Appuntamento fisso dal 1991, questo è il circuito che ha visto trionfare sei volte Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Negli ultimi anni è salito in cattedra Max Verstappen, che qui ha fatto registrare uno dei suoi (tanti) record.
Il circuito di Catalogna è tra le istituzioni del mondo della Formula 1. Situato a venti chilometri a nord-est di Barcellona, è stato costruito in concomitanza con i celebri Giochi Olimpici del 1992. Il Gran Premio di Spagna si tiene qui dal 1991 ed è organizzato dal Real Automovil Club de Cataluña (RACC). Curiosità: oltre ad ospitare il Gran Premio, il tracciato di Montmeló è anche noto per essere la sede dei test invernali e per questo i piloti ne conoscono segreti e peculiarità.
Situato in via Mas Moreneta a Montmeló, il circuito di Catalogna è ben collegato alla città di Barcellona. Originariamente conosciuto come circuito di Montjuïc, ha assunto il nome attuale in onore della regione in cui è ubicato. La sua posizione strategica nella capitale catalana rende il tracciato facilmente accessibile per i fan di tutto il mondo.
Il circuito è stato costruito tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio del decennio successivo. Il primo GP di Spagna si è tenuto nel 1991: da allora il circuito ha subito alcune modifiche, tra cui l'ampliamento delle vie di fuga e la rimozione di alcune varianti per garantire una maggiore sicurezza durante le competizioni automobilistiche e motociclistiche.
Il circuito di Catalogna si estende per una lunghezza di 4,657 chilometri. Con un totale di 16 curve e lunghi rettilinei, questo tracciato è decisamente tecnico e richiede un mix di velocità e precisione da parte dei piloti. Il rettilineo di partenza e d'arrivo, lungo 1.047 metri, permette ai piloti di raggiungere velocità di circa 320 km/h, un valore inferiore rispetto ad altre piste a causa del carico aerodinamico richiesto.
Nello specifico, dopo il rettilineo, la curva 1 diventa uno dei punti più delicati per le frenate, con una velocità iniziale di 330 km/h e una di uscita di 157 km/h. La curva 10, situata alla fine del secondo rettilineo, mette a dura prova i freni con una riduzione di velocità da 316 km/h a 117 km/h su uno spazio di soli 122 metri. In generale, le curve più chiuse possono causare problemi agli pneumatici, mentre il manto stradale ondulato aggiunge ulteriori sfide per i piloti, influenzando l'assetto delle vetture e la strategia di gara.
Nel 1991, ad imporsi fu il britannico Nigel Mansell, alla guida della Williams: il pilota baffuto vinse anche nella stagione successiva, mentre nel 1993 e nel 1994 successi per le altre Williams di Prost e Damon Hill.
Due i piloti che hanno collezionato più successi sul circuito della Catalogna: parliamo di Michael Schumacher e Lewis Hamilton, protagonisti con sei vittorie a testa. Occhio anche al due volte campione del mondo Max Verstappen: qui l’olandese ha raccolto la prima vittoria nel 2016 (da giovanissimo), confermandosi il più veloce in terra catalana anche nel 2022 e nel 2023.
Il record assoluto del circuito di Catalogna è stato stabilito da Max Verstappen su Red Bull Racing durante le qualifiche del Gran Premio di Spagna 2023, con un tempo impressionante di 1'12"272. Nel corso delle gare, i tempi possono variare, ma il record giro più veloce in una gara ufficiale è stato stabilito da Max Verstappen su Red Bull Racing con un tempo di 1'16"330, dimostrando l'abilità del pilota nel gestire le pressioni e il traffico di una vera e propria competizione.
Il circuito di Catalogna è noto per le sue condizioni meteo favorevoli, dal momento che il Gran Premio si disputa a giugno oppure a settembre. Occhio, soprattutto nei GP nel mese che apre l’estate, alle temperature decisamente alte e alle conseguenze relative ad asfalto e pneumatici.
Oltre alle gare di Formula 1 e MotoGP, il circuito ospita numerosi altri eventi di grande rilievo, tra cui il Superbike World Championship, il GT World Challenge Europe e il Renault Clio Cup Europe.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.