I club di Serie A non hanno mai vinto la competizione da quando ha assunto il nuovo nome. Dominio, invece, quando si parlava di Coppa Uefa: nove i successi che videro protagonisti anche Inter e Napoli.
Una maledizione. Da quando si chiama Europa League, nessuna squadra italiana è mai riuscita ad imporsi nella seconda competizione calcistica continentale. Così, avere quest’anno due protagoniste della Serie A tra le semifinaliste di EL rappresenta un'opportunità storica e per certi versi inesplorata. Juventus e Roma potrebbero mettere fine ad un digiuno lungo 23 anni, e cioè dal successo del magnifico Parma di Fabio Cannavaro ed Enrico Chiesa.
Altri tempi, altri giocatori. Da allora, da segnalare solo il successo sfiorato dall'Inter di Antonio Conte nell'estate del 2020, quando si arrese in finale al cospetto del Siviglia. Nessuna gioia, guardando all'ultimo ventennio, ma passiamo in rassegna le quattro squadre italiane che si sono imposte nell'allora Coppa Uefa, antenata dell'attuale Europa League.
Iniziamo ovviamente dall’ultima italiana che ha alzato il trofeo: parliamo del Parma guidato da Alberto Malesani, che negli ultimi scampoli del secondo millennio ebbe la meglio sul Marsiglia di Blanc e Pires. Un'impresa non da poco per la squadra gialloblu, avanti in finale con le reti di Crespo, Vanoli e di un superlativo Enrico Chiesa, bomber della manifestazione con la bellezza di otto gol (come lui solo il colosso Darko Kovacevic).
La speranza per gli appassionati italiani, e ovviamente per quelli juventini, è che il figlio Federico Chiesa possa seguire le gesta del padre: per il titolo di capocannoniere di una competizione europea la strada da fare è ancora tanta, ma conquistare l’Europa League non sembra poi una missione così impossibile anche per una squadra tutt’altro che bella da vedere come quella guidata da Max Allegri. Certo, parliamo di epoche diversissime tra loro: se oggi facciamo riferimento ad un movimento che non si impone dal triplete dell’Inter di Mourinho, negli anni Novanta si contano tre vittorie in Champions League, altrettante nell'allora Coppa delle Coppe e addirittura sette in Coppa Uefa. Dominio totale.
In questa lunga scia di successi, spicca il derby tutto italiano che vede trionfare il Parma di Nevio Scala al cospetto della fortissima Juve di Marcello Lippi. Dobbiamo tornare indietro fino al 1995, quando i gialloblu conquistano la loro prima Coppa Uefa grazie alle reti di uno straordinario Dino Baggio. Un altro successo d’autore per gli emiliani, all’epoca guidati da Nevio Scala, capaci di avere la meglio sulla truppa di Vialli e Del Piero, un anno dopo in grado di battere l’Ajax di Litmanen e Davids in finale di Champions.
Un trittico tutto negli anni Novanta per l’Inter. I nerazzurri conquistano l’ultima Coppa Uefa nel pieno dell’era di Ronaldo il Fenomeno: anche qui un derby tutto italiano contro la Lazio, con rete stupenda di Javier Zanetti e raddoppio da cineteca del fuoriclasse brasiliano, che supera Marchegiani con un dribbling entrato nella storia.
L’altro trionfo dei milanesi arriva appena quattro anni prima, al termine di una stagione decisamente anomala. Siamo nel 1994, alla vigilia dei Mondiali in terra statunitense, e l’Inter termina il campionato di Serie A in piena zona retrocessione, come testimonia il misero punticino di vantaggio sul Piacenza quartultimo (all’epoca retrocedevano quattro squadre). Tutt’altra musica in coppa, con il successo nella doppia sfida con il Salisburgo grazie alle reti dell’imprescindibile Nicola Berti e dell’olandese Wim Jonk.
Per il primo successo dei nerazzurri in Coppa Uefa, invece, dobbiamo tornare al 1991: ennesimo derby italiano del lotto, con l'Inter guidato all'epoca da Giovanni Trapattoni che supera la Roma di Ottavio Bianchi, con reti di Matthaus e dell'uomo di coppa Nicola Berti.
Anni ‘90 da incorniciare anche per la Juventus, sugli scudi con tre trionfi in Coppa Uefa: il più recente quello del 1993, nella penultima annata dominata dal Trap, con il complessivo 6-1 ai danni del Borussia Dortmund (tre gol totali per Dino Baggio, che ruba la scena al Divin Codino e al tedesco Andreas Moeller). Tre anni prima, alla vigilia di un altro Mondiale indimenticabile come quello segnato dalle Notti Magiche, è successo contro la Fiorentina di Roberto Baggio e Dunga: decisivo il 3-1 del match d'andata all'insegna dei gol di Galia, Casiraghi e Luigi De Agostini.
L’altra vittoria, la prima di una squadra italiana, risale alla stagione 1976/77, al cospetto dei baschi dell'Athletic Bilbao. I bianconeri, che possono fare leva su big italiani come Zoff, Gentile, Scirea, Tardelli e Bettega, si impongono nel match d’andata con rete di Tardelli e poi possono permettersi di perdere 2-1 allo stadio San Mames.
Chiudiamo questa carrellata di successi italiani in Coppa Uefa con l’unico trionfo del Napoli. Una vittoria, quella contro lo Stoccarda, segnata dalle giocate di Diego Armando Maradona e dai gol di Antonio Careca (per lui due reti nel 5-4 complessivo contro la squadra del futuro sampdoriano Srecko Katanec). Questo rimane l’unico acuto lontano dal territorio italiano da parte dei partenopei, che poi sono riusciti a vincere solo una Coppa delle Alpi e al massimo di raggiungere le semifinali della Coppa delle Coppe 1976/77.
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