Gli andalusi hanno vinto sei finali su sei nella competizione. Ma anche il portoghese non ha mai fallito una finale europea vincendo tutte le cinque a cui ha preso parte. Uno dei due record è destinato a cadere.
Il cammino verso Budapest è stato lungo e tortuoso. Poteva consegnarci una finale tutta italiana ma di mezzo ci si è messo il Siviglia che in Europa League è di casa. Così a sfidare gli andalusi nella capitale ungherese ci sarà la Roma di José Mourinho.
Forse non l’atto conclusivo che ci aspettavamo all’inizio, data la presenza di tanti club blasonati che però hanno pagato dazio alla fatica o semplicemente hanno fatto meno rispetto a potenzialità e aspettative. Ma non si può affatto dire che questa non sia la conclusione degna di questa manifestazione. Anzi, la squadra di José Luis Mendilibar ha fatto tanta fatica in campionato, riuscendo a salvarsi nel rush finale ma fuori dai confini nazionali si è sempre fatta rispettare a prescindere dalla guida tecnica che nel corso dell’annata è cambiata più volte.
All’insegna della continuità è invece stato il cammino dei giallorossi che hanno sposato una filosofia precisa di gioco, magari non spettacolare ma certamente efficace. E che hanno risposto con i giovani e con strazianti supplementi di fatica ad una rosa non costruita per gestire più impegni. Ognuno ha la sua storia e le sue armi per portare dalla propria parte la battaglia. Da un lato la storia dell’Europa League, dall’altro quella di un allenatore che ha quasi sempre vinto e che sa come si fa.
In Champions League c’è il Real Madrid, in Europa League c’è il Siviglia. Ogni competizione ha la sua regina e in questa gli andalusi sono imbattibili. O almeno lo sono stati fino ad oggi, con la Roma che spera ardentemente di cancellare questa statistica. I biancorossi hanno giocato finora sei finali di Europa League, vincendole tutte. Nessuna squadra è riuscita a vincere più volte il torneo. L’ultima, tra l’altro è stata proprio contro un’italiana: era l’Inter di Antonio Conte nel 2020 passata pure in vantaggio con Romelu Lukaku ma poi capitombolata contro l’irresistibile Siviglia.
Liverpool, Dnipro, Benfica, Espanyol e Middlesbrough le altre vittime di un’epopea che ha preso il via in epoca recente. Il primo trionfo è infatti datato 2006. Da allora poi si sono alternati sulla panchina del club iberico diversi allenatori, così come c’è stato un ampio ricambio di calciatori. Ma quella magia nell’aria è rimasta. Anche in un anno come questo, terribilmente complicato per il Siviglia c’è la possibilità di vincere questa coppa che è evidentemente calamita per le mani dei nervionenses. A meno che non intervenga Mou a spezzare questo idillio. Anche perché c’è pure un altro dato sgradevole: il Siviglia dal 2007 ha sempre eliminato le italiane nei confronti diretti.
Arrivare fino a questo punto è costato tanta fatica alla Roma. Non è stato un cammino semplice, infatti, per i giallorossi che in qualche occasione hanno pure rischiato. Secondo posto nella fase a gironi, quindi turno in più peraltro contro un Salisburgo duro ad arrendersi. Quindi Real Sociedad, poi Feyenoord ed infine Bayer Leverkusen. Nel mezzo tanti infortuni a rendere più semplici le scelte dell’allenatore ma anche più complicato reggere alla lunga. Il muro eretto dai capitolini si è però mostrato granitico tanto che la finale è diventata realtà. Ora di fronte c’è un’ulteriore sfida per un club che di finali europee ne ha giocate tre e questa è la seconda consecutiva.
Le prime due sono andate male: in Champions contro il Liverpool e nell’allora Coppa UEFA contro l’Inter. L’unica vinta è stata quella dell’anno scorso e chi c’era sulla panchina della Lupa? Esatto, José Mourinho. Proprio sul vate portoghese deve far affidamento la Roma per contrastare la dea bendata che ha sempre fatto l’occhiolino al Siviglia prossimo avversario. Già perché l’uomo di Setubal, proprio come gli andalusi, non ha mai perso una finale di una competizione europea, supercoppe a parte. E non che ne abbia disputate poche, tutt’altro. Sono cinque infatti quelle che Mou conta in carriera, tutte portate trionfalmente a casa.
La prima è stata proprio la Coppa Uefa vinta col Porto nel 2003, contro il Celtic poi la Champions sempre col team portoghese l’anno successivo con successo sul Monaco di Deschamps. Quindi quella che in Italia tutti ricordiamo, che ha portato l’Inter al Triplete battendo il Bayern Monaco. Nel 2017 è arrivata poi l’Europa League, una delle rare soddisfazioni ottenute col Manchester United dal sessantenne portoghese. E infine la Conference con la Roma di un anno fa quando Nicolò Zaniolo fece esplodere i supporter giallorossi nel loro primo trionfo europeo. Un record è destinato a cadere, insomma: quello del Siviglia o quello di Mourinho?
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.