La memorabile vittoria azzurra nell'ultima edizione degli Europei: il successo della rinascita targato Mancini, con la clamorosa vittoria ai rigori sull'Inghilterra nel suo stadio talismano.
Doveva essere il giorno del ritorno a casa del “football”, invece è stato quello della rinascita del calcio italiano dopo la delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali 2018. Una rinascita tanto esaltante quanto effimera, visto poi come sono andare le cose nelle qualificazioni ai Mondiali successivi, ma che ha fatto impazzire di gioia un intero Paese, rinverdendo il ricordo delle “Notti magiche” del 1990 e riportando l'Italia sul trono continentale a distanza di 53 anni dal successo precedente, centrato a Roma nel 1968. Ecco come sono andate le cose in quella meravigliosa, esaltante, forse irripetibile estate del 2021.
Italia qualificata con un ruolino di marcia straordinario: dieci vittorie su dieci nelle qualificazioni. Nella fase finale un piccolo grande vantaggio, quello di giocare in casa a Roma tre gare su tre del girone eliminatorio. Si parte l'11 giugno contro la Turchia, gara inaugurale di tutto il torneo. Partita spigolosa, coi turchi che si difendono bene e l'Italia che non riesce a sfondare. La scossa la dà Berardi a inizio ripresa. Grande spunto sulla destra, tiro-cross al centro e maldestra autorete di Demiral. È il gol che scardina il fortino turco e dà il via alla festa. Raddoppia Immobile al 21', chiude i conti Insigne al 34'.
All'Olimpico tornano le “Notti Magiche” e il copione si ripete nella seconda partita, il 16 giugno: altro 3-0 alla Svizzera, stavolta griffato da Locatelli con una doppietta: primo gol su assist di Berardi, secondo con una gran conclusione dal limite in avvio di secondo tempo. Il tris lo cala Immobile nel finale. Azzurri già qualificati, ma capaci di blindare il primo posto nella successiva sfida contro il Galles, vinta 1-0 con rete di Pessina sugli sviluppi di una punizione dalla tre quarti. Italia prima nel girone: agli ottavi lo scontro con l'Austria.
Lasciata la comfort zone di Roma, per l'Italia è tempo di trasferirsi a Wembley. È qui che è in programma la gara con gli austriaci. Arnautovic e soci si rivelano avversari forse più spigolosi del previsto. Gli azzurri faticano, rischiano di subire il gol nel secondo tempo, sono costretti ai supplementari. Il jolly lo pesca Chiesa al 5': rete da opportunista e paura spazzata via. Poco dopo Pessina firma il raddoppio. Finita? No, perché a 6' dal termine del secondo overtime Kalajdzic su calcio d'angolo trova il gol che spezza l'imbattibilità di Donnarumma e che regala alcuni minuti di panico. Alla fine, però, la vittoria va in porto lo stesso: Italia ai quarti.
Si va a Monaco, in Germania, per la sfida al forte Belgio. Una grande incompiuta del panorama internazionale. Gli azzurri partono bene e sbloccano il risultato al 31', con una zampata di Barella in mischia. Poi è Insigne, con un bellissimo tiro a giro, a firmare il raddoppio. Poco prima dell'intervallo i Diavoli Rossi accorciano le distanze con Lukaku su rigore, ma nella ripresa l'Italia si difende con ordine, stringe e i denti e porta a casa la vittoria: si torna a Wembley per la semifinale.
Sulla strada degli azzurri una rivale storica: la Spagna di Luis Enrique. Altra partita dura, contro una squadra che mantiene a lungo il possesso del pallone e contro cui è difficile costruire. Il risultato si sblocca in contropiede nella ripresa: altro tiro a giro, stavolta di Chiesa, e azzurri in vantaggio. A 10' dalla fine, però, Morata rimette tutto in discussione: 1-1 e supplementari. Il risultato non cambia più, il match si decide ai rigori. Locatelli e Olmo sbagliano, poi è proprio Morata a fallire dal dischetto. Il matchpoint è tra i piedi di Jorginho, che non sbaglia: Italia in finale.
C'è da battere l'Inghilterra padrona di casa, in uno stadio già vestito a festa per il trionfo dei Leoni. Due minuti e gli inglesi sono già avanti: segna Shaw su traversone dalla destra. L'Italia vacilla, ma non molla. Nella ripresa inizia a spingere con convinzione e trova il pari al 22', su corner, con Bonucci. Il risultato non cambia più, anche dopo i supplementari: ancora rigori. Sbaglia Belotti, inglesi avanti. Poi però sbagliano Rashford e Sancho. Il matchpoint è ancora tra i piedi di Jorginho, che però si fa parare la conclusione da Pickford. Sul dischetto va Saka: para Donnarumma, Italia campione. La vittoria più bella e forse inattesa: “It's coming Rome”.
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