De Minaur e compagni a caccia del 29esimo titolo, per i ragazzi di capitan Nieminen potrebbe essere la prima storica finale.
Evento: | Australia-Finlandia |
Luogo: | Palacio de Deportes José María Martín Carpena, Malaga |
Data: | 24 novembre |
Orario: | dalle 16:00 |
Dove vederla: | Rai 2, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis. In streaming su Rai Play, Tennis TV, Sky Go e NOW TV |
Tre giorni per andare a caccia della gloria. Archiviati i quarti di finale, è già tempo di scoprire i finalisti dell'edizione 2023 della Coppa Davis. La prima semifinale a Malaga mette di fronte l'Australia, che ha eliminato la Repubblica Ceca, e la Finlandia, che invece si è liberata dei campioni in carica del Canada.
Martedi abbiamo scoperto la prima delle quattro semifinaliste: la Finlandia, che ha battuto 2-1 in rimonta il Canada. La sfida ha dovuto rinunciare alle sue due stelle: da una parte Felix Auger-Aliassime e dall'altra Emil Ruusuvuori. Nel primo incontro a prendersi la scena sono stati dunque Milos Raonic, ex finalista di Wimbledon ma da quasi tre anni alle prese con problemi fisici che lo hanno fatto scivolare fino alla posizione numero 318 ATP, e Patrick Kaukovalta, numero 782 ATP. L'ha spuntata alla fine il primo in poco più di un'ora, in due set, portando a casa il primo punto per i canadesi.
Tutto sulle spalle dunque di Otto Virtanen, 22enne in ascesa ma mai in top 100 nella sua carriera che però si è dimostrato all'altezza con una vittoria contro l'insidioso Gabriel Diallo, che bene aveva fatto a Bologna nelle gare di qualificazione a queste Finals. Tutto rinviato al doppio, quindi: Harri Heliovaara e ancora Otto Virtanen sono stati gli eroi finlandesi, nulla hanno potuto Alexis Galarneau e il veterano Vasek Pospisil. Un 7-5, 6-3 in 1 ora e 45 minuti che ha consegnato il terzo e decisivo punto alla squadra di capitan Nieminen.
La Finlandia partecipa alla Davis dal 1928 ma nella sua storia non ha mai ottenuto risultati di rilievo. Ora, contro l'Australia, c'è la grande opportunità di approdare alla prima, storica, finale della storia della selezione. Con Emil Ruusuvuori ancora bloccato dal problema alla spalla che lo sta tormentando nelle ultime settimane, con tutta probabilità capitan Nieminen si affiderà nuovamente a Otto Virtanen, vincitore di due incontri su due sia in singolare che in doppio senza mai perdere un set. Come per i quarti di finale, Patrick Kaukovalta e Harri Heliovaara si alterneranno per completare la squadra nell'altra partita in singolare e nella coppia in doppio. Ma queste sono scelte che andranno fatte negli ultimi momenti prima di scendere in campo.
Un giorno di riposo in meno per l'Australia, che pure ha dovuto sudare contro la Repubblica Ceca per portare a casa l'accesso non banale alle semifinali. Una vittoria in rimonta, infatti, perché il primo incontro lo aveva vinto Tomas Machac, numero 78 ATP che aveva sorpreso il più quotato Jordan Thompson in due set. Una strada in salita dunque per la squadra di capitan Hewitt che ha deciso di affidarsi a questo punto al suo uomo migliore, Alex De Minaur.
Il numero 12 del ranking ha sofferto in avvio contro Jiri Lehecka, non l'ultimo degli arrivati, e ha incassato subito il primo set che pareva la pietra tombale definitiva sulle speranze dei suoi. Dopo un set tirato vinto al tie-break, De Minaur l'ha poi spuntata nel batti e ribatti del terzo set, pareggiando i conti. Anche qui il doppio è stato decisivo: Matthew Ebden e Max Purcell, non scesi in campo nei primi due incontri, sono saliti in cattedra e hanno portato a casa il punto decisivo.
Dal 1905 ad oggi l'Australia ha vinto la Coppa Davis in ben 28 occasioni e nell'albo d'oro è alle spalle solo degli Stati Uniti (che in bacheca conta 32 successi). Il recordman è Lleyton Hewitt, oggi capitano e selezionatore. Sono però ormai già passati 20 anni dall'ultimo trionfo australiano, datato 2003: un trend che si proverà ad interrompere quest'anno, a Malaga, dopo la delusione dello scorso anno con la sconfitta in finale contro il Canada.
Leader del gruppo è naturalmente Alex de Minaur, ma l'Australia può contare anche su altri quattro tennisti di livello importante come Max Purcell, Jordan Thompson, Thanasi Kokkinakis e Matthew Ebden. Il doppio formato da Ebden e Purcell ha dato certezze nel quarto di finale contro la Repubblica Ceca, ma ogni scelta è da considerarsi in dubbio fino all'ultimo secondo. Da valutare, ad esempio, c'è anche la conferma di Jordan Thompson nell'altra gara del singolare dopo la sconfitta maturata al debutto.
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