L’anno scorso il successo del gruppo ucraino, nel 2021 la vittoria dei Maneskin (la terza a tinte italiane dopo quelle di Cutugno e della Cinquetti). Guardando alle nazioni, l’Irlanda è davanti a tutte con sette affermazioni.
Tutto pronto per l’Eurovision Song Contest. L'edizione 2023 - la 67esima della storia, in programma a Liverpool nelle serate del 9, 11 e 13 maggio - vede gareggiare la bellezza di 37 artisti tra band e (soprattutto) solisti. L'obiettivo è salire sul gradino più alto del podio e fare seguito al successo dell'anno scorso degli ucraini della Kalush Orchestra. Guardando proprio alle passate edizioni, diamo uno sguardo veloce ai vincitori degli ultimi decenni, concentrandoci soprattutto sugli artisti italiani e su quelli più famosi.
Iniziamo ovviamente dai vincitori del 2022: parliamo della Kalush Orchestra, che si è imposta al PalaOlimpico di Torino con la struggente Stefania. La canzone, scritta interamente in lingua ucraina, è dedicata alla madre del frontman Oleh Psjuk e al contempo alla città natale del cantante (Kalus, situata nell'Oblast di Ivano-Frankivs'k). Nel testo è impossibile non notare un riferimento all’Ucraina stessa, nazione che sta vivendo un momento storico decisamente difficile.
Un successo, quello della Kalush Orchestra, tutt’altro che pronosticabile: il gruppo è riuscito ad accedere alla manifestazione per la porta secondaria, dal momento che il Vidbir 2022 (sorta di Sanremo locale) è stato conquistato da Alina Pas, cantante che ha poi ritirato la sua candidatura.
Tre i successi italiani nella storia dell’Eurovision. L’ultimo appena due anni fa con i Maneskin, rock band che si è imposta al grande pubblico con la canzone "Zitti e Buoni", la stessa che li ha visti trionfare pochi mesi prima sul palco del Festival di Sanremo. Il gruppo romano, avanti con 524 punti, ha avuto la meglio a Rotterdam (in Olanda) contro la francese Barbara Pravi e lo svizzero Gjon's Tears, distanti rispettivamente 25 e 92 punti. Con questo pezzo, i Maneskin hanno letteralmente conquistato il mondo, arrivando addirittura ad imporsi negli Stati Uniti.
Il penultimo trionfo italiano è datato 1990, con il mitico Totò Cutugno che si impose in quel di Zagabria con la canzone "Insieme: 1992". Ancora prima, nel lontano 1964, a vincere fu Gigliola Cinquetti con la sua hit "Non ho l'età (Per amarti)". Per quanto riguarda i podi, andando sempre a ritroso, da segnalare gli "argenti" di Mahmood, Raphael Gualazzi e ancora una volta Gigliola Cinquetti, mentre non sono andati oltre il terzo posto Il Volo, il duo composto da Umberto Tozzi e Raf, l'altro nel segno di Wess e Dori Ghezzi, Emilio Pericoli e Domenico Modugno.
Sono tanti i big della musica internazionale che hanno calcato il palcoscenico dell’Eurovision. Indimenticabile la vittoria degli ABBA del 1974 con la hit “Waterloo”. Con questa vittoria il gruppo pop svedese riuscì prima a conquistare il Regno Unito, prima del clamoroso successo planetario di due anni più tardi. Dimostrazione ulteriore che chi vince l'Eurovision può sognare la tanta agognata svolta della carriera.
Quattordici anni più tardi la vittoria della ancora sconosciuta Celine Dion: la cantante canadese rappresentò nel 1988 la Svizzera e vinse alla Royal Society di Dublino con la canzone in francese "Ne partez pas sans moi". Negli anni più recenti da segnalare le vittorie della band heavy metal Lordi, della drag queen Conchita Wurst e della ucraina Jamala.
L'Eurovision è una competizione canora che, nei fatti, mette a confronto artisti che rappresentano le nazioni del Vecchio Continente (alcune volte, come nel caso di Celine Dion con la Svizzera o di Achille Lauro con San Marino, senza averne il passaporto). Interessante, così, dare uno sguardo all’albo d’oro considerando le vittorie per singole nazioni: davanti a tutte c’è l’Irlanda, capace di imporsi in ben 7 occasioni (da segnalare quattro vittorie nella prima parte degli anni '90). Alle spalle degli irlandesi troviamo la Svezia, ferma a sei successi, mentre sull'ultimo gradino del podio ci sono Paesi Bassi, Regno Unito, Lussemburgo e Francia.
Ecco, di seguito, l’elenco dei vincitori dell’ultimo ventennio:
2002: Marie N. (Lettonia)
2003: Sertab Erener (Turchia)
2004: Ruslana (Ucraina)
2005: Helena Paparizou (Grecia)
2006: Lordi (Finlandia)
2007: Marija Serifovic (Marija Serifovic)
2008: Dima Bilan (Russia)
2009: Alexander Rybak (Norvegia)
2010: Lena (Germania)
2011: Ell & Nikki (Azerbaigian)
2012: Loreen (Svezia)
2013: Emmelie de Forest (Danimarca)
2014: Conchita Wurst (Austria)
2015: Mans Zelmerlow (Svezia)
2016: Jamala (Ucraina)
2017: Salvador Sobral (Portogallo)
2018: Netta (Israele)
2019: Duncan Laurence (Paesi Bassi)
2021: Maneskin (Italia)
2022: Kalush Orchestra (Ucraina)
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