e venerdì sul circuito di Sakhir, che quest'anno non sarà teatro del primo Gran Premio della stagione (l'esordio è in programma in Australia il 16 marzo, mentre in terra bahreinita si correrà il 13 aprile prossimo).
Come l'anno scorso, ogni giorno sono otto le ore di test, per un totale dunque di 24 ore. Occhio, però, perché ogni scuderia può schierare un solo pilota per volta: Max Verstappen e soci, insomma, hanno a disposizione al massimo 12 ore per prendere confidenza con la monoposto in vista dell’attesissimo esordio stagionale di metà marzo.
Come dicevamo, si corre tra mercoledì 26 e venerdì 28 febbraio: quattro ore al mattino, tra le 08:00 e le 12:00 italiane; altre quattro nel pomeriggio, tra le 13:00 e le 17:00.
Il circuito di Sakhir è situato nel deserto del Bahrain, nella periferia della città di Manama, ed è segnato da quattro rettilinei decisamente lunghi. Si percorrono 5,412 chilometri ogni giro.
I test in Bahrain sono trasmessi integralmente su Sky, precisamente su Sky Sport F1 (canale 207). La tre giorni si può seguire in diretta televisiva con l’ausilio del classico decoder. In più, gli stessi abbonati hanno l'opzione mobile (tablet, smartphone e pc) grazie al servizio Sky Go.
Questo evento fa parte anche del palinsesto di NOW TV, servizio streaming legato sempre a Sky ma che prevede un abbonamento a parte. In questo caso bisogna dunque avere sottoscritto un abbonamento, disporre di una connessione internet, scaricare l'app dedicata e utilizzare un dispositivo come smart tv, tablet, pc oppure smartphone. Chi possiede un televisore più obsoleto può ovviare utilizzando un Dongle HDMI oppure una console di gioco di ultima generazione.
I test in Bahrain sono importanti, certo, ma vanno presi con le pinze: le scuderie sono in fase di organizzazione e i risultati il più delle volte possono essere fuorvianti. Basti pensare all’anno scorso, con le Ferrari che sembravano imprendibili soprattutto nel terzo giorno di prove: l'esito della prima parte di stagione, però, è stato diverso, con le Rosse di Leclerc e Sainz incapaci di imporsi.
Di certo, a proposito del Cavallino Rampante, i test in programma in questo fine febbraio avranno un protagonista indiscusso: parliamo ovviamente di Lewis Hamilton, al primo vero banco di prova alla guida di una Ferrari. C’è curiosità anche intorno alla Red Bull del pluricampione Max Verstappen e alla McLaren di Lando Norris, grandi protagonisti del finale della scorsa stagione.
L’attenzione è ovviamente rivolta al cronometro, ma fino ad un certo punto. Molte scuderie, infatti, si concentrano sulla resa del motore, sull'utilizzo di un serbatoio di benzina più o meno carico, sul tipo di gomme utilizzate e via discorrendo. In più, non bisogna dimenticare che si corre in Bahrain, con tutte le conseguenze dal punto di vista climatico: per la serie, al mattino, il caldo e la pista più scivolosa possono creare problemi, a differenza di quanto succede nel pomeriggio quando le temperature sono decisamente più miti.
Le prove sul passo gara sono chiaramente più indicative. Anche quest'anno le scuderie occuperanno gli ultimi due giorni di test simulando totalmente (o quasi) quanto succederà nel Gran Premio del Bahrain. Qui, tra partenza, carichi di benzina specifici e pit stop, avremo un'idea più vicina alla realtà sulle forze in pista.
Versamento minimo richiesto. Vedi T&C, limiti di tempo ed esclusioni.