Sfida cruciale nel girone sudamericano: l’Ecuador cerca l'allungo, il Perù la prima vittoria nelle qualificazioni. In campo pure Cile e Bolivia.
È a tutti gli effetti un derby, visto che mette di fronte due Paesi confinanti e divisi da una fiera rivalità sportiva. Ma è anche una sfida che potrebbe risultare decisiva nella lunga corsa delle eliminatorie sudamericane verso i Mondiali del 2026. Ecuador e Perù si affrontano a Quito in un match di fuoco, per importanza e per fascino.
Stanno meglio i padroni di casa, che al momento sarebbero qualificati da sesti nel girone, nonostante il -3 in classifica con cui hanno iniziato la loro avventura. L'Ecuador, infatti, è a quota otto punti. Il Perù, invece, è malinconicamente ultimo a quota tre, unica Nazionale ancora a secco di vittorie in tutto il girone. In contemporanea al match di Quito, si gioca a Santiago un'altra sfida molto importante: quella tra Cile e Bolivia.
Ecuador (3-5-2): Galindez; Torres, Pacho, Hincapie; Franco, Caicedo, Mendez, Sarmiento, Estupinan; Rodriguez, Valencia. Ct: Beccacece.
Perù (3-5-2): Gallese; Araujo, Zambrano, Callens; Advincula, Cartagena, Tapia, Pena, Lopez; Valera, Lapadula. Ct: Fossati.
Ecuador e Perù si affronteranno allo stadio Rodrigo Paz Delgado di Quito, conosciuto anche come La Casa Blanca, fortino della Liga Deportiva Universitaria, una delle formazioni più seguite della capitale e dell'intero Ecuador. La sua capienza sfiora i 42.000 spettatori.
Il match tra Ecuador e Perù è in programma alle 23:00 di martedì 10 settembre e potrà essere visto in streaming in pay per view su Onefootball.
La rete di Rodrygo alla mezz'ora del primo tempo ha condannato l'Ecuador in casa del Brasile. Partita che Estupinan e soci hanno ben giocato, mettendo in difficoltà la Selecao, ma da cui sono rientrati con un pugno di mosche. Il vantaggio nei confronti delle altre selezioni si è ridotto e adesso La Tricolor sente il fiato sul collo delle inseguitrici.
Una buona occasione per riprendere la marcia è offerta proprio dal match contro il Perù, rivale storica ma attualmente in difficoltà. L'undici guidato da Beccacece in casa fin qui ha ottenuto due vittorie e un pareggio, piegando avversarie di spessore come Uruguay e Cile e fermando la Colombia. Adesso insegue un nuovo risultato pieno, che avrebbe un'importanza tutt'altro che modesta.
Se l'Ecuador è in una posizione di classifica sicuramente più confortevole, il Perù annaspa nei bassifondi. La formazione presa in consegna lo scorso dicembre dall'esperto Ct uruguaiano Fossati è rimasta l'unica di tutto il girone ancora a digiuno di vittorie. Appena tre i punticini racimolati in classifica, l'ultimo dopo l'1-1 contro la Colombia. La rete di Callens, un difensore, aveva illuso: proprio nel finale, infatti, è arrivato il pari di Luis Diaz.
Le difficoltà in fase offensiva sono uno dei problemi principali da risolvere per il tecnico dei peruviani. In sette partite Lapadula e compagni hanno messo a segno appena due gol, subendone nove. Numeri che non consentono di fare eccessivi sogni di gloria. Serve un'inversione di tendenza al Perù per rimettersi in carreggiata e il match in Ecuador in questo senso è cruciale.
Un'altra sfida clou dell'ottava giornata delle qualificazioni sudamericane è quella di Santiago tra i padroni di casa del Cile e la Bolivia. Quasi uno spareggio. Travolgendo nell'ultimo turno il Venezuela con un rotondo 4-0 ottenuto nei 4.100 metri d'altitudine di El Alto, infatti, La Verde ha superato in classifica La Roja, portandosi a quota sei e sopravanzando di una lunghezza i cileni, sconfitti invece in Argentina. Due prestazioni antitetiche. La Bolivia ha fatto un sol boccone della Vinotinto, mettendo al sicuro il risultato già nel primo tempo con Vaca e un rigore di Algaranaz e incrementando il bottino nella ripresa con Miguelito e Monteiros. Il Cile, invece, ha retto un tempo a Buenos Aires contro l'Argentina, poi è crollato nella ripresa (3-0) sotto i colpi di Mac Allister, Alvarez e Dybala.
Appena un punto nelle ultime quattro gare delle qualificazioni per la Nazionale guidata ora dall'ex Ct del Perù, l'argentino Gareca. Che però in casa viaggia abbastanza forte: tutti ottenuti tra le mura amiche, infatti, i cinque punti in classifica, frutto della vittoria sul Perù e dei due pareggi con Colombia e Paraguay. La Bolivia, invece, in trasferta ha sempre perso: contro Brasile, Paraguay e Uruguay.
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