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F1: GP Bahrain, Verstappen si conferma il più forte. Delusione Ferrari

Il campione del mondo in carica domina la gara di Sakhir: tra lui e gli avversari sembra esserci un abisso. Male Leclerc (ritiro per power unit) e Sainz. Capolavoro Alonso.

Pronti, via ed è subito capolavoro Red Bull. Il protagonista è sempre lui, il due volte campione del mondo Max Verstappen: "l’olandese volante" riesce finalmente a conquistare un successo anche a Sakhir, confermandosi un extraterrestre delle quattro ruote e smentendo così quelli che speravano di ritrovarlo assuefatto dal successo. 

Dopo il GP del Bahrain, ad uscire ridimensionati sono invece la Ferrari e il monegasco Charles Leclerc, costretto al ritiro per un problema alla macchina che ha riacceso la spia in ottica affidabilità. La sorpresa (per certi versi annunciata) è invece un altro che è salito per due volte sul tetto più alto del mondo: parliamo ovviamente di Fernando Alonso, capace di conquistare il terzo posto e di tornare così sul podio ad un anno e mezzo di distanza dal "bronzo" di Doha.

La legge di Max: quando Verstappen è in giornata, non ce n'è per nessuno

La Red Bull è di un'altra categoria. A parlare non solo la prova ai limiti della perfezione di Verstappen e Perez, ma anche lo stesso Leclerc, che si è lasciato ad una dichiarazione che - dopo appena un Gran Premio - sembra assumere i connotati della resa incondizionata. E non potrebbe essere altrimenti al cospetto di una scuderia che l'anno scorso, al netto di un avvio sottotono, ha letteralmente stracciato record su record, con Verstappen capace di conquistare 15 successi in una stagione, uno in più di gente del calibro di Michael Schumacher e Sebastian Vettel. E, adesso, l’impressione è che la Red Bull sia addirittura migliorata. Incredibile solo a pensarci.

Una superiorità austriaca messa subito in chiaro con la prima partenza del Mondiale di F1 2023, con Max che è apparso subito in controllo, quasi noncurante di quanto gli succedesse alle spalle, con il compagno di scuderia superato da un Leclerc protagonista di un ottimo avvio. Guardando proprio alla partenza, da segnalare l'iniziale amnesia di Alonso: lo spagnolo, all'esordio con la Aston Martin, sceso al settimo posto dopo i sorpassi ad opera di Hamilton, Stroll (che lo ha anche toccato, facendogli perdere aderenza) e dell'altra Mercedes di George Russell.

Il Gran Premio sul circuito di Sakhir, situato nel bel mezzo del deserto, è stato nei fatti un assolo di Verstappen. L’olandese ha messo le cose in chiaro già nei primissimi giri, dopo una decina di giri erano più di sette i secondi di vantaggio su Leclerc, quasi raddoppiati dopo il primo giro di pit stop (scelta azzeccata di una Red Bull che ha scelto la gomma soft, a differenza di quella dura della Ferrari). Nella fase centrale della gara, da segnalare i quindici secondi di penalità inflitti a Ocon, il sorpasso di Perez ai danni di un deludente Leclerc costretto al ritiro per un problema tecnico e la riscossa di un Alonso in stato di grazia. 

Il due volte campione del mondo ha prima vinto il duello con Hamilton e poi ha infilato Sainz, privando la Ferrari anche di un terzo posto che alla vigilia appariva come l'obiettivo minimo. Per il resto, dominio di Verstappen, su tutto, su tutti: il campione del mondo in carica è un rullo compressore, come certificano gli 11 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Perez e la voragine di quasi 40 secondi dal terzo posto. Statistiche sconcertanti, che mostrano la superiorità Red Bull in chiave passo gara e l'incredibile intelligenza strategica dei tecnici della scuderia austriaca.

Ferrari, così non va. E con un Alonso in forma mondiale anche il secondo posto è in discussione

La grande delusione del primo appuntamento mondiale non può che essere la Ferrari. Al netto del problema tecnico che ha visto protagonista Leclerc (ancora un guasto alla power unit), la monoposto di Maranello si è mostrata troppo lenta nel passo gara, pagando la scelta delle gomme dure (che hanno palesato limiti in ottica erosione) e arrivando addirittura a perdere un secondo al giro nel confronto a distanza con l’'imprendibile Verstappen. 

Sconcerta, così, l'incapacità del monegasco e di Sainz di tenere testa rispettivamente a Perez e Alonso, aspetto questo da non sottovalutare in chiave Mondiale. A proposito dello spagnolo, sugli scudi in Bahrain con una prova da applausi, la netta impressione è che per la Ferrari anche il secondo posto costruttori sia in grande dubbio. Quello, almeno, sembrava una certezza, ma con una Aston Martin così e con una Mercedes che tirerà fuori l'orgoglio ci sarà da soffrire anche per finire sul podio.

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