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F1: leggenda Verstappen, in Messico fa 14

Il pilota olandese supera il record di Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Ottimo secondo posto per Hamilton, mentre le Ferrari deludono ancora.

Max Verstappen nell’Olimpo della Formula 1. Il pilota olandese, che ormai da settimane si è confermato campione del mondo per la seconda volta consecutiva, conquista in Messico la 14esima vittoria in stagione e supera così il record dei grandissimi Michael Schumacher e Sebastian Vettel, che si erano fermati a 13 successi nell’arco di un’annata. L’intenzione di Verstappen adesso è chiara: riscrivere i libri di storia delle quattro ruote, diventare leggenda. 

Gran Premio Messico: Verstappen non lascia nemmeno le briciole

Nello stato del Nord America, il classe ‘97 ha la meglio su un altro signore della velocità come Lewis Hamilton, uno che conosce bene l'Autodromo Hermanos Rodriguez, avendo vinto due Gran Premi a Città del Messico e avendo festeggiato proprio qui la conquista di due mondiali di Formula 1. Tutt’altro che uno sprovveduto, insomma, ma quest’anno Verstappen non ha rivali: l’olandese domina la gara sin dalla partenza, quando respinge l'attacco dell'esperto pilota britannico al termine del caratteristico lungo rettilineo messicano. Impressionante la gestione del campione nativo di Hasselt, in Belgio, che parte con le gomme soft ed è protagonista di un clamoroso giro veloce al lap numero 15. Hamilton monta invece una mescola media, facendosi segnalare con un sorpasso da applausi ai danni del compagno di squadra George Russell, superato anche dall'altra Red Bull di Sergio Perez. 

Concentrandoci sempre sulle prime tre posizioni, la seconda parte della gara possiamo idealmente farla partire dal 26esimo giro, quando Verstappen effettua il primo pit stop e monta anche lui le gomme medie. Anche in questa fase la gestione di Verstappen è da campione assoluto: prima riesce a respingere gli ennesimi attacchi del pilota britannico (ancora alla ricerca del primo successo in stagione) e poi sfrutta al meglio l'aiuto dell'idolo di casa e compagno di squadra Sergio Perez, che si fa vedere negli specchietti di Hamilton e lo costringe così a rallentare. Il gap con il fuoriclasse inglese arriva a toccare i 10 secondi, una sentenza: l’olandese volante è primo per la quattordicesima volta in questo 2022, Lewis Hamilton secondo e l’idolo di casa Sergio Perez si toglie la soddisfazione di salire sul podio davanti al pubblico amico.

Delusione Ferrari: ora il secondo posto è veramente in pericolo

Se George Russell conquista un dignitosissimo quarto posto, c’è invece grande delusione in casa di una Ferrari che adesso deve guardarsi le spalle dalla Mercedes, per difendere la seconda piazza sia in ottica classifica piloti che in quella costruttori. Con buona pace di Carlos Sainz (che ha anche fatto meglio del collega, alla luce della quinta piazza finale), i riflettori sono ovviamente puntati su Charles Leclerc, incapace di andare oltre il sesto posto in quel del Messico. 

Alla luce del risultato in terra nordamericana, il monegasco adesso si ritrova a -5 da Perez e negli ultimi due appuntamenti, in programma in Brasile e negli Emirati Arabi, sarà costretto a fare sua l'intera posta in palio. Per quanto riguarda la classifica costruttori, sono appena 40 i punti di vantaggio della Rossa su una Mercedes che è uscita alla lunga dopo un avvio di stagione complicato. Percorso inverso rispetto alla Ferrari, che ad inizio stagione aveva scosso il mondo della Formula Uno con una serie di prove superlative e un numero impressionante di pole position. Tristemente, un fuoco di paglia.

Gli altri, prova d'orgoglio di Ricciardo

Dietro ai sei big di Red Bull, Ferrari e Mercedes, ecco la McLaren di Daniel Ricciardo: l'australiano di origini italiane sta vivendo una stagione decisamente difficile e già un settimo posto in Messico viene visto con assoluto favore. Una posizione più indietro, anche qui con un giro di ritardo, il sempre più sorprendente Esteban Ocon, a bordo della Alpine: il francese vuole conservare l'ottavo posto in classifica piloti e fare meglio del compagno di squadra Alonso (distante solo 11 lunghezze) e di altri grandi come Bottas e Vettel. A punti, poi, anche Lando Norris e lo stesso Bottas della Alfa Romeo.

Tra le delusioni, invece, i ritirati Fernando Alonso e Tsunoda, un Mick Schumacher come al solito lontano dalla zona punti (il figlio d'arte a bordo della Haas è solo 16esimo) e l'ex campionissimo Sebastian Vettel.

Scommesse Formula 1

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