Espanyol e Siviglia sono reduci da sconfitte nel precedente turno di campionato. Tocca a loro aprire l’undicesima giornata della Liga nel tentativo di migliorare le rispettive classifiche.
L’undicesima giornata della Liga spagnola si apre con l’anticipo tra Espanyol e Siviglia. La partita dello Stage Front Stadium di Barcellona è in programma per venerdì 25 ottobre alle ore 21:00. Nessuna delle due formazioni arriva all’appuntamento reduce da un risultato favorevole, anzi: tutte e due hanno perso nel precedente turno di campionato. In classifica ci sono solamente due lunghezze a separare catalani e andalusi con questi ultimi momentaneamente davanti.
Espanyol (4-2-3-1): Joan Garcia; El Hilali, Sergi Gomez, Kumbulla, Brian Oliván; José Gragera, Pol Lozano; Jofre Carreras, Alex Král, Carlos Romero; Veléz. Allenatore: Gonzaléz.
Siviglia (4-3-3): Nyland; Carmona, Badé, Marcao, Pedrosa; Agoumé, Gudelj, Peque; Lukebakio, Isaac, Ejuke. Allenatore: Pimienta.
Nomi diversi, un solo stadio. Quello dell’Espanyol è ufficialmente lo Stage Front Stadium, sebbene sia conosciuto anche come RCDE Stadium oppure stadio Cornellà-El Prat. Data la capienza di 40mila spettatori, è il terzo impianto della Catalogna nonché il decimo di tutta la Spagna. La struttura, classificata con 4 stelle dalla UEFA, è attiva dal 2 agosto 2009, giorno della sua inaugurazione.
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Non c’è stato molto equilibrio tra queste due squadre in epoca recente. Se prendiamo in considerazione gli ultimi sette anni, l’Espanyol non è mai riuscito a battere il Siviglia. Nei nove precedenti totali per ben sette volte hanno vinto gli andalusi con due incontri che invece si sono conclusi in parità.
Nel 2007 è capitato che i due club si siano contesi un trofeo internazionale: parliamo dell’Europa League con la finale tutta spagnola di quell’edizione. A conquistare la coppa furono i biancorossi, col trionfo che arrivò solamente ai calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Altri tempi ma una tendenza piuttosto evidente, alla quale il sodalizio di Barcellona dovrà provare a porre rimedio.
Se il campionato finisse oggi l’Espanyol sarebbe salvo. E andrebbe già bene così considerando che i parrocchetti sono una neopromossa in Liga, con tutto ciò che ne consegue in termini di difficoltà di impatto con un calcio di categoria superiore. Il problema è che il torneo durerà ancora a lungo e qualcosa va sistemata in casa biancoblu. Basti pensare che nelle ultime cinque giornate sono arrivate ben quattro sconfitte, intervallate solamente dal successo interno con il Maiorca.
Non basta, anche perché la squadra di Manolo Gonzaléz continua a subire tante reti. Sono 17 i gol presi in 10 turni di campionato: non certamente un percorso lusinghiero per una società che comunque non è che abbia effettuato chissà quali acquisti nella scorsa sessione di mercato. Tra prestiti e parametri zero si è tentato in qualche modo di completare la rosa, attingendo anche dall’Italia da dove sono pervenuti il difensore Kumbulla e l’attaccante Cheddira.
Anche per il Siviglia la tappa di avvicinamento all’appuntamento del prossimo turno non è stata delle migliori, per utilizzare un eufemismo. I biancorossi hanno infatti perso 5-1 sul campo del Barcellona trovando solamente nel finale la possibilità di rendere meno amaro il divario. Se escludiamo però dal bilancio dell’ultimo periodo la sfida con i catalani, notiamo come gli andalusi erano riusciti a rialzare la testa centrando tre risultati utili consecutivi con due vittorie ed il pareggio in trasferta con l’Atletico Bilbao.
Ecco fuori casa la truppa guidata da Francisco Garcia Pimienta non si è ancora sbloccata. Fin qui lontano dal Sánchez Pizjuán il Siviglia ha conquistato tre pareggi soccombendo in due occasioni. Difficile definire in anticipo quale possa essere il vero obiettivo dei Roijblancos che da anni ormai si assestano su posizioni di medio-bassa classifica.
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