I detentori del titolo nonché campioni del Mondo dell’Argentina hanno iniziato bene il torneo battendo 2-0 il Canada. Prossimo incontro nel Gruppo A è contro il Cile reduce dallo 0-0 col Perù.
Prosegue la Copa America, con la seconda giornata della fase a gironi. Tocca al Gruppo A andare avanti con l’Argentina campione in carica che affronta il Cile per tentare di blindare la qualificazione in anticipo. L’appuntamento per il duello tra le due ultime squadre a vincere la competizione è fissato per mercoledì 26 giugno alle tre del mattino (naturalmente con riferimento all’orario italiano). Accedono al turno successivo le prime due classificate di ogni girone. Le altre due compagini che contendono i posti alla Roja e all'Albiceleste sono il Canada e il Perù.
Cile (4-2-3-1): Bravo; Isla, Catalan, Lichnovsky, Suazo; Marcelino Núñez, Pulgar; Davila, Sanchez, Valdes; Vargas. Ct: Gareca.
Argentina (4-4-2): D. Martinez; Molina, Romero, Lisandro Martinez, Acuña; Di Maria, De Paul, Paredes, Mac Allister; Messi, Julian Alvarez. Ct: Scaloni.
East Rutherford, New Jersey, non lontano da New York. È qui che si gioca la gara tra Cile e Argentina, valevole per la seconda giornata di Copa America del Gruppo A. L’impianto si chiama MetLife Stadium ed è abitualmente la casa sia dei sia dei New York Giants sia dei New York Jets. Caso raro per la National Football League che due club abbiano lo stadio condiviso: ce n’è solamente un altro oltre al già citato. Il MetLife Stadium in passato ha ospitato un grande evento come il Super Bowl, nel febbraio 2014, mentre nel 2026 sarà la sede della finale di Coppa del Mondo. La struttura è stata inaugurata nel 2010 ed ha una capienza di 86mila posti a sedere.
Sportitalia ha acquistato i diritti per trasmettere l'edizione 2024 della Copa America. Dunque, sarà possibile seguire ogni partita della rassegna in chiaro e gratis, mentre la copertura in streaming dell'evento sarà garantita sul sito di Sportitalia.
Ha ancora fame l’Argentina, anche se negli ultimi anni ha vinto proprio tutto. Non soltanto la Copa America, che La Selección vorrebbe rivincere anche per staccare l’Uruguay e diventare primatista solitaria della competizione con sedici affermazioni. C’è pure l’ultimo Mondiale, infatti, nella bacheca biancazzurra con l’impresa qatariota che è ancora fresca nella memoria di ognuno di noi. Il gruppo è sostanzialmente sempre quello, con qualche piccola variazione. Nessuna rivoluzione da parte del Commissario Tecnico Lionel Scaloni che reputa i veterani ancora in grado di fare la differenza.
All’esordio l’Albiceleste ha battuto il Canada due a zero, confermandosi squadra di assoluto livello. I marcatori sono stati i due attaccanti, in concorrenza per una maglia da titolari, Julian Alvarez e Lautaro Martinez. La stella del team è al solito Leo Messi che ha giocato l’intera gara e che continua a fare la differenza nonostante il passare degli anni. Certo, nel frattempo ha dato addio al calcio europeo per trovare la propria comfort zone in Florida e nella Major League Soccer americana ma anche da lì riesce a far sentire il proprio peso da otto volte Pallone d’Oro.
Non è stato molto convincente l’esordio in Copa America da parte del Cile. La Roja non è andata oltre lo 0-0 contro il Perù, sprecando qualche occasione da rete di troppo ma dando vita ad un incontro complessivamente tutt’altro che memorabile. Tra i più criticati nel post match l’ormai ex interista Alexis Sanchez, 35enne di Tocopilla in cerca di una nuova sistemazione dopo la conclusione dell’esperienza sotto la guida di Simone Inzaghi. Non si può certo dire che el Niño Maravilla abbia sfruttato la vetrina, sebbene gli resti ancora un po’ di tempo per fare la differenza ed aiutare il suo team a passare il girone. La sua qualità è fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo della formazione di Gareca.
Questa è una partita storica per il calcio sudamericano. Proprio contro l’Argentina, infatti, il Cile giocò la prima gara della sua storia, nel 1910 in occasione dell’allora esistente Coppa del Centenario con affermazione proprio della Roja col punteggio di 3-1. Così finì anche il successivo confronto nella più importante Coppa del Mondo del 1930. Da lì poi si è andati avanti fino ai giorni nostri. Con una tendenza che però ha preso sempre più la parte dell’Albiceleste. Basti pensare agli ultimi sette anni nei quali il Cile non è mai riuscito a superare l’avversario, perdendo in due occasioni e pareggiando in tre. L’ultimo scontro c’è stato nel gennaio del 2022 nel cammino di qualificazione ai Mondiali della CONMEBOL con 2-1 biancazzurro firmato da Di Maria e Lautaro Martinez.
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