Sul circuito cittadino monegasco, il campione olandese conquista il quarto successo stagionale. Secondo posto per l’eterno spagnolo, mentre deludono Perez e Leclerc.
Max Verstappen non conosce limiti. Il due volte campione del mondo esercita il suo dominio anche sul Gran Premio di Monaco, conquistando così la sua quarta vittoria stagionale. L’olandese volante è una forza della natura e si impone nonostante un GP double face, con la prima parte nel segno dell’asciutto e la seconda invece caratterizzata da una pioggia improvvisa (e imprevista) che rende la pista estremamente insidiosa. Nonostante questo, nessun intervento della safety car a snaturare la corsa e rimettere in gioco i piloti più in ritardo.
Il numero 1 della Red Bull è più forte di tutti, anche di uno scatenato Fernando Alonso: lo spagnolo della Aston Martin si conferma l’unico avversario credibile, in una giornata in cui Sergio Perez non riesce a rimediare ai tanti errori del weekend, chiudendo la corsa addirittura al 16esimo posto, a due giri di ritardo dal compagno di squadra Verstappen (che ora ha un vantaggio di 39 punti proprio sul messicano). L’ex ferrarista, che sta vivendo in tutto e per tutto una seconda giovinezza, conquista il secondo posto, miglior risultato stagionale dopo i terzi posti in Bahrein, Arabia Saudita, Australia e Miami.
Alonso potrebbe anche vincere, ma l’azzardo non funziona: poco prima dell’inizio della pioggia, il fuoriclasse iberico opta per il cambio gomme, montando le slicks. Una scelta che non paga, con Verstappen che sceglie (saggiamente) di continuare con le gomme intermedie, incrementando così il vantaggio sullo stesso Alonso, nonostante debba correre con il freno tirato. Insomma, ennesima dimostrazione di forza e di un intuito fuori dal comune per l’olandese, che - a meno di miracoli della concorrenza - sembra destinato a conquistare il terzo titolo iridato consecutivo.
Se Perez è la sorpresa in negativo del Gran Premio di Monaco (il messicano aveva conquistato la precedente edizione), la nota lieta di giornata è invece il terzo posto di Esteban Ocon. Primo acuto stagionale del francese della Alpine, adesso a quota 21 punti, sette in più del compagno di scuderia Gasly, che invece non va oltre il settimo posto.
L'altro pilota transalpino termina la sua corsa tra le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, rispettivamente sesti e ottavi all'arrivo. Grossa delusione soprattutto per il monegasco, che ancora una volta non riesce a salire nemmeno sul podio in quello che per lui dovrebbe essere il circuito di casa (come è noto, Leclerc è nato nel 1997 a Monte Carlo).
Alla Rossa di Maranello non riesce il blitz dopo l’inizio della pioggia, con i due ferraristi rimasti in pista nella speranza dell’intervento della safety car. Una scelta sbagliata, col senno di poi: in caso di pit stop immediato, Leclerc - in un circuito in cui sono nei fatti impossibili i sorpassi - avrebbe anche potuto ambire al terzo posto. Ma quella è un’altra storia.
Deludente anche la prestazione della Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, che non vanno oltre la quarta e quinta piazza. Un risultato significativo, con la casa tedesca ancora al terzo posto della classifica costruttori, costretta così a rincorrere la Aston Martin nonostante un Lance Stroll che in terra monegasca non riesce a racimolare nemmeno un punto (incidente al 53esimo giro per il canadese, comunque lontano dalle prime dieci posizioni).
L’impressione è che, con un Alonso così, la strada per il secondo posto (ancora un obiettivo potenziale per la Ferrari) sia ormai segnata, anche a fronte di una Mercedes che proprio non riesce a trovare continuità. Magra consolazione è il giro veloce fatto registrare dal pluricampione del mondo Hamilton, capace di coprire il percorso in 1'15"650, con una media di circa 159 chilometri orari (a dimostrazione di quanto sia “lento” il circuito cittadino di Monte Carlo).
A chiudere la top 10 le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, entrambi in ritardo di un giro rispetto all'apripista Verstappen. Fuori dalla zona punti, insieme al già citato Sergio Perez, anche il finlandese Valtteri Bottas e un Nico Hulkenberg che, nell'anno del suo ritorno in pianta stabile in Formula 1, è riuscito ad andare a punti solo in Australia, quando ha conquistato il settimo posto.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.