Test duro in semifinale per gli azzurri impegnati a Malaga contro la rappresentativa canadese. In palio c’è un posto in finale contro l’Australia.
Evento: Italia-Canada
Luogo: Palacio de Deportes José María Martín Carpena, Malaga
Quando: 16:00, 26 Novembre 2022
Dove vederla: Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, Sky Sport Arena, Rai 2, SuperTennis
La prima maledizione è stata sfatata, con la semifinale raggiunta dopo otto anni. Adesso c’è un tabù più pesante da abbattere per l’Italia di Filippo Volandri: spingersi ancora più oltre fino alla finale che manca addirittura da ventiquattro anni. Tra il dire e il fare c’è però di mezzo il Canada, un avversario non comodissimo per la rappresentativa azzurra. E i precedenti effettivamente non sorridono al Belpaese con un bilancio chiaramente a favore dei nordamericani che hanno vinto le due gare disputate nel 2013 e nel 2019.
Più che il passato c’è però ora da concentrarsi sul presente che può cambiare il futuro di un intero movimento che sogna di mettere le mani sulla ricca insalatiera in palio. L’appuntamento è fissato per ora di pranzo, nella speranza che il boccone venga ben digerito dall’Italia del tennis nel palcoscenico del Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga.
Cominciamo dal programma della giornata che, come di consueto, propone due singolari ed un doppio, tutti al meglio dei due set su tre. In caso di due vittorie nei singolari da parte della stessa compagine, il doppio ovviamente non viene disputato. Si parte quindi con Lorenzo Sonego al quale tocca affrontare Denis Shapovalov. Il tennista piemontese è stato finora determinante per il percorso degli azzurri, in particolar modo con la brillante ultima prestazione contro Frances Tiafoe. Nella vittoria con gli Stati Uniti c’è anche la sua firma, oltre a quella del duo Fognini-Bolelli.
Il 23enne canadese ma nato in Israele non ha invece fornito una prova convincente tanto da mettere a repentaglio la qualificazione della sua Nazionale contro la Germania. Invece, per sua fortuna, la sconfitta contro il tedesco Jan-Lennard Struf non ha avuto conseguenze. Tra Sonego e Shapovalov un solo precedente, equilibrato ma portato a casa dal nordamericano. Il pomeriggio prosegue poi con Musetti che va a sfidare Auger-Aliassime: qui c’è equilibrio nei precedenti con due successi per parte. A completare il quadro, infine, c’è il doppio tra Fognini e Bolelli contro Shapovalov e Pospisil. Insomma un sabato niente male nel quale serviranno nervi saldi senza alcun margine d’errore se gli azzurri vogliono portare a casa un traguardo così importante come la finale.
Ci ha provato la Croazia. Sognava la seconda finale consecutiva e possibilmente una rivincita dell’edizione del 2021 che l’aveva vista soccombere proprio all’ultimo gradino. E dire che contro l’Australia era pure partita bene: Borna Coric, rispettando quelli che erano i pronostici della vigilia, aveva portato in vantaggio gli scaccati superando Thanasi Kokkinakis, scelto da coach Hewitt al posto di Jordan Thompson. Poco più di un’ora e mezza per due set che avevano visto trionfare il numero due croato. Dopo è però partita la rimonta dei canguri, avviata anzitutto dal 23enne Alex de Minaur che ha avuto la meglio sul 34enne Marin Čilić, e completata poi col doppio della coppia Thompson e Purcell capace di sconfiggere in tre set il collaudato tandem composto da Mektic e Pavic.
Così in finale ci è andata la squadra oceanica, un traguardo che non raggiungeva ormai dal lontano 2003. Al netto del lungo digiuno, l’Australia ha una storia importante nella competizione con ventotto insalatiere portate a casa. Anche senza Nick Kyrgios si è confermata una rivale decisamente credibile. Ora non le resta che attendere il nome dell’avversaria: che sia Italia oppure Canada non cambierà la voglia di aggiudicarsi un’altra volta l’ambito trofeo.
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