Il racconto del rocambolesco trionfo della formazione londinese in quel torneo estivo, che spalancò le porte dell'avventura in Coppa Uefa.
A un passo dal nuovo trionfo europeo. Il West Ham ha la possibilità, battendo la Fiorentina nella finale di Conference League a Praga, di arricchire il proprio palmares continentale. Sarebbe il terzo successo per i londinesi, dopo la Coppa delle Coppe del lontano 1965 e dopo l'Intertoto vinto nell'estate del 1999. Una cavalcata, questa, a cui i tifosi degli Hammers sono molto affezionati.
Era un West Ham decisamente ambizioso quello che, guidato da Harry Redknapp, aveva chiuso la Premier League 1998/99 in quinta posizione. Un piazzamento di assoluto prestigio, dietro solo alle grandi del campionato come le inarrivabili Manchester United, Arsenal e Chelsea, che lottarono per il titolo, e la sorpresa Leeds. Ironia della sorte, a quei tempi chiudere il campionato in quinta posizione non dava la garanzia di disputare le coppe europee.
In Champions andarono le prime due, Red Devils e Gunners. Il Chelsea disputò i preliminari. In Coppa Uefa invece andarono il Leeds, quarto classificato, più il Tottenham, undicesimo ma vincitore della Coppa di Lega, e il Newcastle, tredicesimo ma finalista – contro il Manchester United – della FA Cup. Al West Ham, per staccare il biglietto per l'Uefa, non rimaneva che giocare l'Intertoto.
La Coppa Intertoto era un torneo che si giocava in estate e che metteva in palio tre posti per la Coppa Uefa della stagione successiva. Sarebbero passati appena 62 giorni dall'ultima sfida della stagione 1998-99 e la prima dell'annata seguente, ma nessuno in casa degli Hammers ebbe dubbi di sorta: se c'era questa possibilità, tanto valeva giocarsela per regalare l'avventura europea ai propri appassionati tifosi. Era un West Ham guidato sempre in panchina da Redknapp e in campo da un attaccante dai colpi funambolici, Paolo Di Canio, approdato a Boleyn Ground qualche mese prima.
Altri punti di forza della squadra erano il giovane centrocampista Frank Lampard, figlio d'arte, i difensori Rio Ferdinanrd, Trevor Sinclair e Steven Lomas, il capitano. In porta giocava un portiere dallo stile bizzarro ma efficace, Shaka Hislop, portacolori di Trinidad e Tobago, mentre in attacco agiva il costaricano Paulo Wanchope, appena prelevato dal Derby County.
Il West Ham, come le altre squadre dei campionati maggiori, debuttò in Intertoto a partire dal terzo turno. Primi avversari, i finlandesi dello Jokerit. Era il 17 luglio e gli inglesi, ancora non al top della condizione, s'imposero di stretta misura: 1-0, con gol al 18' di Kitson. Al ritorno ci sarebbe stato da soffrire e infatti i finlandesi si portarono in vantaggio con Koskela, nel primo tempo. Al 25' della ripresa fu proprio Lampard a firmare l'1-1 e a consegnare la qualificazione agli Hammers. Nel turno successivo, quello di semifinale, il doppio confronto con l'Heerenveen. Ancora Lampard decisivo nel match d'andata, chiuso sull'1-0 in casa. Al ritorno, invece, fu un guizzo di Wanchope a blindare la qualificazione per l'undici di Redknapp.
Tra i londinesi e la Coppa Uefa, adesso, c'erano solo i francesi del Metz, ma il match d'andata riservò un grosso dispiacere ai 25mila di Boleyn Ground: Saha dopo 12' firmò la preziosa vittoria per i transalpini. Finita? No. Al ritorno, grazie a una prestazione memorabile, il West Ham ribaltò la situazione e si aggiudicò l'Intertoto. Sinclair sbloccò il risultato al 23', poi Lampard firmò il raddoppio un minuto prima del riposo. Nella ripresa Jestrovic riaccese le speranze del Metz, ma nel finale Wanchope in contropiede firmò il definitivo 3-1. Agli Hammers il trofeo e il pass per l'Uefa.
L'avventura in Coppa Uefa dei londinesi, poi, sarebbe stata di breve durata. Nel primo turno la qualificazione fu piuttosto agevole, a scapito dei croati dell'Osijek battuti 3-0 all'andata in Inghilterra grazie alle reti di Wanchope, Di Canio e Lampard e 3-1 al ritorno in Croazia con gol di Kitson, Ruddock e Foé.
Nel secondo turno, però, la Steaua Bucarest si rivelò un ostacolo troppo alto per il West Ham, che non aveva grossa esperienza internazionale. La formazione della capitale romena s'impose 2-0 in casa (reti di Rosu e Ilie) e riuscì a contenere la reazione londinese nella sfida di ritorno, che si chiuse sullo 0-0 sancendo l'eliminazione per la squadra di Redknapp. In campionato, invece, il West Ham avrebbe chiuso in nona posizione.
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