Bianconeri e rojiblancos si affrontano in centottanta minuti, con andata a Torino, per conquistare un posto nella finalissima del 31 maggio.
Evento: | Juventus-Siviglia |
Luogo: | Allianz Stadium, Torino |
Quando: | 21:00, 11 maggio 2023 |
Dove vederla: | Dazn, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K, Sky Sport, Raiuno |
Dopo aver agguantato il secondo posto in campionato, scavalcando la Lazio di Maurizio Sarri, la Juventus volta pagina e si rituffa in Europa. Siamo giunti alle semifinali della seconda competizione internazionale in ordine di rilevanza e i bianconeri affronteranno il Siviglia in un doppio confronto a distanza di una settimana. L’andata sarà giovedì 11 maggio alle ore 21:00 presso l’Allianz Stadium di Torino.
Quattro i precedenti tra le due formazioni, con leggero vantaggio da parte del club italiano che si è imposto in due occasioni contro l’unica vittoria da parte degli spagnoli. Sempre uno, invece, è stato il pareggio. I rojiblancos arrivano all’appuntamento reduci da una stagione complicata, che vede proprio nell’Europa una possibilità di salvezza. Occhio, poi, che proprio il Siviglia ha il record di successi in questo torneo avendone totalizzati complessivamente sei, tutti nello spazio di quindici anni tra il 2005 e il 2020.
La Vecchia Signora, invece, ha alzato la coppa tre volte con l’ultima datata 1993. Sarà compito della squadra di Massimiliano Allegri interrompere il trend positivo dei biancorossi facendo leva sui tanti campioni a disposizione recuperati e rispolverati in tempo per la grande occasione.
Se l’habitat naturale del Siviglia è l’Europa League, la Juventus si trova qui invece a causa dello scellerato girone di Champions condotto in autunno nel quale i bianconeri hanno portato a casa soltanto tre punti perdendo cinque partite su sei. Il tempo ha poi fatto il suo corso lenendo le ferite della Vecchia Signora che nel frattempo in campionato ha recuperato fino a raggiungere la seconda posizione, utile per poter giocare la massima competizione internazionale nella prossima stagione.
Ad ogni modo nell’attuale torneo i bianconeri hanno percorso un po’ di strada, superando nell’ordine il Nantes, il Friburgo e quindi lo Sporting Lisbona tornando a sorridere anche fuori dai confini nazionali. Adesso però arriva il bello, il momento del raccolto dopo la semina. Se gli andalusi hanno avuto parecchi problemi, anche i piemontesi hanno vissuto un’annata certamente tribolata che la finale di Budapest potrebbe in parte risollevare.
Di buono c’è che, dopo tanti infortuni, la rosa è in questo momento quasi al completo con anche Chiesa e Pogba abili e arruolabili per il delicato impegno. Ci sarà bisogno davvero di tutti per arginare lo scoglio iberico e conquistarsi un posto per il 31 maggio. Magari proprio contro la Roma, ma questa è un’altra storia che magari, chissà, racconteremo.
Julen Lopetegui, Jorge Sampaoli e infine José Luis Mendilibar. Il Siviglia ha avuto tre allenatori nell’arco di questa singola stagione, a conferma di un rendimento tutt’altro che positivo. Gli andalusi sono stati infatti a lungo coinvolti in Liga nella lotta per non retrocedere, uscendone soltanto con un filotto di vittorie ottenuto proprio negli ultimi tempi. La sensazione è che questo non sia il momento migliore per affrontare i rojiblancos che sono fuori dalla crisi ed hanno la possibilità di riconquistare la vetrina europea solo e soltanto passando dalla vittoria di una coppa a loro particolarmente familiare.
D’altro canto il cammino fin qui da parte del Siviglia è stato quasi perfetto: eliminati dalla Champions dopo un terzo posto alle spalle di Manchester City e Borussia Dortmund, hanno battuto il PSV Eindhoven agli spareggi per poi superare il Fenerbahce e l’altro club di Manchester che era uno dei team dati per favoriti nella vittoria finale. Fuori casa i biancorossi hanno però quasi sempre perso, salvandosi soltanto proprio all’Old Trafford grazie al gol del pari trovato al novantaduesimo con l’autogol di Maguire.
Insomma, non parliamo di un avversario imbattibile e che ha problemi in fase difensiva: solo quattro squadre nel campionato spagnolo hanno subito più gol. Certo, di contro, il reparto d’attacco funziona e ha in Youssef En-Nesyri la propria punta di diamante.
La Juve può scegliere e dovrebbe presentarsi con difesa a quattro con Cuadrado, Danilo, Gatti e Alex Sandro davanti al numero uno Szczesny; Fagioli, Locatelli e Rabiot in mezzo; davanti Vlahovic torna dal primo minuto con Di Maria e Chiesa ai lati. Kostic dalla panchina.
Più offensivo l’atteggiamento del Siviglia che schiera Bounou in porta; poi Navas, Badé, Marcão e Acuña a completare il pacchetto arretrato; Gudelj e Fernando sono i due mediani; Ocampos, Rakitic e Lamela i trequartisti alle spalle del centravanti En-Nesyri.
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