Il campione del mondo vince anche sul circuito di Interlagos e conquista il successo numero 52 in carriera. Grandi prove per Norris e Alonso.
Straordinario Max Verstappen. Il fuoriclasse della Red Bull si impone anche nel Gran Premio del Brasile, conquistando così la vittoria numero 17 in questa incredibile stagione. Sul circuito di Interlagos, il tre volte campione del mondo si conferma più forte di tutti, anche di un Lando Norris in forma clamorosa. Il giovane britannico ha il merito di tenere viva una gara che altrimenti sarebbe segnata dal solito monologo taurino. Per la serie: almeno qualche spunto c’è.
La McLaren mette un po’ di pepe, vero, ma il dominio del grande Max è indiscutibile. Il campione del mondo è sempre in controllo e prende il largo quando Lando si avvicina un po’ troppo o quando c’è la sensazione che la McLaren voglia provare qualche strategia audace in ottica soste. Niente da fare, ma in ogni caso Norris si presenta sempre più come pilota dal sicuro avvenire, capace com’è di mettere anche solo per un attimo in dubbio il dominio del cannibale Max: a certificarlo gli appena 8 secondi di distacco sulla linea del traguardo.
Un lusso, di questi tempi. La netta impressione, così, a fronte di una seconda parte di stagione di assoluto spessore, è che per la prossima annata la McLaren sia pronta a recitare un ruolo da protagonista nel Mondiale. Finalmente, come ai tempi d'oro delle collaborazioni con Mercedes e prima ancora Honda.
Da segnalare, poi, la rinascita dell'eterno Fernando Alonso: dopo sei uscite a vuoto, con tanto di due ritiri consecutivi tra Austin e Città del Messico, lo spagnolo della Aston Martin conquista un prestigioso terzo posto. Alonso riesce a tenere alle spalle l'altra Red Bull di Sergio Perez, teoricamente una macchina di gran lunga più veloce della sua AMR23. Tutta questa differenza in pista non si vede: anzi, nel finale l'iberico mostra al mondo tutta la sua classe, rimediando al sorpasso di Perez durante il penultimo giro e terminando la corsa con pochi millesimi di vantaggio. Superlativo.
Grande, grandissima delusione per la Ferrari, che in ottica classifica costruttori non approfitta del tonfo Mercedes. Sconcertante quanto successo a Charles Leclerc, che finisce a muro nel giro di formazione del Gran Premio brasiliano. Così, se dobbiamo guardare velocemente a quanto successo in Brasile, non possiamo che partire dal clamoroso problema idraulico, con tanto di bloccaggio delle ruote e conseguente incidente, che costringe Leclerc a ritirarsi ancora prima che la corsa inizi.
Una delusione incredibile per il monegasco che partiva dalla seconda posizione e sperava nel quinto podio stagionale. La Ferrari, così, si conferma ancora una volta monoposto inaffidabile. Nonostante questo c'è chi pensa positivo, alla luce dell'ottimo (per come è arrivato) sesto posto di Carlos Sainz, che porta le Rosse di Maranello a 20 punti dalla Mercedes in chiave secondo posto della classifica costruttori.
La Aston Martin non è solo Alonso. Da apprezzare, infatti, anche la prova dell'altro inglese Lance Stroll, che conquista un pregevole quinto posto (miglior risultato stagionale dopo il quarto posto di Melbourne dello scorso aprile). Punti anche per le Alpine di Gasly e Ocon, rispettivamente settimo e decimo, e per l'AlphaTauri di Tsnunoda. Discorso a parte lo merita l'altro pluricampione del mondo Lewis Hamilton, che non va oltre l'ottavo posto: il fuoriclasse britannico limita i danni al termine di una giornata dannatamente storta per la Mercedes, segnata dal ritiro di George Russell.
Il Mondiale di Formula 1 è ormai agli sgoccioli: mancano, infatti, solo due appuntamenti prima di rompere le righe. Dopo l'ultima pausa stagionale, il 18 novembre si corre sul circuito cittadino di Las Vegas. L'impressione è che ci sarà da divertirsi, per giunta su un tracciato che è una novità assoluta: nonostante questo, Verstappen lascerà la sua firma anche qui?
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