L’olandese vince ancora: per lui 18esimo successo stagionale. Ottima la prova del monegasco, che rilancia la Ferrari in ottica secondo posto.
Max Verstappen continua il suo monologo. Anche nel rinnovato Gran Premio di Las Vegas, che torna in calendario dopo ben 41 anni, il fuoriclasse olandese mette il suo personale sigillo. Il 18esimo di questa annata straordinaria (ritoccato ancora di più il record assoluto nell’arco di una stagione), il 53esimo in carriera, che gli permette di raggiungere un altro eroe Red Bull come Sebastian Vettel nella classifica di tutti i tempi.
Alle spalle del pilota che sta riscrivendo le regole della Formula 1, un sontuoso Charles Leclerc: il monegasco, partito in pole position, deve arrendersi al cospetto dell’olandese volante ma dà una bella lezione all’altra Red Bull di Sergio Perez (che, per inciso, guida la stessa monoposto di Verstappen). Lo stupendo sorpasso al fotofinish dell’ex Sauber, insieme al sesto posto di un arrabbiatissimo Sainz, consente alla Rossa di Maranello di portarsi ad appena 4 punti dalla Mercedes in ottica classifica costruttori. Insomma, una coda interessante e per certi versi inaspettata, in vista dell'ultimo appuntamento sul circuito di Yas Marina Circuit.
Verstappen vince e non è certo una novità. Ad impressionare è la voglia di successo del 26enne della Red Bull, nonostante un Mondiale (il terzo consecutivo) in tasca già da un pezzo. Nessuna intenzione di lasciare spazio agli altri e si vede sin dalle battute iniziali del GP di Las Vegas, quando costringe al fuoripista Leclerc alla prima curva, vedendosi così comminare una penalità di 5 secondi.
Nemmeno quella cambia le carte in tavola, perché Verstappen si conferma un cannibale, il più veloce, il più forte. Il campione del mondo non si tira indietro quando Leclerc (superlativo con le gomme medie) alza il livello dello scontro e conquista momentaneamente il primo posto. E non lo condiziona neanche il contatto con Russell che danneggia l'ala anteriore della RB19.
La forza di Max è ancora una volta qui, nella capacità di tirare fuori il talento e l'orgoglio nei momenti difficili (quando rientra dai box dopo la prima sosta, scontando anche la penalità). In più, ha il merito di sfruttare al massimo le situazioni favorevoli (la safety car entrata proprio nel momento giusto per...penalizzare Leclerc). Doti da campione e non a caso parliamo un pilota che addirittura può superare il numero di vittorie in carriera di Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Roba impensabile per i comuni mortali.
Un mese fa sembrava impensabile e invece la Ferrari può chiudere l’annata con il sorriso. Il Cavallino Rampante può confermarsi infatti la seconda forza del Mondiale di Formula 1, dopo un lungo inseguimento ai danni di una Mercedes ormai vicinissima e nonostante i recenti exploit della ritrovata McLaren. Fondamentale, in questo senso, il secondo posto conquistato a Las Vegas da un Charles Leclerc raramente così convincente.
L'inizio e la fine della gara del monegasco sono da incorniciare: prima mette paura a Verstappen, che - incredibile a dirsi - è inizialmente costretto ad inseguire; poi, proprio al fotofinish, rimedia a qualche sbavatura nella parte centrale della gara (quando è costretto a montare le gomme dure) con il maestoso sorpasso ai danni di Perez. E ora, nel gran finale in quel di Abu Dhabi, ci sarà veramente da divertirsi.
Terza piazza per il già citato Perez, che torna sul podio dopo due mesi e mezzo. Alle spalle del trio di testa non c'è Carlos Sainz, che sulla carta sarebbe dovuto partire dal secondo posto e, invece, è partito dalle retrovie per la penalizzazione a seguito dell'incidente nelle libere del venerdì. Lo spagnolo ha comunque conquistato il sesto posto, davanti alle Mercedes di Hamilton e Russell (settimo e ottavo): un risultato a conti fatti preziosissimo in ottica Mondiale.
Davanti a Sainz da segnalare l'ottima prova della Alpine di Sebastian Ocon, protagonista di un incredibile recupero dalla sedicesima alla quarta piazza. Il francese conquista il suo secondo migliore risultato stagionale dopo il bronzo nel GP di Monaco. Dietro l'ottimo Lance Stroll (Aston Martin), mentre c'è da segnalare la giornata no della McLaren che conquista un solo punto con Piastri e tira un sospiro di sollievo per il brutto incidente che vede protagonista Lando Norris.
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